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Autore: sticky2012    27/03/2014    3 recensioni
Questa fanfiction è divisa in 2 parti. La prima ambientata durante il sesto anno di Ginny (settimo libro) mentre la seconda è ambientata l'anno successivo quando tutti, chi per una ragione e chi per un'altra, torneranno ad hogwarts e dovranno fare i conti con le conseguenze dell'anno precedente.
Di cosa parla? Di una Ginny innamorata del suo Harry ma , anche se lei farà molta fatica ad ammetterlo e ad accettarlo, entrerà qualcun'altro nel suo cuore.
Chi? Draco Malfoy. Mentre nella prima parte vedremo un Harry praticamente assente e una Ginny impegnata con un Malfoy molto "presente", nella seconda parte avremo tutti e tre i protagonisti insieme.
Perchè leggerla? Cercherò di far vedere una Ginny molto dolce, razionale e matura col suo Harry e farò emergere una Ginny completamente irrazionale e più spensierata con Draco.
Vedrete un Draco molto combattivo e pronto a tutto per ottenere quel che vuole realmente, una Ginny molto in contrasto con quello che le capiterà e un Harry innamorato nel termine più dolce.
Il finale? già scritto ed è già nella mia testa.
Ci sarà una scelta? Sì.
Chi la spunterà? leggete la storia.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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1° CAPITOLO
 

Mangiamorte ad Hogwarts.

 
Apro la tenda della mia finestra. Il sole, ormai, è già caldo. Agosto è agli sgoccioli. Fra pochi giorni, arriverà settembre e, anche questa estate, se ne andrà.
Domani mio fratello Bill si sposa e, qui a casa, si stanno perfezionando gli ultimi preparativi. Mia mamma ed Hermione sono giorni che continuano a sistemare i vestiti di tutti mentre papà e i miei fratelli si occupano della tenda per la cerimonia.
Chissà Bill dov’è? Sarà rintanato da qualche parte con la sua Fleur.
Se ci penso, ancora, non ci credo. Domani, il mio Bill coronerà la sua favola; ha trovato la sua LEI, la compagnia della sua vita, la sua anima gemella.
Sì, proprio così.
La sua anima gemella. Chi lo avrebbe mai detto? Bill e Fleur!
Più ci penso, anche guardandoli, mi convinco sempre più che ognuno di noi può avere un solo LUI o una sola LEI; non tutti la trovano però.
 Molti sono abbagliati da qualcuno di sbagliato, si confondono, per poi accorgersi che, semplicemente, hanno commesso un errore. Ma i fortunati che trovano la persona giusta, trovano anche il loro per sempre, la tua metà perfetta, la persona che ti capisce anche quando non parli, che ti guarda come nessuno ha mai fatto e mai farà.
E Bill, nonostante la mia riluttanza nei confronti di Fleur, credo proprio l’abbia trovata. Nonostante non goda di molta simpatia, da parte delle donne Weasley, abbiamo dovuto ammettere che, Fleur, fa felice Bill e quindi, a malincuore, se è contento lui (e lo è) lo siamo anche noi.
Pensavo anch’ io, quest’anno, di aver trovato finalmente LA persona giusta, la mia favola ma credo che dovrò posticipare l’inizio di questa ancora per un po’ di tempo. Solo due mesi fa era cominciato tutto ... avevo finalmente quello che avevo sempre desiderato!
Lui ...
Harry.
Ero felice come non lo ero stata mai! Pensavo non potesse finire mai … o almeno così credevo. Dalla notte della morte di Silente, tutto è cambiato. Ancora adesso, che sono passati due mesi, mi rendo conto che le cose stanno per peggiorare.
Harry partirà con Ron ed Hermione.
La mia famiglia ed io ci stiamo preparando da un po’ di tempo a questo momento ma non è facile per nessuno. Vorrei tanto poter andare con loro. Per Harry. Per Silente.
 Ancora mi lacrimano gli occhi se penso a quella notte. Vorrei combattere per lui e ottenere la giustizia che merita.
I miei genitori sono stati irremovibili...tornerò ad Hogwarts! Sono convinti che Hogwarts, nonostante i cambiamenti, sia ancora il posto più sicuro per me.
Mi chiamano ancora “bambina”; non riescono a vedere quello che sono diventata, ormai. Mi guardo allo specchio e non la riconosco più quella bambina spaurita e spaventata di una volta. Non c'è e non capisco perché i miei non riescano a vederlo.
