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Autore: Marty Evans    27/03/2014    3 recensioni
Ciao
questa storia è stata scritta pe ril compleanno di James Potter il 27 Marzo . ho deciso di scrivere un one-shot su come, o meglio, con quale regalo James potesse aver passato il suo 18 compleanno.
Spero vi piaccia!
Leggete e recensite!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Apri gli occhi Evans

Quella mattina di primavera, quando, Lily si alzò e guadò il calendario si sentì morire. 27 Marzo. 27 marzo 1978. Il compleanno di Potter. Quel giorno Potter avrebbe compiuto 18 anni.  La povera ragazza era disperata, non tanto perché il leader dei malandrini era, a quanto diceva lui, “perdutamente innamorato di lei”. E non tanto perché negli anni precedenti  cioè per tutti i suoi anni a Hogwarts,   il sopracitato ragazzo, non aveva fatto altro che tormentarla chiedendole appuntamenti a destra e a manca. Ma perché Lily provava una strana sensazione quando lo vedeva. Sensazione che non sapeva, e non voleva, spiegarsi. Anche se, doveva ammetterlo, ultimamente, Potter si era dimostrato più maturo e comprensivo. Da quando era diventato caposcuola  era migliorato. Non si comportava più come lo stupido, idiota, borioso e arringante, che Lily aveva imparato a conoscere, e ad odiare, negli anni precedenti. Sorprendentemente James Potter studiava, aiutava i bambini del  primo anno e  faceva meno scherzi ai Serpeverde.  Insomma, era migliorato e aveva anche smesso di tormentarla. Era gentile e a Lily piaceva passare il tempoin sua compagnia. Erano diventati amici. Alcuni giorni prima, ad esempio era stata particolarmente bene con lui. E lui le aveva mostrato il vero James Potter e le aveva   aperto gli occhi.

FLASHBACK

  Era successo durante la ronda dei  Caposcuola. Tre giorni prima, la sera in cui Lily aveva capito che il James Potter  che credeva di conoscere era solo una maschera. Lily aveva capito che, non lo rispecchiava per nulla. e lei non conosceva affatto James. Erano nel corridoio del terzo piano, avevano quasi finito la ronda, e si apprestavano a tornare alla torre. Quando d'improvviso lui le aveva messo una mano sulla spalla e l’aveva fermata. Non c’era nessuno vicino  a loro.  Il corridoio era deserto. Lei si era voltata e si era accorta per la prima volta di quanto fossero belli gli occhi di James. I suoi occhi erano grandi, spalancati, come se temessero che, anche con gli occhiali, non riuscisse a metterla a fuoco, ed erano color  caramello, caramello caldo che si specchiava negli occhi verdi di lei,  Per la prima volta.  Non che non si fossero mai guardati prima,  ma quella,  era la prima volta che Lily, notava nello sguardo di James un inaspettata dolcezza. In quel momento non c’era scherno ne malizia nei  suoi occhi. In quel momento c’era un calore in quello sguardo nocciola, che Lily non aveva mai visto. Lily capì che davanti a lei  c’ era solo James il vero James.

«Evans, posso chiederti una cosa?» disse con un tono di voce gentile come quando le chiedeva i compiti. Era un tono pacato, dolce,  calmo.  A Lily piaceva quando James usava quel tono, riusciva a calmarla.  Peccato che, la sua voce negli anni  precedenti fosse sempre stata velata di boria e sarcasmo. A Lily, piaceva il James che stava scoprendo. Era una persona completamente diversa dalla persona che credeva di conoscere, era  dolce e... matura. Ultimamente le  battute di James durante le  ronde la facevano ridere.  Se qualcuno a Settembre, le avesse detto che lei, Lilian  Evans, studiosa e seria si sarebbe ritrovata a passare le serate delle ronde a ridere e scherzare con James Potter avrebbe detto alla tal persona di andare al reparto mentale del San Mungo. Invece, era successo,e lei ora, era li con lui, a volte,  non ci credeva nemmeno lei.

Lily si era voltata verso James e gli aveva  detto, inclinando la testa.

