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Autore: IleFantasy    27/03/2014    4 recensioni
E' passato un anno da quando Sofia e i suoi amici hanno sconfitto Nidhoggr. Sono cambiate molte cose... Sofia studia per prendersi il diploma, Il professore e Gillian si sono fidanzati e quindi lei e i suoi figli si sono trasferiti a casa di Sofia... L'unica cosa che ha rintristito la ragazza è stata la partenza di Fabio, avvenuta quattro mesi prima. Il padre di Fabio, Peter, lo ho cercato e trovato, così gli ha chiesto di partire in Ungheria con lui e il ragazzo, per instaurare un rapporto col padre, accetta. Peter, però, gli promette di tornare a Natale. Sarà proprio quando Fabio tornerà che i draconiani dovranno fare i conti con qualcuno che credevano di aver sconfitto...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sofia chiuse il libro esausta. Aveva dedicato buona parte della notte a studiare per quello stupido compito di greco che avrebbe svolto il pomeriggio. Adesso che era mattina la ragazza aveva due grosse occhiaiacce viola e una vogli incredibile di chiudere le palpebre. Andava in quella scuola privata da dieci mesi e fra un anno si sarebbe finalmente diplomata! Aveva deciso di prendersi il diploma veloce, frequentando la scuola pomeridiana; aveva scelto il liceo classico. In quel periodo le piaceva molto studiare, la rilassava, ma non era solo questo il motivo del suo lungo studio: Sofia cercava di riempirsi la mente di greco, latino, italiano ecc. per non pensare a Fabio! Sofia non voleva parlare con lui; Fabio le scriveva mail, ma la ragazza non rispondeva mai. Era troppo arrabbiata con lui per potergli rispondere. Sofia si era sentita un pò abbandonata e sapeva che Fabio stava facendo tutto questo solo per il padre. Era un bel gesto, di questo la draconiana ne era consapevole, ma le mancava terribilmente. Avevano deciso che una relazione a distanza non sarebbe mai funzionata e quindi si erano lasciati la sera prima della partenza del ragazzo. Si ricordava tutto di quella serata...

Sofia attendeva Fabio davanti le scale. Era da un pomeriggio che non faceva altro che pensare alle parole che gli avrebbe detto. Non voleva mettersi in ginocchio e pregarlo di rimanere, sarebbe stato sbagliato. La ragazza voleva solo sistemare tutto prima della sua partenza. Aveva paura che Fabio si potesse innamorare di qualche ragazza ungherese e Sofia non voleva essere lasciata per e-mail. Si pentì subito per aver pensato questo: Fabio non le avrebbe mai spezzato il cuore. Era ancora persa nei suoi pensieri, quando sentì la sua voce familiare dalla cima delle scale. Fabio le sorrise con dolcezza, poi la sua espressione cambiò, vedendo la faccia di Sofia:
- Che succede, Sofia?-
- Fabio, devo dirti una cosa importante-
 Il ragazzo capì subito, così le fece cenno di seguirlo. Sofia sapeva già dove stavano andando, in fondo quel luogo era stato molto importante per tutti i draconiani. Ne ebbe la conferma quando vide quella gigantesca quantità d'acqua: era sulla riva del lago di Albano. Fabio si sedette e ammirò le stelle. Sofia lo imitò, sarebbe stato tutto meraviglioso: era una bellissima serata di Agosto, il cielo era pieno di stelle e in lontananza si sentivano delle cicale. La ragazza sbuffò e guardò Fabio. I loro sguardi si incontrarono e Sofia sentì per un secondo di non farcela. Fabio si accorse della sua esitazione nel parlare e cercò qualcosa che potesse distraerla. Finì per guardare il cielo e disse le prime parole che gli uscirono dalla bocca:
-Stasera il cielo è bellissimo. Sai, siamo nel periodo delle stelle cadenti e anche se io ogni anno tengo gli occhi sulle stelle
, non ne ho mai vista una cadere...
- Fabio, devo assolutamente parlarti!-
- Va bene, ti ascolto-
Sofia diventò viola ''Accidenti! L'ho interrotto'' pensò. Prese un profondo respiro e solo a quel punto parlò:
- Adesso stai partendo per l'Ungheria, ci rivedremo fra tanto tempo e, Fabio.... non credo di poter sopportare una relazione a distanza-
Disse tutto con velocità e sperò per un secondo che Fabio non l'avesse sentita, però lui la guardò con occhi tristi, ma comprensivi:
-Ne ero sicuro... so che in questo momento sei triste, anche io lo sono, ma sai bene che continueremo a sentirci e a vederci più volte possibili-
-No, Fabio... Forse sarà così per un pò, ma poi ci dimenticheremo! Io non voglio rimanere con qualcosa in sospeso...-
-Allora vieni con me e mio padre! Vedrai, sono sicuro che ti troverai benissimo in Ungheria!-
Sofia guardò Fabio scioccata: le stava chiedendo di seguirlo in Ungheria?!
-Fabio...io non posso abbandonare Roma. Non posso abbandonare Lidja, il prof, Gillian e tutti gli altri!-
Anche se erano illuminati solo dalla luna piena, Fabio vide Sofia con gli occhi lucidi e lo stesso fu per Sofia. Fabio per la prima volta avrebbe voluto esternare i suoi sentimenti, ma non poteva. Perciò si limitò a rispondere:
-Forse hai ragione...-
- Vedrai, sarà meglio per entrambi-
Detto questo Sofia si alzò e torbò a casa, lasciando Fabio solo, coi suoi pensieri


