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Autore: faithisunavailable    26/03/2014    0 recensioni
«Odio marzo, odio marzo, odio marzo»
continuavo a ripetere camminando per i marciapiedi di Baltimore con la chitarra sulle spalle. Beh tutti sanno che marzo ci prende tutti un pò per i fondelli, se la mattina fa caldo il pomeriggio piove, un giorno è estate, il giorno dopo inverno inoltrato. Così mi stringevo dentro quel giubbotto di pelle che non mi scaldava affatto, le mani serrate in due pugni dentro le tasche, le cuffie nelle orecchie e proseguivo a testa bassa il mio cammino.
«Dio Santo, morirai congelato Barakat»
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alex Gaskarth, Jack Barakat
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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«Odio marzo, odio marzo, odio marzo»

continuavo a ripetere camminando per i marciapiedi di Baltimore con la chitarra sulle spalle. Beh tutti sanno che marzo ci prende tutti un pò per i fondelli, se la mattina fa caldo il pomeriggio piove, un giorno è estate, il giorno dopo inverno inoltrato. Così mi stringevo dentro quel giubbotto di pelle che non mi scaldava affatto, le mani serrate in due pugni dentro le tasche, le cuffie nelle orecchie e proseguivo a testa bassa il mio cammino.

«Dio Santo, morirai congelato Barakat»

mi informava gentilmente il mio buonsenso mentre la chitarra mi martoriava il sedere continuando a pestare sul mio posteriore e il vento mi scompigliava i capelli che avevo sistemato con tanta cura (e lacca)questa mattina. Erano le tre meno un quarto e per la strada non c'era nessuno. Datemi del pazzo, ma a me piaceva la sensazione che dava camminare con la musica nelle orecchie quando in giro non c'era anima viva: nessuno poteva giudicare il tuo modo di vestire, nessuno lanciava occhiate assassine per punire il tuo comportamento o semplicemente rideva perché eri diverso, il fatto di sentirmi un po' padrone di quella città in quel preci so istante. Passai la fontana e degli spruzzi d'acqua mi finirono in faccia a causa del vento, notai come gli alberi del parco si inclinavano leggermente quasi a recuperare le foglie che gli venivano staccate. Arrivai davanti al grande cancello di ferro che un tempo era verde, ma ormai era corroso dalla ruggine, della scritta “villa comunale” era rimasto poco niente. Spinsi l'inferriata che cigolò sinistramente ed entrai. Seguì il sentiero in acciottolato e mi diressi verso il piccolo spiazzo dove prima si trovavano i giochi per i bambini e ora, in mezzo a una grande fontana che non zampillava più e vari scivoli e dondoli mutilati, sopravviveva orgogliosamente un'altalena. Mi sedetti lì, poggiando lo strumento a terra. Per la cronaca, stavo ancora congelando. Aprii la tasca della custodia della chitarra, tirai fuori il tabacco e iniziai a farmi una sigaretta; non nascondo la difficoltà che ho trovato nel fare una cosa fumabile con quelle mani surgelate, ma alla fine riuscì a farne tre/quattro per lo meno decenti. Ora era tutto perfetto: c'eravamo io, la mia chitarra e le mie sigarette, nessun altro in giro. Certo che la gente sottovalutava quel posto, aveva quel non so che di affascinante che hanno tutte le cosa abbandonate, nello stesso tempo di misterioso e anche leggermente inquietante. Le statue greche che erano sparse qua e là nel parco, anche se ricoperte di sterpaglie, infondevano una cera calma e assieme al leggero dondolare dell'altalena diventava piacevole trascorrere lì del tempo. Ovvio che la sera veniva frequentato da persone ben molto diverse dal qui presente Jack, ma adesso ero io il re del parco e nessuno poteva usurparmi dal trono. Presi la chitarra acustica e il quaderno che era nella tasca della custodia, iniziai a suonare

 

«My ship went down

in a sea of sound

when I woke alone I had everything

A hadful of moments I wish I could change

and a tongue like a nightmare that cut like a blade

In the city of fools

I was careful and cool,

but they tore me apart like a hurricane.

