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Autore: Yoan Seiyryu    27/03/2014    3 recensioni
[ Loki/LadySif ]
ATTENZIONE: Spoiler dal film 'Thor: The Dark World'
Loki torna ad Asgard come prigioniero ma non si arrende all'idea di rinunciare al trono di Odino e tenta di escogitare un piano per evadere dalla cella. Lady Sif si rende conto che Thor non corrisponderà mai i suoi sentimenti per lei e cerca di dimenticare ciò che prova per lui, nonostante Loki sia l'unico a conoscere quella debolezza. Il loro presente si intreccerà con avvenimenti del passato che vede entrambi percorrere la storia da quando Loki bandì Thor da Asgard a quando riuscirà a prendere il trono di Odino dopo la sconfitta degli Elfi Oscuri.
**
[Dal Capitolo IV]
- Non dire sciocchezze, Loki. Abbiamo conosciuto tutti il tuo vero volto e non c’è speranza per un…
- Mostro?
Conosce tutti gli appellativi che gli hanno dato, le prigioni pullulano del vociare di corte e di tutti i pettegolezzi. Nonostante questo non gli tocca minimamente essere considerato tale, soprattutto perché arriverà il giorno in cui riuscirà ad ottenere ciò che desidera.
- Lo hai voluto tu – sospira Sif che abbassa un attimo le difese e si sofferma a guardare i suoi occhi illusori.
Li ha sognati tanto spesso, quegli occhi verdi.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sif, Thor, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo 






