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Autore: AnimeGirl99    25/03/2014    1 recensioni
Sei caduta dal precipizio ormai.
Nessuno ti salverà.
Hai paura.
Piangi.
Le lacrime si confondono con il buio.
Salgono verso quella che un tempo doveva essere la superficie.
Ti manca. Avresti solo voluto proteggerla.
Non avrebbe dovuto camminare da sola.
Potevi esserci tu.
Avresti portato per lei le sue colpe.

Perché?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kyoko Sakura, Sayaka Miki | Coppie: Kyoko/Sayaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Continui a camminare, incosciente di quello che la tua vista appannata riesca a percepire. Continui a brancolare nell’oscurità, ripensando a quella voce, con la speranza di riuscire a trovare quella tanta agognata “ luce ”.
Con la speranza di non essere più sola.
Con la speranza di sentirti stringere la mano.
Con la speranza di rivedere quel sorriso.
Pensando a te.
Pensando a lei.
Pensando a voi.
Pensando a quello che potevate essere.
Tutto questo rinnova i tuoi sentimenti. Senti un irrefrenabile bisogno di correre.
Corri per amore.
Corri per dimenticare i rimpianti.
Corri per ricominciare.
Corri senza sosta, perché vuoi che questa non sia solo un’illusione.
Perché adesso sei così vicina, e non puoi tornare indietro.
Vai avanti, procedi su una strada tortuosa, sperando che lei ritorni.
Poi, d’un tratto ti fermi.
Hai aperto gli occhi.
Era solo un sogno.
Senti un lieve alito di vento agitarti i capelli.
In quel posto così buio. Così freddo, e così triste.
Ti senti nuovamente sull’orlo di un precipizio.
Eh già, basterebbe poco per farti cadere.
Basterebbe poco per farti crollare, stavolta per sempre.
Una spinta e poi più nulla.
Una spinta ed è finita.
Ti volti.
Non c’è nessuno.
Eppure eri sicura di essere nel posto giusto.
Non è bastato morire per rincontrarla, vero?
Forse hai sbagliato.
Forse quello in cui credevi era tutto una stupida favola.
Un sogno felice.
L’avevi detto tu stessa.
Hai visto spazzata via la tua felicità come sabbia al vento.
Di nuovo.
E sai di continuare ad essere comunque da sola.
Ti siedi.
Avvicini le ginocchia al tuo petto e inizi a piangere.
Sei una buona a nulla.
Come se ricordare i tuoi fallimenti possa aiutarti in questo momento.
Chiudi gli occhi e cominci a crogiolarti al suono dei tuoi singhiozzi.
Era da troppo tempo che non piangevi per qualcuno.
Forse ti eri perfino dimenticata quello che si provava.
Vorresti alzarti e cercare di andare avanti.
Ma a che servirebbe in questo posto senza suono?
Ormai devi arrenderti al fatto che la tua anima resterà intrappolata qui, che tu lo voglia o no.
Ormai non t’importa.
Questa è la giusta punizione per aver cercato di salvare qualcuno senza riuscirci, con la promessa che saresti stata comunque assieme a lei.
Sei andata oltre i tuoi limiti.
Non stai versando quelle lacrime per il fatto di essere qui, no.
Lo stai facendo perché sai che non riuscirai a vedere più quel volto.
Quel volto che eri disposta a cercare fra mille, di continuo.
Forse bastava accorgerti prima di quello che si trovava alle tue spalle.
Forse il trucco era proprio questo.
Così infantile e banale da non essere nemmeno preso in considerazione.
Che cosa hai da perdere adesso?
Il fatto è che stai ancora resistendo, anche se non vuoi ammetterlo.
Una parte di te, quella che crede che in realtà il tuo sacrificio non sia stato vano, cerca di farsi strada nella disperazione.
Cerca di imporsi come una promessa.
La promessa che tutto sarebbe finito bene. La promessa che tutte quelle incomprensioni e tutta quella solitudine sarebbero scomparsi.
Eppure non vuoi permettere alle illusioni di avanzare. Non adesso. Non più.
L’hai capito anche tu che è meglio smetterla di credere in quello che è impossibile.
Improvvisamente, credi di galleggiare nell’aria.
E in effetti è proprio così.
Sei caduta dal precipizio.
Alla fine hai mollato.
Sei caduta a pezzi.
Sei caduta come un castello di carte.
Come una persona che ha deciso di farla finita.
Stai respirando appena.
Con un cuore spezzato, che sta ancora battendo.
Nel suo nome c’è la speranza. Nel suo nome c’è la cura.
In quel nome che vorresti ma non riesci a pronunciare.
Avresti voluto resistere, per lei.
<< Perdonami… >>
Continui a scendere, a scendere, e ad affondare.
Lentamente, da sola.
Sola.
Quella parola ti spaventa.
No, tu non vuoi, non vuoi fare questa fine.
Tu volevi solo restare al suo fianco per asciugarle le lacrime.
E allora perché?
Perché tutto questo?
Sei caduta dal precipizio ormai.
Nessuno ti salverà.
Hai paura.
Piangi.
Le lacrime si confondono con il buio.
Salgono verso quella che un tempo doveva essere la superficie.
Ti manca. Avresti solo voluto proteggerla.
Non avrebbe dovuto camminare da sola.
Potevi esserci tu.
Avresti portato per lei le sue colpe.
...
Perché?
Non piangere…
Come uno squarcio in mezzo alle tenebre senti una voce. Giureresti che fosse la più bella che avresti mai ascoltato.
La sua voce.
La luce che cercavi in quel posto così oscuro.
È qui per te.
Lo senti.
Non aver paura,
è tutto a posto, ci sono io.