Sofia era stanca, molto stanca... Stava per addormentarsi, con la testa poggiata sul tavolo, quando Lidja fece il suo ingresso in cucina. Era sempre allegra da quando Ewane si era trasferito da loro. Si sedette accanto a Sofia e la salutò con la solita allegria - 'Giorno Sof! -, l'amica non rispose, le fece solo un rapido cenno del capo. Rimasero in silenzio, finchè Lidja, che aveva molta voglia di parlare, cominciò a chiacchierare:
- Oggi l'ultima verifica, poi le vacanze, vero? -
-Sì, per fortuna. Devo ammettere che ho proprio bisogno di un paio di settimane di relax-
-Questa vacanze saranno fantastiche, che ne pensi Sof?-
Sofia guardò Lidja sorridere e si limitò a sbuffare, prima di rispondere:
-Possibile... In fondo sono solo delle semplici vacanze-
- Sof, una volta saresti stata entusiasta, ora i ruoli si sono invertiti. Che ti succede?-
In realtà tutte e due sapevano cosa aveva, ma proprio in quel momento entrarono in cucina Karl e Chloe. Stavano parlando di una cosa importante:
- Karl, di nuovo quell'incubo?-
-Sì, Chloe, ormai non fa che tormentarmi tutte le sere!-
- Anche per me. Dormire sta diventando impossibile!-
Sofia annuì: dormire era diventato impossibile. I draconiani (persino Fabio lo aveva scritto nelle sue mail) erano tormentati da incubi deformi, accompagnati da voci inqiuetanti e impaurite. Oh no! Sofia stava ripensando a Fabio! Per fortuna l'entrata in cucina di Ewane, Gillian e il prof la riscossero dai suoi pensieri. Appena vista Lidja, Ewane le si sedette accanto. Anche il prof si sedette. Gillian, invece, cominciò a cucinare. Nell'aria si diffuse un ottimo odore di pancakes. Durante la colazione Karl parlava col prof su come aggiustare ( un gigantesco discorso su ventole di raffreddamento e alimentatori), Gillian e sua figlia discutevano su cosa mangiare a pranzo e Ewane e Lidja si scambiavano parole così dolci da far venire il diabete. Sofia rimase in silenzio, ad ascoltare le varie discussioni. Dopo colazione salì in camera sua e si vestì. Mise un paio di jeans, le sue amate scarpe da ginnastica azzurre e un maglione dello stesso colore. Si guardò allo specchio: c'era la solita ragazza coi capelli rossi e ricci. Forse adesso era un pò più magra e leggermente più alta, ma era sempre la stessa. Nelle tasche dei jeans trovò una foto: c'erano lei e Fabio abbracciati e sorridenti. Sofia prese con delicatezza la foto, come fosse una cosa preziosa,e la mise fra le pagine del suo diario. Già, ormai le piaceva scrivere in un diario tutto ciò a cui pensava o quello che le accadeva.
Decise di andare a occuparsi della serra. Prese l'ipod e l'innaffiatoio e cominciò a lavorare. La musica le rendeva il lavoro molo più divertente, tanto che dopo pochi minuti si dimenticò di ciò a cui stava pensando e prese a canticchiare. Stava ascoltando la rilassante voce di Micheal Bublè; le piante avevano proprio bisogno di un pò d'acqua: da quando il prof si era fidanzato non dedicava più tanto tempo alla cura di quel posto meraviglioso. Non che non fosse contenta, ma non aveva mai visto il prof così romanticone con una donna, ma adeso sentiva che per lei Gillian era sempre più come una mamma. Una volta che Sofia si stufò di ascoltare Bublè decise di mettere un brano casuale. Caso fu che la canzone che iniziò era proprio una molto conosciuta alla ragazza. Un breve inizio di una chitarra e la voce dolce di un ragazzo che qualche volta intonava vertiginosi falsetti. Sofia diventò rossa come un peperone; posò l'innaffiatoio che era in mano e recuperò dalle tasche l'ipod, solo per avere conferma che fosse proprio quella la canzone. Lo schermo luminoso rivelò, infatti, il titolo: Unintended. La ragazza scosse la testa: quel giorno sembrava quasi tutto fatto a posta per ricordarle Fabio...




BUON POMERIGGIO, FANS DRACONIANE! SPERO CHE IL PRIMO CAPITOLO DI QUESTA STORIA VI SIA PIACIUTO... SAPETE, E' DA IERI POMERIGGIO CHE CI LAVORO! QUESTA E' LA PRIMA STORIA CHE SCRIVO SU EFP, ANCHE SE IN REALTA' SONO ISCRITTA DA DICEMBRE. AVREI VOLUTO COMINCIARE A SCRIVERE BEN DUE MESI FA, MA IL PORTATILE NON MI FACEVA PUBBLICARE LA STORIA. IERI HO PROVATO NEL COMPUTER FISSO ED E' DA QUI CHE HO SCRITTO QUESTO CAPITOLO (A VOLTE LE COSE PIU' NUOVE NON SONO LE COSE PIU' EFFICENTI! XD). SONO SICURA CHE PRESTO CONTINUERO'... INTANTO SE VOLETE LASCIARE UN VOSTRO PARERE NON ESISTATE A SCRIVERMI UN COMMENTO, NE SAREI MOLTO FELICE. CIAO A TUTTE!
P.S. SO CHE E' PICCOLINO IL CAPITOLO, MI SPIACE MOLTO. IL PROSSIMO SARA' PIU' GRANDE, PROMESSO!

 
  
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