-Ginny! Scendi subito!- è mia madre, mi sta chiamando. Chissà cosa vuole che faccia ora. Probabilmente vorrà che risposti per la milionesima volta un banale vaso di fiori, che nessuno mai noterà. Forse è meglio non farla arrabbiare oggi.
Decido di alzarmi dal letto e raggiungerla. Vado verso la porta e sbatto contro la scrivania. Mi cade lo sguardo sulla prima pagina della Gazzetta Ufficiale e vedo la loro foto … lì, in prima pagina.
La famiglia Malfoy.
I Malfoy. Al solo pensiero mi viene la bile nello stomaco. Sono ritratti tutti e tre, in giro per Diagon Alley . Voldemort ormai si è impossessato di tutto; la Gazzetta Ufficiale non è più quella di una volta, è solo un cumulo di notizie sulle “grandi gesta” dei Mangiamorte e sui loro vari omicidi o stragi. Solo morti e ancora morti. In tutto ciò Lucius Malfoy è stato liberato da Azkaban e se ne va in giro con la sua mogliettina e suo figlio … Draco.
Tre mangiamorte. Draco Malfoy mangiamorte. Aveva ragione Harry, l’anno scorso, quando continuava a ripetermi che il comportamento di Malfoy parlava chiaro, che nascondeva qualcosa. Se ce ne fossimo accorti prima, forse, avremmo evitato tutto. Forse. O forse no. Probabilmente Silente sarebbe morto lo stesso e sarebbe stato, di nuovo, Piton ad ucciderlo; i mangiamorte sarebbero entrati ad Hogwarts, avrebbero portato via Malfoy e non avrebbero lasciato nulla dietro di loro.
Avrebbero distrutto tutto … anche se avessimo scoperto prima il marchio su Malfoy.
Continuo a ripeterlo ad Harry; anche Hermione e Ron sono d’accordo con me ma non c’è nulla da fare. Harry continua a sentirsi in colpa, pensa che avrebbe potuto fare di più.
Non riesco a smettere di guardare la foto dei Malfoy. Provo solo disgusto e odio nei loro confronti.
Tutti loro hanno le mani sporche di sangue delle morti che hanno procurato i loro colleghi Mangiamorte.
Disgusto e odio. Loro, nonostante tutto, sono ancora insieme. La mia famiglia, invece, sta per spaccarsi. Chissà quando o dove li rivedrò e se li riabbraccerò tutti.
Ron parte con Harry (le urla di mamma non sono servite a molto ma credo che, in fondo, sia lei che papà, siano molto orgogliosi di lui), l’ordine della fenice si sta riorganizzando, i miei fratelli partiranno per le varie missioni, mamma e papà saranno tenuti sotto strettissima osservazione ed io mi preparo a tornare tra i Grifondoro, per subire le varie tirannie dei serpeverde; credo che la casa di Serpeverde non sia mai stata così felice con Piton come nuovo preside.
Siamo proprio alla fine del mondo. Piton, assassino di Silente, prende il suo posto di preside ad Hogwarts.
 E poi ancora Harry. Non vuole cha vada con lui, non mi ha nemmeno detto quale sia la sua destinazione e quando lo rivedrò. Sono preoccupata. All’inizio, ero anche arrabbiata con lui perché non riuscivo a capire perché non mi volesse portare con sé, ma poi ho capito che lo faceva per la mia sicurezza; se sapessi dove è diretto o quale sia la sua missione, diventerei il primo nome nella lista delle persone da torturare e poi da uccidere.
 Essendoci lasciati e non sapendo nulla del suo programma non dovrei, secondo lui, correre rischi o almeno così spera. Gli continuo a ripetere che non mi succederà nulla ma, dentro di me, so che mi aspetta un anno molto difficile a Hogwarts. Sono Ginny Weasley, amica dei mezzosangue, fidanzatina di Potter, grifondoro, una Weasley; so già che avrò una luce puntata addosso costantemente, sarò una delle vittime preferite dei serpeverde, lo so!! Evito, comunque, di dirlo ad Harry perché ha fin troppi pensieri ed è già abbastanza triste per i fatti suoi. Mi limito a dirgli che andrà tutto bene e che, quando sarà finito tutto, un giorno, ricominceremo da dove ci siamo interrotti. Cerco di strappargli qualche sorriso ma è difficile. Qualche volta ci riesco, come quella volta, al suo compleanno, quando l’ho baciato in camera mia; l’ho visto sereno, in pace col mondo. Per un attimo, davanti a me, c’era quell’ Harry che non vedevo da un paio di mesi. L’ho rivisto, anche se per pochi secondi. Devo continuare a credere, fortemente, che andrà tutto bene. Ce la faremo. Siamo i buoni. E in tutte le storie, alla fine di tutto, i cattivi vengono sconfitti e vincono i buoni. Io ed Harry ce la faremo e ricominceremo da dove ci siamo interrotti, da quel pomeriggio sul lago quando mi disse che non potevo andare con lui. Sì, sarà così. Butto il giornale e raggiungo mia madre, scacciando i brutti pensieri.