A handful of moment I wish I could change,

but I was carried away.

Give me therapy...»

 

«I'm a walking travesty

but I'm smiling at everything..»

 

“Cosa?” O ero diventato pazzo o qualcuno aveva continuato la canzone. Mi guardai attorno, ma non c'era nessuno oltre a me. Certo.. quelle statue stavano diventando un poco agghiaccianti e avevo la netta sensazione che qualcuno mi stesse fissando proprio sulla nuca. Decisi di ignorare la situazione, ovviamente era solo uno scherzo del mio cervello che ormai si era fuso completamente.

Mi schiarì la voce:

 

«Give me therapy..»

 

Non sapevo se continuare come aveva suggerito la voce che avevo sentito prima o andare di testa mia; anche se quei versi sembravano fatti apposta per la mia canzone..

 

«I'm a walking travesty

but...» Non mi ricordavo più come faceva

 

«But I'm smiling at everything»

 

E no eh! Non ero diventato pazzo! Quella voce stavolta c'era davvero e l'avevo sentita forte e chiara! Anche se... a dire il vero... lì non c'era nessuno.. . In effetti quella era una villa abbandonata da chissà quanto tempo e io ero da solo.... .

Mi sentì toccare la spalla e un brivido freddo percorse la mia spina dorsale facendomi venire la pelle d'oca; non feci in tempo a girarmi che mi ritrovai davanti un viso familiare, ma che in quel momento mi fece lanciare in aria la chitarra dallo spavento.

 

«Boooh Jack!»

«ALEX MA CHE CAZZO FAI, MI STAVA PRENDENDO UN INFARTO, SANTO ALEX MA CHE TI SALTA IN TESTA?!?!? POTEVO MORIRE!!!!MI DICI CHE CAZZO HAI FATTO ALLA VOCE?? »

Dissi scattando in piedi, urlando tutto d'un fiato come un isterico mentre lui rideva di gusto.

«Ho il raffreddore» rispose ridendo

«Non c'è niente da ridere, Alex...» aggiunsi serio per poi unirmi alla sua risata.

«..E quindi.. vieni qui spesso, Jack? » chiese Alex prendendo il mio posto sull'altalena

«No. Solo quando sono seguito da un pazzo maniaco che gode nel vedermi soffrire»

«Non sono un pazzo maniaco! » rispose il ragazzo facendo l'offeso e incrociando le braccia sul petto

«Dimostralo »

Si avvicinò, mi prese il viso tra le mani e mi baciò dolcemente.

«Non sono un pazzo maniaco, sono un fidanzato premuroso» mi sussurrò a fior di labbra

«Questo cambia tutto ... quindi... se tu non sei il pazzo maniaco... io devo essere il pazzo maniaco! » iniziai a fare la faccia del pazzo di Shining (avete presente, no?) e a muovermi come se fossi in preda agli spasmi.

«Jack cosa stai facendo? ?? Jack? Jaaaack ? Così mi fai paura! Smettila! »

«Jack non risponde delle sue azioni, è un pazzo! Scappa finché sei in tempo » iniziai a rincorrerlo per il parco, poi arrivato ad un bivio lo persi. Ero fermo lì davanti a decidere se andare a destra o a sinistra quando sbucò da dietro un albero e mi si lanciò letteralmente addosso.

«Questa è la parte in cui il protagonista uccide il pazzo maniaco?» aggiunse spostandomi i capelli che erano andati a finire davanti agli occhi

«No. Piuttosto è la parte in cui il pazzo maniaco bacia il protagonista e poi vivono tutti felici e contenti»

Si avvicinò a me sempre di più

«Ja.. aahh....ahhh....tciùùù!!! Hai un fazzoletto?».





Ok si... questa mi è venuta in mente oggi mentre tornavo a casa e faceva un freddo cane, avevo solo uno stupido giubotto di pelle adosso e stavo MORENDO DI FREDDOOOO ok la smetto.
Ps: ho fatto fumare Jack, lo so, chiedo umilmente perdono *si prostra*,ma secondo me sarebbe ancora più figo se fumasse.. tipo alex turner *-* ok... non mi picchiate.
  
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