«Dipende. Se mi chiedi di uscire la risposta la conosci»

Lui aveva riso.  Lily non l’aveva mai notato prima, ma James aveva una bella risata, calda e contagiosa.

«No, no.  Volevo chiederti... perché mi odi?».

La domanda la colpì come una scheggia di vetro. Lei non lo odiava, non più almeno, se mai l'aveva odiato. Lily non era più tanto sicura di sapere, se il sentimento che negli anni precedenti provava per il ragazzo di fronte a lei fosse odio.

«Io non ti odio Potter» dichiarò lei sorpresa.

«E allora perché non fai altro che giudicarmi Lily?» le aveva chiesto lui in un soffio. Giudicarlo? Lilynon riusciva a capire.   Era confusa.

«Come? Non..non riesco a capire, Potter» Lui aveva sospirato e si era appoggiato al muro.

«Oh Lily! Sei incredibile, davvero. Tu giudichi le persone e nemmeno te ne rendi conto.»

Lei lo aveva guardato e aveva balbettato «Cos..cosa?»

«Hai capito benissimo Evans.  Tu giudichi le persone a prima vista, e non ti accorgi di come sono veramente. E quando, finalmente, ti rendi conto che  l’idea che ti eri fatta  di loro è sbagliata, ne  resti spiazzata,  o distrutta. È così  Evans, lo so. Nonostante tu abbia pensato che io fossi un idiota arrogante,e lo ammetto a volte lo sono stato, ma il più delle volte ti ho lasciato vedere quello che volevi vedere.  Così, come ha fatto Piton. Tu sei ceca Lily. Tu non vedi gli altri, vedi solo l’idea che hai degli altri.  Ti lasci ingannare dalle apparenze. È questo il tuo difetto Evans. In questi mesi, ti sei accorta che sono  cambiato, vero?  In realtà, sono sempre stato così, eri tu che non mi vedevi.

Anche con Piton, hai fatto la stessa cosa. Lui è sempre stato attratto dalle arti oscure, ma tu non l’hai mai voluto vedere. Hai finto che andasse tutto bene, finché la verità non ti è stata brutalmente mostrata. Ti capisco, anch’io sono  testardo.  Lo so Evans,  io ti piaccio,  per questo non mi sono arreso.  Solo che tu, non lo volevi ammetterlo a te stessa e per questo ti aggrappavi all'idea dello stupido, idiota, arrogante,   Potter che ti assilla. Poi io ho voluto dimostrarti di essere diverso. Ed eccoci  qui Evans,  tu ed io, con te che mi guardia bocca aperta.  Riflettici Evans»

Fine Flashback

 E lei ci aveva riflettuto. Era rimasta   sorpresa e sconvolta da James e dalle sue parole, perché era la verità. Erano passati tre giorni, tre giorni  in cui lei l’aveva evitato.  Ma quel giorno era il 27 Marzo e purtroppo era anche il giorno delle sue ripetizioni di trasfigurazione, con Potter.  Trasfigurazione era l’unica cosa oltre al Quiddich che Lily Evans  non sapeva fare bene. Era una frana, cosi la McGranitt le aveva affidato come aiuto Potter, il migliore della classe in quella  materia.

Lily sospirò, mentre ripensava per l’ennesima  volta alle parole di James. Perché lui aveva ragione,  a lei questa nuova versione di lui, cioè il suo vero io, piaceva. Le piaceva Potter. Le era sempre piaciuto Potter, solo che non lo aveva mai capito fino a tre giorni prima, quando lui le aveva aperto gli occhi.

. Lily s’infilò la divisa e andò in Sala Grande sperando di non incontrarlo. Ma ovviamente lui era li, al tavolo dei Grifondoro.  Quando la vide, lui le rivolse un sorriso,  per poi tornare ad ascoltare Black. Quel sorriso le provocò una strana fitta allo stomaco.

Lei si sedette vicino alle sue amiche, cercò di concentrarsi sulle loro chiacchiere e di non guardare James.  C’era quasi riuscita, quando la mano di James si posò  sulla sua spalla.  Lily si voltò, sussultando per quel tocco inaspettato.

«Ci vediamo in biblioteca, alle quattro Evans» le disse.