Godiamoci l’ultimo giorno di festa.
 
 

 

La mattina successiva, quando tutto ormai è pronto, c’è un gran fermento generale.
Manca poco all’arrivo degli invitati del matrimonio. E’ tutto pronto.
Cammino per la cucina quando vedo Harry.
Vestito elegante fa, anche lui, il suo bell’effetto. Si accorge della mia presenza e si ferma a guadarmi, immobile.
Sono io la prima a rompere il silenzio.
-Ciao! Come va? Pronto per il matrimonio?-.
-Sì pronto. Mi godo l’ultimo attimo di calma. Fra un po’ ci sarà un bel casino là fuori-lui parla mentre io fingo di sistemarmi il vestito.
-Harry mi aiuti a chiudere la cerniera, per piacere?- so esattamente cosa voglio. Non so perché ma sento che questo è uno dei nostri ultimi momenti insieme. Lui si avvicina, tira su la cerniera e poi molto lentamente mi giro verso di lui. Ci guardiamo negli occhi e poi, l’attimo dopo, ci stiamo baciando. Un bacio leggero, delicato.
Mentre lo bacio immagino, me e lui, lontano da qui; sulla riva del lago alla fine di una nostra passeggiata.
-ehm, ehm- qualcun altro è in cucina.
Io ed Harry ci separiamo frettolosamente. Mi giro, preoccupata che possa essere mio padre, e vedo George appoggiato al lavandino che ci guarda con un ghigno divertito, con lo spazzolino infilato nella ferita. Perse un orecchio durante la scorta ad Harry, che fecero settimane fa, per portarlo qui alla Tana; dice di non sentire dolore e dal suo umorismo onnipresente, penso sia proprio così. Dice che al posto dell’orecchio ora ha un gran bel “foro romano”.
Mi allontano dalla cucina senza dire una sola parola, non ho voglia di ridere in questo momento. Non voglio nemmeno intristirmi; oggi si sposa il mio grande e dolce Bill. Rimango sempre la sua unica sorella, in più sono la figlia minore, e questo fa di me, penso, la sua preferita.
Il tempo passa frettolosamente mentre sistemiamo le ultime sedie; gli invitati hanno già cominciato ad accomodarsi e la tenda in poco meno di dieci minuti è già strapiena.
Mi guardo tramite il riflesso di un vetro; nonostante le liti con mia madre, devo ammettere che aveva ragione sul vestito. Anche se il colore avorio non è decisamente il mio colore preferito, devo dire che, con il rosso dei miei capelli, crea un bell’effetto .
Anche Hermione è carina, oggi. Ron la sta fissando, a bocca aperta, da circa mezz’ora. Chissà quando confesserà, almeno a se stesso, di esserne perdutamente innamorato? Potrei scommettere tutto quello che ho che, anche Hermione, sta aspettando quel fatidico momento … credo lo stia aspettando da un bel po’ di tempo.
La cerimonia inizia e, dal fondo della sala, compare Fleur. Con tutta la mia antipatia per lei, oggi non posso non essere obiettiva … è semplicemente favolosa. Nonostante il vestito ingombrante, si muove con una leggerezza tale che sembra stia volando.
Mia mamma, accanto a me, ha già cominciato a piangere. In effetti, però, questa volta la capisco. Come si fa a non emozionarsi, di fronte a tuo figlio che si sposa?
Arriverà anche per me un giorno così bello?? Sarò anche io guardata nello stesso modo in cui, Bill, sta guardando Fleur, adesso? Come se non esistesse nulla di più importante oltre a lei. Ci saremo, un giorno, anche io ed Harry, su quell’altare?
Mi riscuoto dai miei pensieri e mi godo la cerimonia.
Quando il rinfresco ha inizio, gli invitati corrono al buffet per riempire i loro piatti.
Mamma a fatto proprio un gran lavoro; c’è cibo ovunque!