Le mani aggrovigliate corrono a stringersi tra loro mentre i bisbigli del messaggero giungono alle orecchie della sincera, leale Lady Sif. Uno stesso nodo si forma al cuore e non si scioglie, persino il respiro viene mozzato nel momento in cui poche ma devastanti parole raggiungono le sue paure.
Loki è morto.
Sistema la schiena alla colonna dietro cui si è nascosta per ascoltare di soppiatto una notizia che sperava non udire mai. Come si può morire per la seconda volta?
Il groviglio addensato all’altezza del petto la percuote e gli occhi tremano, scombussolati. Non può rimanere immobile in quella posizione e allora esce dalla sala del trono, dimentica di esservi rimasta così a lungo. Non importa se qualcuno noterà la sua presenza non richiesta. Conduce il passo veloce verso quelle terrazze che un tempo hanno raccolto i suoi pensieri e un tramonto rosso quanto il colore del sangue si dipinge all’orizzonte. Persino i lunghi capelli d’ebano si affrettano ad uniformarsi a quei riflessi caldi e le iridi scure si trasformano per assecondare la volontà del paesaggio. Non ha pietà, quel sole.
Poco a poco la scossa provocata da quell’amara notizia inizia a scemare e un vuoto si crea dentro di sé. Quello stesso vuoto provato nel momento in cui Loki cadde dal Bifrost e fu creduto perduto per sempre. Nemmeno il sapore della battaglia ora potrebbe aiutarla a ridestare quei pensieri così intensi, nemmeno il ricordo di un bacio rubato che ora vorrebbe rinnegare con tutta se stessa.
Loki è morto.
- Dunque hai saputo.
La voce di Fandral è dolce e soffusa, come miele. Non si sarebbe accorta del suo arrivo se non avesse  parlato.
- Cosa te lo fa credere? – attaccare per difendersi, ha sempre reagito in questo modo, Lady Sif.
- Il solo fatto di ritrovarti qui è una risposta piuttosto chiara – si avvicina lo spadaccino interrompendo il flusso dei suoi pensieri e sistemandosi di fronte al parapetto, lasciando che i colori temperati lo inglobassero a loro volta.
Lady Sif preferisce non dare conto a quell’affermazione e recuperare un tono di voce meno flebile.
- Poco dopo che Loki perse il senno mi sono domandata spesso se la colpa di tutto ciò che era accaduto non fosse semplicemente nostra. Se l’avessimo ascoltato, se avessimo cercato di scoprire le sue ombre, forse nulla sarebbe accaduto .
Fandral scuote lievemente la testa. Poche volte ha svelato la sua saggezza, nascondendosi sempre dietro ad un’immagine di sé ben distante dalla serietà.
- Cerchi sempre delle giustificazioni, Sif. Qualunque cosa accada non fai altro che porti miriadi di ‘se’ e di ‘ma’. A volte dovresti semplicemente accettare ciò che accade. Loki ha fatto una scelta in passato e nessuno dovrebbe addossarsene la colpa, se non lui stesso. Il tuo compito non è mai stato quello di riportarlo sulla via più giusta da prendere. Ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni e che ci piaccia o meno spesso le decisioni che prendiamo non corrispondono alle migliori dal punto vista altrui.
La guerriera per un attimo volge uno sguardo verso di lui, cogliendo nei suoi occhi d’ambra uno spirito maturo e costellato di certezze create a lungo andare. Fandral ha ragione, da sempre ha tentato di creare giustificazioni possibili affinché potesse spiegare gli eventi passati, invece di accettarli e trovare un modo per andare avanti.
Loki è morto.
Crederlo sembra quasi irreale. Sarebbe forse diventato un eroe? Caduto in battaglia per sostenere un fratello con cui non condivideva il medesimo sangue. In Odino stesso ha notato un barlume di tristezza. Frigga ne sarebbe rimasta addolorata, proprio come un tempo fu.  
- Forse solo la morte poteva salvarlo – sorride Sif, in modo così affilato da sembrare un ghigno addolorato.
- Era l’unico modo che aveva per dimostrare di essersi ravveduto – suggerisce Fandral prima di posare una mano sulla spalla dell’amica come gesto di consolazione.
Lady Sif si limita ad annuire e per la prima volta decide di accettare la vicinanza di un amico. Sin da bambina è cresciuta con l’idea di cavarsela da sola, non ha mai accettato l’aiuto di nessuno e soprattutto da parte di coloro che le sono sempre stati accanto. Ma si sente debole, ora che crede di aver perso tutto.
Vorrebbe dare sfogo a tutte le sue lacrime e cadere in ginocchio, lasciandosi confortare da parole di circostanza, proprio quelle che non ha mai desiderato. Ma la mano che Fandral ha posto sulla sua spalla è abbastanza, non vuole aggiungere altro.
Susseguono diversi tramonti dal giorno della nefasta notizia ma Sif non riesce ad allontanarsi da quella terrazza, né da quei colori così caldi che sembrano essere i soli a scaldarle il cuore. Si allontana da quello spazio ritagliato per il suo ego colmo di rammarico solo per partecipare ai pranzi e ritirarsi poi la sera nelle proprie camere.
Persino Thor è andato via. E’ stato lui stesso a cercarla per comunicarle la sua partenza, farà ritorno a Midgard per trascorrere il resto della sua vita con Jane, la donna di cui si è perdutamente innamorato. Quella notizia non ha potuto che creare un rinnovato vuoto nel cuore di Sif, poiché anche colui verso il quale ha nutrito teneri sentimenti non vi sarà più. L’epoca d’oro ha raggiunto ormai la sua fine. E di lei, che ne sarà di lei? Rimarrà alla corte di Odino come fedele guerriera di Asgard. Non vi saranno che sangue e battaglie nella sua vita, come un tempo aveva deciso. Il suo destino alla fine si realizzerà.




**


 