Forse adesso le tue preghiere sono state esaudite.
<< Davvero? >>
Non sai da dove provenga la forza che hai nel parlare.
Ma è troppo tardi. Ti sei lasciata precipitare, e ora è troppo profondo.
Non può raggiungerti.
È stato comunque bello risentirla.
Ne è valsa la pena, dopotutto.
Grazie.

Non ti lascerò affondare. 

La luce arriva tutto ad un tratto, accecandoti.
Vedi un qualcosa che svolazza chiaro alle sue spalle.
E poi vedi lei.
La persona che cercavi.
Quella che hai inseguito fino a qui.
Quella per cui hai superato la morte.
Ti tiene in braccio e sta risalendo.
Avverti la sua stretta e percepisci il calore delle sue mani.
È tutto così bello adesso.
Il sogno che volevi.
Aprendo gli occhi lentamente vedi che sta sorridendo.
… Dicevi che non mi avresti lasciata vero? Che in un certo modo mi avresti salvata, non è così?...
La sua voce è così trasparente. Sembra un sussurro.
Per tutta risposta piangi e le tue lacrime le bagnano il collo, dove sei accucciata.
<< Ti prego, dimmi che posso restare con te questa volta. >>
Parli singhiozzando, ma non vuoi guardarla negli occhi.
Hai paura di vederci il tuo riflesso.
Hai paura che possa nuovamente scomparire.
O peggio, che sia solo un’illusione.
…Non potremo andare ovunque, né io né te. Se decidi di restare qui, dovrai accontentarti del buio. Vuoi davvero tutto questo?...
Quando parla ha una voce così seria. Non la ricordavi in questo modo.
…
<< Sì..! Stringimi, ancora più forte, sono stanca della solitudine. Anche se andrà così, vorrei lo stesso restare. >>

Andiamo verso un luogo a cui nessuna strada conduce. Insieme con te.


angolino dell'autrice.
bhè, cosa dire... potrà anche essere un argomento già ampiamente trattato, ma ho voluto vederla a modo mio. Grazie a chi lascerà una recensione ^-^
 

  
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