La gente, dopo poco, da il via alle danze; mi faccio convincere a fare un paio di balli con papà ed uno con Krum. Un altro ragazzetto, che non ho mai visto prima, mi chiede di ballare ma, visto il male ai piedi, rifiuto promettendogli che ballerò più tardi.
Harry è impegnato in una fitta conversazione, con un signore che credo di aver già visto qualche volta sulla Gazzetta Ufficiale.
Sto per raggiungerlo quando, da sopra la musica, sento mamma tirare un urlo agghiacciante.
Mi volto nella sua direzione e, proprio davanti a lei, intravedo un grande fascio di luce blu. Ho troppa gente davanti per avvicinarmi di più  ma la voce che ne esce fuori è ben comprensibile:
-Il Ministero è caduto! Stanno arrivando!-.
E’ la voce di Kingsley.
Capisco subito.
I mangiamorte ... i mangiamorte stanno arrivando ... arrivano per Harry.
Gli ospiti, presi dal panico, si spargono ovunque; quasi tutti si smaterializzano, senza dire una parola.
Cerco di raggiungere Tonks e Lupin che sono dall’altra parte della sala.
Capisco che sono arrivati, ancora prima di vederli.
Sono tutti incappucciati e, con le bacchette già puntate, iniziano a lanciare le loro maledizione. Vedo uno di loro sta puntarmi la bacchetta contro, afferro la mia ma sento un urlo che mi distrae.
– Ginny no! Ginny! Ginny!- poi più nulla.
Faccio in tempo a girarmi e a vedere Harry, col volto terrorizzato, spintonato da Lupin. E poi non c’è più. Si è smaterializzato, con Hermione e Ron.
Mi raggiunge Lupin che, afferrandomi per un braccio, disarma il mangiamorte  con la sua bacchetta.
Dopo essermi ripresa dallo shock iniziale nel vedere Harry andare via, lancio un Expelliamus contro un altro mangiamorte, lì accanto.
Dopo un paio di minuti, i mangiamorte sono in minoranza, e si smaterializzano. Raggiungo il centro della pista da ballo; ci sono tutti ... quasi tutti.
Sento la mamma chiamare il nome di Ron. George le si avvicina e le mette una mano sulla spalla.
Il momento che tanto temeva, è arrivato.
Sono scappati!
Ro, Harry ed Hermione se ne sono andati!
I mangiamorte si sono accorti che non c’erano più ed è per questo che se ne sono andati anche loro.
Pian piano tutti capiscono e, anche la mamma, smette di chiamare i nomi di Harry e di Ron; in controluce, vedo una lacrima rigarle la guancia.
La domanda che tutti ci stiamo facendo è: quando li rivedremo?.
Mi pento e mi dispiaccio solo di non aver salutato Harry come si deve; dopo il bacio di stamattina,non abbiamo più avuto occasione nemmeno di parlare.
Chiudo gli occhi e me lo ripeto come se fosse una filastrocca: sì, andrà tutto bene. Harry starà bene, tornerà, io andrò ad Hogwarts e cercherò di aiutare l’ordine anche da lì dentro, a costo di andar contro la volontà della mia famiglia.
Farò anche io la mia battaglia, dall’interno; lo farò per Harry, per la mia amica Hermione e per mio fratello!.



Sono passati ormai sette giorni dal matrimonio. Alla Tana, siamo rimasti solo io mamma e papà.
La mamma sembra essere invecchiata di dieci anni in questi ultimi giorni.
E’ preoccupata per tutti; per Ron che non vede e sente da sette giorni e, purtroppo, deve anche rassegnarsi che non lo sentirà, forse, per un bel po’ di tempo.
Tutti gli altri figli sono al nuovo quartier generale dell’ordine della Fenice, ognuno con la sua missione da compiere.
Poi ci sono io che dovrei essere quella che da meno timori a mamma e papà; cerco di fargliela vedere così ma penso che anche la mamma abbia capito che non mi aspetta un gran bel periodo, ad Hogwarts. Provo a sdrammatizzare con lei ma fra solo un paio di ore parte l’Espresso per Hogwarts e, almeno fino a Natale, se tuto andrà bene, non ci rivedremo più. Mi conosce fin troppo bene e sa che non me ne starò buona e zitta a guardare i serpeverde o Piton mentre instaurano un clima di terrore ad Hogwarts.
-Mamma, non preoccuparti. Starò bene come sempre- le dico provando a essere convinta di quello che sto dicendo.
Mia madre mi scruta con sguardo severo.