Lei lo guardò come se le stesse parlando in un altra lingua.

«Perché?» chiese Lily completamente assorbita dal cercare di non arrossire per la sua vicinanza

Non erano mai stati così vicini.

«Le ripetizioni Evans. Trasfigurazione? McGranitt? Ti è famigliare?»  disse James con il suo tono arrogante.  Per la prima volta Lily poté cogliere il sottinteso di una battuta nelle sue parole.

«Oh si, giusto! Certo, in biblioteca.» disse lei. James si allontanò da lei.

 «Buon  Compleanno James!»

 Lily sentì esclamare a una ragazza seduta li vicino. Osservò James  fare un gesto  di ringraziamento con la testa e uscire. Lei si sentì improvvisamente stupida. Era il compleanno di James, non gli aveva nemmeno fatto gli auguri. Lei doveva,, anzi voleva, fargli un regalo.  Si, ma che cosa?

 

Le ore trascorsero lente e per la prima volta, nella sua giovane vita,  Lily non seguì nemmeno una lezione.  Pensava a James e al suo regalo di compleanno. Di solito,Lily avrebbe  chiesto a Remus un consiglio,ma non quella volta, James non doveva sapere nulla. Alla fine, si ritrovò  in biblioteca, alle quattro, a mani vuote. James arrivò poco dopo, portando con sé un libro di trasfigurazione, si sedette  al loro  solito tavolo, a destra, vicino alla finestra, e aprì il libro. Iniziò a spiegarle  il trattato sulla trasfigurazione umana   che la McGranitt aveva  spiegato in classe quel giorno.

Ma Lily non lo ascoltava,  era concentrata  su  di lui e sulle sue parole di tre giorni prima. Ad un certo punto  lo interruppe:

«....inoltre la trasfigurazione umana è... Evans che stai facendo?!» Lily Infatti, si era alzata e aveva aggirato il tavolo, per portarsi al suo fianco, si stava tormentando una ciocca dei suoi bellissimi capelli rosso scuro. James la trovava bellissima e la amava da quando l’aveva vista sull'espresso di Hogwarrts, sei anni prima. Ma  lei non l’avrebbe mai amato, non ricambiava affatto i suoi sentimenti lo sapeva. Per questo si era scontentato di instaurare con lei, quell'ultimo anno, un bel rapporto d'amicizia.

«Ho riflettuto James»

Lui la guardò stupito. L’aveva davvero chiamato James? L’aveva chiamato davvero per  nome?  Merlino!

«Cosa? » chiese  non capendo le parole della ragazza di fronte a lui.

«Ho riflettuto sulle tue parole. Per quanto  mi dolga ammetterlo, hai ragione, su tutto. Tu mi piaci James, mi piaci e sei una persona buona, dolce e mi hai aperto gli occhi. Mi hai dato la luce»

Poi lei si chinò e  premette le labbra  su quelle di James. Lily intrecciò le dita ai suoi capelli e senti le mani di James sulla sua vita. . Sentiva le sue labbra premere contro quelle di James, le due bocche si schiusero e le loro lingue giocarono insieme. Quando si scostarono, ansimanti, Lily gli sorrise e gli disse: «Questo è il mio regalo di compleanno Potter»  Lui sorrise, mentre lei si alzava e riprendeva il suo posto di fronte a lui.

«Vieni con me a Hogsmeade, la prossima settimana Evans?» Le chiese James a bruciapelo.

Lei gli rivolse un ghignò perfido, raccolse le sue cose, inclinò la testa di lato e disse: «Hm Dipende Potter»

James rise di cuore,  si disse che si,  quello era il più bel regalo di compleanno che potesse desiderare: stare con Lily. Stare con la ragazza che amava,era tutto ciò che aveva sempre desiderato. James Potter  aveva avuto il miglior compleanno  della sua vita, grazie alla ragazza dai capelli rossi che aveva appena baciato

 

Hola Gente!

 Ciao a tutti  oggi per festeggiare il caro  James ho deciso di scrivere un One Shot  su come potrebbe essere iniziato tutto. Spero vi piaccia! Recensirte!

Baci

Marty Evans.

  
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