Guardie dai lunghi capelli biondi irrompono nelle stanze di Lady Sif.
E’ notte e la luna è offuscata da nuvole cariche di pioggia. La camera in cui la guerriera è intenta a riposare viene invasa dagli uomini di Odino che la costringono ad allontanare il sonno. Dorme con l’armatura, Lady Sif. Pronta per la battaglia in ogni momento, non si lascia ingannare da quella presa alla sprovvista in cui è stata colta.
- Cosa sta succedendo? – grida a gran voce una volta che assesta un pugno sullo zigomo di una delle guardie, la quale però non si intimidisce e avanza per poterla trattenere.
- Lady Sif e I Tre Guerrieri sono stati dichiarati in arresto per Alto Tradimento – la comunicazione giunge alle sue orecchie come uno scherzo, un gioco a cui non dar retta.
Inizia a crederlo serio solo nel momento in cui i polsi vengono costretti da catene pesanti che ricadono in avanti. Perché mai Odino avrebbe dovuto dare un simile ordine?
Liberare un prigioniero di Asgard, soprattutto un prigioniero come Loki, andando contro la volontà del Padre degli Dèi dunque costerà loro la vita intera? E’ questa la punizione che le spetta?
Invano tenta di liberarsi da quel morso ed è persino inutile porre resistenza, rischiando di peggiorare ancora di più la situazione. Lady Sif si chiude in un muto silenzio e decide di rimandare ogni domanda al momento opportuno. Il sangue freddo di cui è disposta le congela l’istinto di massacro che potrebbe scatenare.
Viene trascinata fuori dalle sue stanze e per un attimo ha il sentore di aver già vissuto una scena simile. Il ritorno di Loki ad Asgard si è contraddistinto proprio da una marcia d’afflizione lungo i corridoi del Palazzo Reale. Non sta accadendo a lei la medesima cosa? Condotta via, con lunghe catene permeate sui polsi, verso le prigioni più temute di tutti i Nove Regni.
Solo per caso il suo passo tende ad incontrare quello di Odino, intento ad abbandonare la sala del trono. Lady Sif sospinge lo sguardo verso di lui per poter richiamare a sé una risposta concreta. Si svolgerà un processo o sarà condannata a rimanere segregata a vita nella condizione di prigioniera eterna?
Un sorriso affilato si dipinge sulle labbra di Odino. Un sorriso che non è nuovo e non risente nemmeno della pesantezza degli anni, o di una vecchia saggezza. Lady Sif insiste nel cercare l’occhio scoperto e per un attimo crede di aver notato un lampo verde schiudersi dentro l’iride semi-nascosta dalle ombre della notte.
Una sensazione divorante si sospinge dentro di lei, che le stringe lo stomaco fino a mozzarle il respiro.



 

**
 
 
 
Il tempo non scorre all’interno di una cella.
Non ha pronunciato una sola parola da quando vi è stata condotta all’interno. I suoi compagni sono giunti poco dopo di lei, gettati nella medesima condizione di isolamento, ognuno nel proprio rettangolo bianco e spoglio. Riesce a sentire le grida di Volstagg e tutta la costernazione all’interno della sua voce. Riesce a percepire la rabbia silenziosa di Fandral.
Lei, lei cosa prova? L’idea dell’ultimo sguardo gettato da Odino le provoca un brivido improvviso lungo la schiena. Quel lampo verde circoscritto all’interno dell’iride stanca non può esser stato solo un caso e l’idea di aver frainteso ogni cosa la fa sentire incapace di qualsivoglia risoluzione. Si adagia lentamente alla parete, incrociando le braccia al petto. Non ha mai utilizzato altre copertura che non fosse il ferro della sua spada. Ora però non ha più nulla con sé, il vuoto che si è creato la distrugge.
- E’ così facile ingannare voi asgardiani.
Una voce trema nelle sue orecchie. Alza lo sguardo vitreo ma non scorge nulla. Si guarda intorno e si distacca dalla parete per poter girare su se stessa.
- Non credevo che sareste caduti in questo piccolo tranello.
Ancora una volta. E’ una voce che conosce sin troppo bene, una voce che l’ha fatta sanguinare e che continuerà – evidentemente fino alla fine dei suoi giorni – a farla sanguinare. Perché non è mai cambiato nulla tra loro. Il sanguinamento è stato all’apice del loro rapporto, che fosse provocato da ferite sulla carne o sull’anima.
- Cosa vuol dire tutto questo? – Lady Sif tira fuori la sua di voce, alla ricerca dell’invisibile interlocutore.
Una rabbia cieca inizia a crescere dentro e le mani formicolano in cerca di una spada. Vuole tagliargli la testa, lasciarlo morire lentamente come avrebbe dovuto fare tempo fa.
Due occhi verdi si soffermano dietro la sua schiena e la guerriera non può fare altro che voltarsi ed incontrare l’esile figura di Loki.
Loki non è morto.
Un ologramma. Un’illusione. Un doppio.
- Ti credevo morto. Tutti ti credevamo morto e ti abbiamo pianto. Cos’hai fatto? – sussurra lei disturbata dal fatto di ritrovarsi in una situazione di dislivello.
- Mi chiedo il motivo per cui vi ricordiate di me soltanto nel momento in cui decido di morire. Non sei lieta di constatare che sto bene? – sorride come suo solito, con quelle labbra affilate che potrebbero tagliare persino il vento.
- Non appena Thor saprà…
- Mio fratello non saprà. Ha compiuto la sua scelta ed ora vivrà la sua misera vita al fianco dell’umana di cui è innamorato. Gli affari di Asgard non sono più di sua competenza ed ora il Regno è in mano mia. Ma non potevo permettere a te, né agli altri tuoi compagni di vagare indisturbati, con il rischio di svelare il mio inganno.
Una spiegazione che punge Sif, che la immobilizza.
- Perché? – non riesce a dire altro.
Stringe con forza i pugni delle mani e dopo qualche istante tenta nuovamente – perché non vuoi farti amare per ciò che sei? – una domanda in cui è costretta a soffocare il tremolio appena accennato della voce.
Non riesce a credere che Loki sia riuscito ad ingannarla ancora una volta. Non può nemmeno pensare al fatto che lei stessa è stata l’artefice della sua rovina. Lei gli ha dato ascolto, lei ha consigliato di liberarlo. Lei ha creduto in lui per la millesima volta. Perché non si è mai arresa? Perché ha sempre tentato, provato, senza gettare via ogni speranza?
- Oh, Sif – l’illusione di Loki compie un passo avanti e si sofferma di fronte a lei – bella, forte, leale Sif. Ero innamorato di te quando eravamo giovani e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo – si inumidisce le labbra e piega appena la testa per poter cercare una reazione all’interno degli occhi di lei.
Falsità, inganni, bugie. Anche quell’ultima frase non rappresenta che una menzogna da cui Sif deve fuggire.
- Ma l’amore è una debolezza ed anche si trattasse di questo, ciò che più mi importa è l’esser riuscito ad impossessarmi di Asgard e di tutti i Nove Regni. Rimarrai imprigionata per sempre, tutti si dimenticheranno della Dea della Guerra.
Lady Sif non può che gettarsi in avanti per sferrare un pugno all’altezza del suo viso, ma l’illusione si dissolve e come se nulla fosse stato le riappare al fianco.
- Non ti libererai mai delle tue colpe. Siamo noi stessi le vere prigioni, mia leale amica. Buona eterna permanenza – l’ultimo sussurro di Loki, l’illusione svanisce.
Un nodo alla gola si forma e Sif non riesce quasi a respirare. Incatenata per sempre a causa di un suo errore di valutazione. I suoi amici, il Regno interno è caduto per il suo sciocco desiderio di cambiare la persona che fino a quel momento ha creduto essere più vicino a lei.
La cecità dei sentimenti ha offuscato ogni ragionevolezza.