– Mi raccomando, rimani al tuo posto. Non immischiarti in cose che non ti riguardano. Pensa solo a studiare. Se non ti sento per più di tre giorni, vengo ad Hogwarts a prenderti immediatamente. Tieni la testa attaccata al collo!-
-Ok, ti scriverò. Ti voglio bene mamma! E se avete bisogno all’ordine: chiamami!”.
Lei mi abbraccia, non si degna di rispondere alla mia ultima richiesta e mi saluta a modo suo.
-Sei proprio una meraviglia! Al matrimonio eri la più bella! Altro che Fleur!- faccio una smorfia divertita perché, in fondo, le mamme non sono mai obiettive quando si tratta dei figli.
Le do un bacio sulla fronte e raggiungo papà alla macchina.
Una grande macchina blu che ci porterà dritti dritti a King’s cross, con tanto di scorta. In macchina non ci diciamo molte parole. Arrivati alla stazione, quando mi avvicino per salutarlo, mi trattiene per un braccio.
- Ginny non far fesserie o colpi di testa. Sii razionale!- mi accarezza una guancia -Sei il gioiello più raro e prezioso che ho. Per tutta la famiglia lo sei! Perciò evita di metterti nei guai. Ti voglio sapere al sicuro!-.
Lo abbraccio e scendo dalla macchina.
Sto per attraversare il muro che porta al binario nove e tre quarti, quando papà richiama la mia attenzione.
-Ginny, stai lontana da Piton e Malfoy!-.
 Faccio un segno di approvazione con la mano, mi concentro e in un attimo sono sul binario. Mentre carico le valigie sul vagone bagagli, rifletto alle ultime parole di papà.
Sei il gioiello più prezioso che ho.
Sorrido senza volerlo per quanto mio papà, a volte, può essere sdolcinato. Poi ripenso anche all’ultima frase.
Stai lontana da Piton e Malfoy.
Mi conosce troppo bene e sa quanto odio e rabbia  provo nei loro confronti. Ho vissuto tutto in prima linea, ho visto Malfoy tutto l’anno, ho visto Silente morto sotto la torre di astronomia, ho sentito le urla di Harry e ho anche visto Draco scappare fuori dal castello, con Piton.
Papà, Lupin, Tonks , Hagrid sono meno affrettati nei giudizi e più razionali, quando si tratta di agire ...anche il vecchio povero professor Moody la pensava così. Io no.
Ha ragione Harry. Chi più e chi meno, si sono fatti entrambi marchiare, hanno tradito Silente e lo hanno condotto alla morte. Draco avrà pura abbassato la bacchetta ma i Mangiamorte, a Hogwarts, li ha fatti entrare lui!
Mentre sono ancora persa in questi brutti pensieri apro uno scompartimento che mi sembra libero; seduta in un angolo, dietro un grande giornale, scorgo Luna.
-Lunaaaaaaaaa!!!!.- Le salto praticamente addosso. L’ultima volta che l’ho vista è stato solo sette giorni fa ma mi è mancata particolarmente! E’ una brava amica.
Un po’ strana ma con un grande cuore. Almeno lei, quest’anno, rimarrà qui ad Hogwarts con me.
- Ginny, ciao! Notizie da Ron ed Hermione?- la ringrazio mentalmente per evitare di nominare Harry.
- Sono certa che stanno bene!- deve essere così!
- Che pasticcio! Chissà dove si stanno nascondendo! Ah, a proposito di scomparsi …  Hai visto Neville??? L’ho cercato ma non l’ho trovato!-.
-Luna, faccio due passi e provo a cercarlo-.
Chiudo lo scompartimento, cammino per qualche vagone, quando, all’improvviso. il treno frena bruscamente. Perdo l’equilibrio e, cadendo, in uno scompartimento rimasto aperto, picchio la testa contro una barra di metallo.
Passano due minuti o poco più e il treno riparte; mi rialzo lentamente, cercando di non riperdere l’equilibrio; guardo il finestrino ghiacciato e … Dissennatori.
Hanno ostacolato il treno ma non credo siano saliti a bordo. Mi giro verso la porta e noto che, nonostante non ci sia nessuno nello scompartimento , sul piano rialzato, ci sono delle valigie.
Posata su un sedile c’è un’uniforme di serpeverde; devo andarmene.
Esco in corridoio e affretto il passo per allontanarmi il più velocemente possibile da qui. Faccio pochi passi quando sento chiamare il mio nome …
-Weasley!- dal tono di voce capisco subito di chi si tratta; mi giro cercando di recuperare tutta la calma interiore che possiedo.
