Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ps_00181100    26/03/2014    2 recensioni
Non aveva mia ricevuto visite da quando abitava lì, quasi cinque mesi di completa solitudine. Con impaccio andò ad aprire la porta, e lì per lì si considerò pazza. Sbarrò gli occhi, allungò le mani e lo toccò, non era pazza, non era una visione. Draco Malfoy era davanti a lei.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lei era sempre stata così. Così confusionaria, così impulsiva, così sciocca, a volte infantile. Si ritrovava, alcune sere, ad ubriacarsi di schifosa merda babbana per dimenticarsi i dolori e le sconfitte che, giorno per giorno, collezionava. Era bella, dannatamente bella, quella ragazza che si nota per la sua semplicità, capelli ricci color castagna, occhi di miele, bocca carnosa e morbida, vestita sempre comoda, senza eccedenze, acqua e sapone. Erano veramente poche le occasioni in cui si ritrovava vestita decentemente, preferiva di gran lunga i pantaloni della tuta e un felpone ai jeans attillati e scarpe col tacco, preferiva passare le serate a vedere un film sul divano bevendo birra babbana piuttosto che andare a ballare in qualche locale del mondo magico, preferiva stare per conto suo. Con i suoi pensieri. Col suo pensiero. Il biondo dagli occhi glaciali, che da quando avevano finito Hogwarts, dopo la guerra, non aveva più rivisto. C'è da dire che lei, per quanto fosse eroina del mondo magico, si era allontanata da quel mondo da risanare e ricostruire, prima di ricostruire il mondo per gli altri, doveva ricostruire se stessa.

 

E fu così che quella sera, l'ennesima sera, nella sua villetta di Londra, in casa da sola, si era ritrovata di nuovo ad ingurgitare due bottiglie di vino scadente e vodka pessima, l'unico risultato erano sempre notti insonni e pianti interminabili, bruciori di stomaco e irritazioni alla gola, diverse volte aveva vomitato per aver esagerato con quello schifo. Aveva pensato più volte di farla finita, di buttare tutto all'aria, di andarsene per sempre e raggiungere Sirius, Remus, Tonks, Fred e tutti gli altri, e anche se il suo cuore da grifona era più coraggioso di qualsiasi altro cuore, non riusciva mai a combinare niente per davvero. In pochi momenti di lucidità si convinceva a riprendere gli studi, a cambiare vita, a tornare dove tutti l'avrebbero riaccolta a braccia aperte, a rincontrare magari quel biondo bastardo che le si piazzava ogni notte nei suoi sogni. Quasi incredibilmente, sentì il campanello suonare. Non aveva mia ricevuto visite da quando abitava lì, quasi cinque mesi di completa solitudine. Con impaccio andò ad aprire la porta, e lì per lì si considerò pazza. Sbarrò gli occhi, allungò le mani e lo toccò, non era pazza, non era una visione. Draco Malfoy era davanti a lei. “Hermione.. posso entrare?” annuì, ancora sconvolta, e lo fece accomodare sul divano. “cosa vuoi, Draco?” “volevo parlarti, venirti a trovare, è da molto che non ti fai viva nella Londra magica, e ho pensato fosse il caso di accertarmi che stessi bene” se lo sarebbe aspettato forse da Harry e Ginny, ma da Draco no. Non dopo la furiosa litigata sul treno di cinque mesi prima, quando l'aveva scoperto con Astoria dopo quasi otto mesi di relazione. Bastardo traditore. Al solo ricordo, un conato e il magone la colsero impreparata. Non doveva mostrarsi debole davanti a lui.

“Hermione.. ti prego, perdonami..” “Draco, se sei venuto per chiedermi scusa, vattene.” “puzzi di alcol in maniera orribile..” e voltandosi Malfoy trovò le bottiglie di vino appoggiate sul tavolino davanti al divano, dei fazzoletti usati, una bottiglia di vodka liscia aperta a metà che stava in piedi per puro miracolo, lattine di birra scadente sparse per il tappeto. Come si era ridotta così? “vieni, ti accompagno a letto” e appena la sfiorò, entrambi furono scossi da un brivido. “non toccarmi, cosa fai? Mi porti su e poi mi sbatti nel letto, come hai fatto per tutto l'anno scorso?” “non tornar-” “cosa hai fatto allora eh?! Per tutto quel tempo?! Di notte scopavi me, la tua grifoncina, mi chiamavi così, e poi di pomeriggio, quando scomparivi per 'studiare' ti facevi la serpentella Greengrass!? E magari le dicevi che la amavi, che era tutto per te, che il suo profumo ti mandava in estasi?! Vattene, figlio di puttana! Vattene!” ora piangeva a dirotto, e si accasciò sul divano portandosi la vodka alla bocca, e bevendone un sorso abbondante.

 

Draco era basito. Astoria gli era saltato addosso nell'esatto momento in cui Hermione entrava nello scompartimento per chiamarlo, facendola scappare via infuriata e col cuore a pezzi. Si era ridotta all'alcol schifoso pur di dimenticarsi di lui? Si pose serio davanti ad Hermione, abbassandosi fino ad averla davanti a lui, faccia a faccia. Lei teneva gli occhi bassi, ubriaca, in lacrime, sentiva lo sguardo glaciale del purosangue forarle in cervello già assuefatto dall'alcol. Con delicatezza le portò via la bottiglia, la poggiò sul tavolino e fece evanescere tutto con un colpo di bacchetta. Le prese una mano e l'accarezzò. Quanto le mancava il tocco delicato del biondo, e inaspettatamente, sussultò e singhiozzò più forte. “dai Hermione, ti accompagno a letto, e poi giuro che me ne vado e non tornerò mai più” forse per quella promessa, forse per il troppo rincoglionimento, annuì. La prese in braccio, la portò fino in camera sua e l'aiutò a sistemarsi sotto le coperte, osservandola, forse, per l'ultima volta nella sua vita. “permettimi solo una spiegazione, poi farò tutto ciò che vorrai, anche se dovrò sparire dalla tua vita” strinse la mano di Hermione, e parlò per quella che poteva essere un eternità o due secondi, quando erano insieme il tempo era relativo. Parlò, si sfogò, pianse, la aiutò a vomitare e a stabilizzarsi ogni volta, arrivò l'alba, e nessuno dei due aveva sonno. Lei si era ripresa, la sbronza le era passata, e si vergognava da morire essersi fatta vedere da Draco in quello stato. “rimani qui a dormire, sono mesi che ho gli incubi e non riesco a dormire..”.

 

Si addormentarono abbracciati, come facevano sempre quando si nascondevano nella stanza delle necessità, ma nessuno dei due si svegliò più. Lo stress subito, il loro passato segnato, la loro coscienza corrotta da una guerra orribile. Mentre dormivano le loro anime si erano unite per sempre, nella morte corporea e nella vita eterna dell'andare oltre, morirono entrambi col sorriso.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ps_00181100