Capitolo 1: Un ragazzo con degli ideali.

Correva l'anno 2018, la tecnologia avanzava sempre di più, i prototipi di macchine volanti già incominciavano ad affollarsi sul mercato, gli iphone olografici erano sempre di più, la tecnologia futuristica aveva ''invaso'' l'Italia.

E mentre la tecnologia avanzava di livello, i problemi nel paese erano sempre gli stessi.. NORD VS SUD; Camorra e disoccupazione, i politici che non se ne curavano, la gente che a poco a poco non aveva neanche i soldi per pagare il condominio.

Ma la gente, l'unica cosa positiva che incominciava a capire erano gli ideali: Libertà, fratellanza. E principalmente c'era un ragazzo che si basava su questi ideali: Louis Smith.

La sua famiglia era di origine americana, la madre aveva sposato un uomo inglese: Barry Smith; E aveva un fratello maggiore, Danny.

Louis aveva un grande carattere, credeva che l'Italia poteva superare i suoi problemi, un giorno. Aveva appreso l'arte del karate a 14 anni, presso la parrocchia del quartiere acquistando un grande senso di maturità già a un età di 15 anni.

Quella mattina stava tornando da scuola con il suo migliore amico, Ben, scherzando e ridendo come facevano sempre.

'Hahhahahahaha, questa faceva ridere' disse Louis ''Già, ehi ma come va con Sophie?'' disse Ben, Louis era innamorato di Sophie dal primo giorno di scuola, ma lei purtroppo non ricambiava, quindi evitava sempre di parlarne; ''Beh, sempre lo stesso''. All'improvviso Ben fece una faccia cupa e guardò avanti a sé, Louis fece lo stesso e si preoccupò: C'erano due figure davanti a loro, quello a destra portava un giubbotto di pelle Macron, delle scarpe rosse e blu dell'Adidas e un cappellino giallo Lakers. Quello a sinistra portava un cardigan grigio e dei pantaloni blue scuro. Si chiamavano Cim e Matt, due ragazzi più grandi di loro che probabilmente facevano guardia a uno dei tanti QG del giro della droga, su quel quartiere. Louis li odiava tutti, fino all'ultimo. ''Oh guarda Cim, gli sfigati'' disse Matt con una verso di disprezzo; ''Vaffanculo Matt'' rispose Ben. Ben aveva sempre avuto un grandissimo coraggio, non aveva paura quasi di nessuno. ''Vuoi prendere le botte, Benny? Non ti conviene'' disse avvicinandosi a lui ''Le cose potrebbero finire molto male certe volte, intendi? Per il bene di voi stessi'' disse. ''E tu cosa te ne importi degli altri?'' rispose stavolta Louis; ''Infatti, non me ne frega niente... andiamo Cim''. Louis sperava ogni giorno che i poliziotti scoprissero la loro attività di droga sul quartiere e porre rimedio a queste ostilità, ma i poliziotti erano peggio dei politici, a volte.

Quando Louis tornò a casa mangiò poco, tra i litigi che ogni giorno avevano la madre e il padre, per problemi economici,infatti, il padre di Louis si suicidò 7 anni prima; A Louis non piaceva, ma si era abituato, ogni giorno faceva sempre la stessa routine fra compiti.. scuola e computer. A volte non accettava una vita normale come tutte la altre, doveva avere pur uno scopo.

''Come è andata a scuola?'' disse Alyne; La madre era stata sempre un gran bella donna, capelli castani, occhi azzurri, zigomi spigolosi e un leggero cuore delicato. ''Come al solito'' rispose Louis.

''Mamma..'' continuò la frase ''Oggi Cim e Matt ci hanno minacciati di nuovo.. non so come dobbiamo fare io e Ben, un giorno ci ritroveremo a mani a coltelli.. e io non voglio''. La madre non mostrava espressioni ma c'era qualcosa.. ''Beh, forse non dovreste darli retta e fare i bravi ragazzi'' rispose. ''Mamma, sono loro che ci danno fastidio, questa storia deve finire, io gli voglio parlare ma sono gente cattiva, non hanno bontà..'' disse ''LOUIS COOPER!'' disse la madre citando il secondo nome ''Non dovete scontrarvi con quelle persone, potrebbero farvi molto male''. Dopo secondi di silenzio Louis ripose ''Mamma, perchè dobbiamo avere paura? Si alzò da tavola e se ne andò.