-Drado Malfoy!- incrocio le braccia.
-Weasley, cosa ci facevi nel mio scompartimento?- mi chiedo, rimanendo appoggiato al finestrino.
-Forse non te ne sei accorto ma il treno ha inchiodato. Ci sono caduta dentro, I tuoi amichetti Dissennatori hanno bloccato il treno. Hai presente di chi sto parlando o, ormai, non sei più capace a distinguerli dagli umani?- mi mordo la lingua per dare un freno a tutti gli insulti che stanno per uscirmi dalla bocca.
 Sono passati solo una ventina di secondi e già la sua presenza mi è repellente.
-Abbassa le ali Weasley, altrimenti … - si avvicina puntandomi il dito contro.
- Altrimenti cosa? Mi fai toccare una collana maledetta? Chiami i tuoi amichetti a difenderti? Non hai bisogno di mettermi alla prova, che tu sia un gran vigliacco è risaputo da tutti!!- mi mordo nuovamente la lingua. Devo andarmene, prima che sia troppo tardi. Non devo già mettermi nei guai. Malfoy, spingendomi contro la parete, mi si para davanti. I suoi occhi non sono più strafottenti; ardono di rabbia.
- Non ti permettere di parlarmi così. Mai più. Sei una stupida. Non prendertela con me se Potter preferisce andare incontro ad una morte certa e dolorosa piuttosto che rimanere con te-.
Non si deve permettere di nominare Harry. Sto per schiaffeggiarlo; lui mi prende il polso proprio quando sono a pochi centimetri dal colpirlo.
-Ti informo che stai per colpire il caposcuola dei Serpeverde davanti a cinque testimoni. Considerati già in punizione, ancora prima di scendere dal treno. Complimenti, in una mossa sola, hai battuto tutti quegli imbecilli dei tuoi fratelli-.
So che mi sta provocando; respiro forte e penso alle parole dei miei genitori. Tolgo frettolosamente la mano dalla sua presa perché voglio mantenere le promesse fatte ai miei genitori. Dietro di me ci sono cinque serpeverde che ci fissano divertiti; sto per andarmene ma è Malfoy a proseguire.
-Troppo tardi Weasley. Non pensare di cavartela così. Sei in punizione- scoppia a ridere - Tentativo di aggressione non è meno grave dell’effettiva aggressione. Stupida Weasley-.
Recepisco le sue parole molto lentamente, le ripeto nella mia testa. Mi giro a guardarlo e tutta la mia razionalità svanisce.
Mi avvicino a lui e gli sorrido. Lui si allontana di un passo mentre mi guarda sospettoso.
-Sono in punizione, anche se non ti ho toccato neanche  con un dito?-.
-Sei  sorda? Sì- mi risponde facendo l’occhiolini ai suoi compagni, dietro di me.
-Se sono in punizione, tanto vale andarci per un valido motivo!-.
E’ ancora lì a scrutarmi quando lo schiaffeggio con tutta la forza che ho. Riesco a girargli completamente la faccia. Mi giro finalmente soddisfatta e, questa volta, sono io a fare l’occhiolino ai suoi compagni mentre loro mi guardano sconvolti.
 Apro lo sportello del vagone per uscire, quando lo sento di nuovo urlare.
-Weasley sai chi è il nuovo preside? Severus Piton!-.
-Si lo sapevo già- rispondo con sufficienza.
Sto per chiudere la porta alle mie spalle mentre lui continua a urlare.
-E sai anche che non ci sarà un nuovo insegnante? Aycus Carrow!!-
Un altro mangiamorte ad Hogwarts. Nulla di sconvolgente! Malfoy non si ferma e inizia a ridere.
-Sai anche chi si occuperà di babbanologia? Sì quella. La materia preferita di tuo padre. Sai chi? Alecto Carrow! Ci vediamo dal preside. Ci sarà da divertirsi, quest’anno!-.
Chiudo la porta alle mie spalle..Sono passati 10 minuti e ho già battuto la testa,  picchiato Malfoy e ho con una punizione sulle spalle.
Ah dimenticavo un piccolo dettaglio!!
A Hogwarts ci sono già quattro mangiamorte che ci aspettano.





Ciao a tutti. Spero che l’inizio di questa storia sia di vostro gradimento. A breve pubblicherò il secondo capitolo, dove vedremo la punizione che attende Ginevra ma vedremo soprattutto un Draco molto ….
Non posso dire altro!!
A presto!!
 
  
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