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Autore: telesette    28/03/2014    3 recensioni
Subito dopo aver deposto le rose, McGee accarezzò debolmente la foto della sua dolce Erin.
Il passato non si poteva cancellare, nel bene e nel male, e Timothy preferiva portare dentro di sé quel dolore pur di non dimenticare colei che amava e che sempre avrebbe amato con tutto il cuore...
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Timothy McGee
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa.         
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore...         
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era.         
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme.         
Ciao Gina!

 

 

 

***

 

Lacrime d'amore per Timothy
( immagini tratte da internet )

 

Nel mentre che incrociò Timothy nel corridoio, DiNozzo pensò bene di sbolognargli tutta la serie di pratiche che Gibbs gli aveva appena dato da aggiornare. Malgrado l'altro non fosse proprio dell'umore adatto, Anthony lo avvicinò con la solita strafottenza, incurante sia dell'espressione di McGee che del mazzo di rose rosse che questi teneva in mano.

- Ehi, pivello - esclamò. - Capiti a proposito, ho una pila di scartoffie così da farti aggiornare... 
- Non oggi - rispose McGee serio, chiamando l'ascensore.

DiNozzo sorrise incredulo.

- Forse ho sentito male, hai detto: "Sì signore", vero? 
- Oggi non ci sono neanche per Gibbs, e lui lo sa! 
- Allora non hai capito - fece DiNozzo, prendendo l'altro per le spalle. - Lo sai che, quando ti dico di fare una cosa, tu devi scattare! 
- Toglimi le mani di dosso - mormorò McGee gelido. 
- Uuuh, che paura, quasi quasi ci credo che stai facendo il du...

Anthony non ebbe il tempo di finire la frase che, facendo sfoggio di un destro micidiale, Timothy lo spedì faccia in giù sul pavimento. 
Prima che il malcapitato potesse rialzarsi, McGee si era già chiuso dietro le porte dell'ascensore. 
DiNozzo si massaggiò il labbro sanguinante, promettendosi di restituire quel pugno a Timothy moltiplicato per venti, senonché Abby gli si fece incontro con una smorfia.

- Hai dimenticato che giorno è oggi ? 
- Quello che ucciderò McGee - ruggì Anthony.

Abby scosse la testa.

- Probabilmente gli faresti un favore - osservò lei. - Anche se è trascorso un anno, non l'ha dimenticata!

Improvvisamente Anthony comprese. 
Il permesso di Gibbs, i fiori...
McGee stava andando da lei.

***

McGee non era più andato a trovarla dal giorno del funerale, tuttavia ricordava perfettamente dov'era. 
Una volta attraversato l'ingresso del cimitero, stringendosi al petto le rose scarlatte che aveva comperato, si diresse a passo lento e sicuro verso la bianca lapide in marmo levigato. Subito sotto la foto della defunta, inciso a caratteri maiuscoli, McGee poté infatti leggere chiaramente il suo nome... 
Erin Kendall.

***

Tornando indietro con la memoria, a Timothy pareva ancora di vederla così come si era presentata il giorno in cui era venuta a chiedere aiuto. 
Erin era l'unica testimone dell'omicidio di un militare della Marina, avvenuto proprio dinanzi ai suoi occhi dalla finestra dell'appartamento di fronte al suo. 
Allora Gibbs l'aveva inserita nel programma di "Protezione Testimoni", e proprio McGee era stato incaricato alla sua custodia. 
Da principio Timothy non era affatto entusiasta. 
Era convinto che si trattasse della solita visionaria rompiscatole, una perdita di tempo, oltretutto con gli occhiali indosso sembrava una vera racchia. 
Tuttavia McGee avrebbe cambiato idea di lì a pochissimo. 
La giovane Erin era una ragazza molto timida e insicura, l'esatto contrario di Abby, e questo la poneva a non valorizzarsi abbastanza sia nell'aspetto fisico che nelle relazioni col prossimo. 
Una volta tolti gli occhiali e sciolti i capelli, infatti, McGee si convinse di aver assistito ad una vera e propria trasformazione. 
La Erin che doveva proteggere era una fanciulla veramente molto affascinante. 
Quasi non riusciva a crederci. 
Ma la cosa più incredibile, soprattutto per lui che aveva la fama di essere uno sfigàto cronico, era il fatto che Erin si fosse presa una bella cotta proprio per il suo... Agente di Custodia. 
Nel giro di pochi giorni, lei e Timothy avevano stretto una reciproca simpatia che andava oltre il rapporto di lavoro. 
Da un sorriso, uno sguardo, entrambi sentivano infatti di provare una fortissima attrazione l'uno verso l'altra. 
Persino DiNozzo pareva mordersi le mani, per aver lasciato al "pivello" McGee l'occasione di provarci con una ragazza tanto bella.

