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Autore: Valecalum    26/03/2014    1 recensioni
Mattew è uno di quei soliti ragazzi a cui piace stare con gli amici, ascoltare la musica e passare belle serate.
Ma c'è qualcosa in lui, qualcosa di diverso, qualcosa di profondo, una cosa che, scoprirà anche lui nello scorrere della storia.
Emma, sua sorella, un giorno decide di portarlo dalla psicologa, lui ha dei problemi strani, pensa che tutti ce l'hanno con lui è non riesce a stare in pace con se stesso.
La psicologa Carinne è una giovane alle 'prime armi' e di lei si fidano molte persone.
Carinne ha 25 anni, bionda, alta, occhi verdi, vive in una casa in città, i suoi genitori non sa chi sono, ed è rimasta sola.
Le uniche persone su cui può contare sono il suo vicino di casa Ed e la sua amica Anne.
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Era una delle solite giornate in qui la sveglia suona sempre alle 6, il sole è già alto nel cielo e si sente un leggero odore di caffè provenire da un altro appartamento.
In realtà non c'era un motivo per alzarmi così presto, il mio studio da psicologa è dietro l'angolo ed inizio alle 8, ma le giornate iniziavano presto e finivano tardi, un mix di luce e buio fra le cinque e le sei del mattino che mi facevano svegliare subito con la voglia di leggere un libro, un caffè e una chiacchierata col vicino.
Mi alzai dal letto solo per quell'odore di caffè, quella mattina sapevo già di avere tante persone al lavoro, era un periodo in qui ragazzini dai 14 ai 17 anni si presentavano quattro volte alla settimana per lamentarsi dei genitori e dei professori, io non facevo nulla di che, erano stressati ed avevano solo bisogno di qualcuno che li ascoltasse.
indossai le solite cose, mi misi in cucina a leggere un libro e il campanello, come tutte le mattine suonó.
-Buongiorno Corinne- disse il mio vicino di casa Ed quando aprii la porta.
-ciao Ed, entra- lo feci entrare in casa.
Ed è una delle poche persone con qui riesco a confidarmi, a parlare rimanendo me stessa, ci conosciamo da 7 anni e fino ad ora siamo sempre stati ottimi amici.
-Oggi a lavoro mi aspettano due ragazze di 15 anni e tre ragazzi di 16, più quelli che verranno per la prima volta- dissi a Ed mentre prendevamo il caffè.
Mentre lui era in cucina io presi tutte le mie cose e come ogni giorno lo salutai, lui andò a lavoro ed io andai al mio studio.
La psicologa è il lavoro che ho sempre sognato di fare ma non avevo mai pensato di affezionarmi in qualche modo alle persone che vengono da me a parlare dei loro problemi.
alle 8.00 in punto in studio non c'era ancora nessuno così ne approfittai per continuare a leggere il mio libro quando dieci minuti dopo bussarono alla porta ed entró un ragazzino di 15 anni, era la terza volta che veniva e in qualche modo eravamo diventati quasi amici perché era molto simpatico e mi ringraziava sempre alla fine quando se ne andava.
La giornata continuava fra ragazzini e ragazzine che entravano e uscivano dal mio studio e piccole pause di cinque o dieci minuti tra uno e l'altro, alla porta bussavano continaumente e quel giorno la giornata sembrava non finire mai.
alle 18.00 finivo di lavorare ma qualche volta restavo ancora mezz'ora per continuare a parlare con le persone che venivano.
Preparai le mie cose per tornare a casa a dieci minuti dalle 18 quando bussarono ancora alla porta ed io ero abbastanza sfinita da non voler più nessuno da ricevere ma con voce chiara invitai ad entrare dicendo che era un pó tardi.
Normalmente a parlare con me vengono dei ragazzini con problemi adolescenziali, la scuola, gli amici, i primi amori e la famiglia, che hanno bisogno di sfogarsi e nient'altro.
Non mi era mai capitato di trovare un ragazzo e una ragazza di almeno 20 anni entrare nel mio studio, erano a braccetto e quindi avevo intuito che fossero due giovani innamorati alle prese coi primi problemi.
la ragazza si avvicinò e si presentò.
-So che è un pó tardi-disse avvicinandosi a me stringendomi la mano- sono Emma e lui è mio fratello Mattew-si presentò.
-Io sono Corinne, dimmi tutto- dissi con un sorriso un pó finto di una persona che vorrebbe solo andare a casa-
Emma e suo fratello si sedettero e lei iniziò- Sono venuta qui per lui, io e lui abiatiamo da soli, ed ecco ho cercato di risolvere io tutti i problemi ma non ci sono riuscita e quindi l'ho accompagnato qui perché lui da solo sarebbe scappato via e non si sarebbe presentato-
-Capisco- affermai io abbastanza convinta di aver capito.
Il ragazzo non fiatava, stava li fermo e zitto, si guardava in torno e aveva le guance rosse ogni volta che io dicevo 'lui' è facevo delle domande alla sorella per capire meglio.
-Veramente adesso è un pó tardi-dissi io fingendo ancora un sorriso-ma vi dó un appuntamento per domani alle 16 così iniziamo-
-perfetto, domani Mat verrà da solo-disse lei.
prima che varcassero la porta dissi 'Ciao Mattew' e sorrisi.
Si giró con quelle guance rosse e sorrise, poi chiuse la porta e sparì.
'Che ragazzo strano' pensai.
guardai l'orologio e mi ricordai che alle 19.30 dovevo vedere Ed perché 'mi doveva parlare'.
Racimolai le mie cose e andai a casa a piedi.
Preparai i miei vestiti ma non smettevo di pensare che oggi si era presentato un ragazzo che aveva più o meno la mia età accompagnato da sua sorella.
Scesi di casa e poco dopo incontrai Ed vicino al parco.
-cosa dovevi dirmi?- chiesi subito senza aspettare neanche un minuto.
camminammo altri due minuti e fino ad una panchina, lui sospirò ed inizió a parlare.

 
  
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