Gale si fermò nella piazza affollata. Alzò per la prima volta gli occhi verso il grande schermo.
Voleva accertarsi che Catnip stesse bene, infondo prima non ebbe il coraggio di farlo dopo l’inizio degli Hunger Games. Strinse i denti e alzò lo sguardo.
Katniss, Katniss è ancora viva, Pensò vedendola salva. Non ne avrebbe mai dubitato. Cercò di trattenere le lacrime di felicità, di gioia. Se doveva piangere doveva farlo nei boschi. Un sorriso poco accennato gli si formò sul volto.

Poi si accorse che accanto a lei giaceva un ferito Peeta Mellark.
La speranza sul suo viso scomparve, e lasciò pervadere la gelosia.
Katniss si avvicinò a lui, si fece posto tra le sue braccia e gli baciò delicatamente le labbra. A Gale si formò un nodo in gola. I suoi occhi si spensero, e della sua espressione rimase solamente uno sguardo vuoto. Sapeva perfettamente che continuando a guardare in alto, allo schermo avrebbe fatto del male soltanto a se stesso. Ma lui rimase lì. Pietrificato, con gli occhi alzati. Un brivido di tristezza gli percorse la schiena. Per un istante temette che le lacrime gli avrebbero ricoperto il volto. Non qui, pensò Non qui, ti prego.
Nonostante la delusione non si mosse, restò fermo a guardare, con il cuore pieno di sofferenza.
Qualcuno gli passò accanto posandogli una mano sulla spalla; “Mi dispiace, amico.”


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Ho voluto scrivere una Flashfic, per dimostrare almeno un po' di quanto abbia sofferto Gale quando Katniss era nell'arena. 
Devo ringraziare Eleanor94, perché leggendo un suo commento mi è venuta l'spirazione per scrivere questa storia di 225 parole :)