- Non c'è più religione - aveva commentato Anthony sottovoce, nel vedere Erin senza occhiali e con i capelli sciolti.

Quello, per McGee, fu un periodo d'oro. 
Per la prima volta poteva dirsi innamorato e ricambiato, senza subire alcuna soggezione e, anzi, essere improvvisamente il centro dell'universo per qualcuno. 
Con Abby non era e non sarebbe mai stato così, dal momento che anche lei vedeva solo il "pivellino ambulante" Timothy... Mentre Erin era sinceramente affascinata dalla dolcezza e dalla sensibilità con cui McGee era entrato a far parte della sua vita. 
Entrambi stavano facendo progetti per una futura convivenza, una volta che l'assassino fosse stato preso ed assicurato alla giustizia, e già allora non sussistevano barriere tra il loro rapporto sentimentale... e quello che avrebbe dovuto essere solo un rapporto professionale e nient'altro! 
Forse, pensava McGee, se lui si fosse impegnato a mantenere le dovute distanze. 
Se non si fosse lasciato prendere così dal cuore e dalla passione. 
Se avesse fatto il suo dovere sin dall'inizio, forse Erin sarebbe stata ancora viva. 
Era accaduto tutto così imprevedibilmente. 
Nessuno poteva prevedere la piega che avrebbero preso gli eventi, così come nessuno poteva prevedere che un agente incaricato si innamorasse della persona da proteggere... Eppure era successo. 
Timothy non poteva rinnegare nulla del suo amore per Erin. 
E se anche avesse potuto, non avrebbe mai ugualmente cancellato la ferita che ancora gli bruciava nel petto. 
Nel suo cuore, Erin era l'immagine della felicità che aveva appena toccato... solo per perderla tragicamente, senza poter fare nulla per impedirlo. 
E pensare che era bastato un attimo.
Un attimo per baciarsi, amarsi, desiderarsi... 
In un attimo, si era deciso tutto ciò che li riguardava, attraverso un sorriso ed uno sguardo colmo di affetto.

- Erin - mormorò McGee. - Io... credo... Sì, insomma, credo di essere... 
- A... Anch'io credo di essermi... 
- Innamorato... 
- Innamorata... 
- DI TE !!!

Neanche il tempo di pensare o di riflettere, McGee si era lasciato andare a baciarla, travolto da un'incontenibile passione. 
Il sapore delle sue labbra, il profumo della sua pelle, Erin era in quel momento la persona più importante della sua vita. 
Il centro del cuore e di tutto il suo mondo, capace di accendersi in lui con tutti i colori dell'arcobaleno, e tutto nello spazio di una notte e di un solo bellissimo bacio... 
L'unico! 
Subito dopo la gioia e la felicità del momento, infatti, Erin era destinata ad uscire di scena nel peggior modo possibile. 
McGee non poté fare nulla, nel mentre che la porta era bloccata e l'assassino le toglieva la vita davanti ai suoi occhi, e tutto si consumò dinanzi a lui nel fuoco dell'angoscia e della disperazione... 
Erin non era più.

***

Subito dopo aver deposto le rose, McGee accarezzò debolmente la foto della sua dolce Erin. 
Il passato non si poteva cancellare, nel bene e nel male, e Timothy preferiva portare dentro di sé quel dolore pur di non dimenticare colei che amava e che sempre avrebbe amato con tutto il cuore.

FINE

   
 
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