**


 
Soddisfazione. C’è soddisfazione negli occhi verdi di Loki. Ora che è comodamente seduto sul trono di Odino può agire indisturbato e a proprio piacimento. Ingannare Lady Sif è stato facile come giocare con un bambino. Utilizzare i suoi sentimenti, farle credere di essersi ravveduto, ha funzionato ed ora ha ottenuto tutto ciò che ha sempre desiderato.
Il Regno di Loki ha appena avuto inizio. 








// NdA: 

Salve a tutti!
Prima di tutto vorrei ringraziare chi ha recensito il penultimo capitolo, perdonatemi se non ho risposto alla recensioni ma sono sempre di fretta e quasi sempre connessa con cellullare. 
Siamo arrivati all'ultimo capitolo e come probabilmente avrete immaginato, non c'è lieto fine per questa coppia. Sin dall'inizio ho immaginato per loro un destino intrecciato che però non li avrebbe mai fatti toccare davvero. 
Loki e Sif provano davvero qualcosa l'un l'altra? Sì, ma se sia amore non ne sono certa nemmeno io. 
Loki, per quanto possa provare una certa simpatia verso di lei, non credo potrebbe mai anteporre se stesso o i suoi desideri ad una donna. Soprattutto ad una donna che vuole cambiarlo. 
E Sif, di rimando, è innamorata di lui? Per quel che mi riguarda, c'è un grande dubbio. 
Mi sono divertita ad intrecciare le loro storie e spero che questa mini-long vi sia piaciuta, per quanto sia con davvero poche pretese. 
Immaginatevi però un futuro migliore, di certo Thor tornerà a salvare i propri amici, perciò il finale è decisamente aperto! 
Vi ringrazio per aver seguito fin qui <3 
 
   
 
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