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Autore: shiva95    28/03/2014    7 recensioni
E' passato un anno dalla fine della Quarta Grande Guerra e Sasuke ha finalmente preso la sua decisione. Ritornerà al villaggio della foglia? Avrà messo da parte l'odio e il dolore che si celano nel suo cuore? Accetterà finalmente i sentimenti di Sakura? Leggete, scoprite e recensiteeee!!! [Quarta classificata al contest "Uchiha Contest - Love through the Generations" indetto da Flyonclouds e giudicato da Mad_Fool_Hatter]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Karin/Suigetsu, Kiba/Hanabi, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
- Questa storia fa parte della serie 'Verso il futuro'
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Vedo l'anima riflessa nei tuoi occhi

Vedo l'anima riflessa nei tuoi occhi

Salto da un ramo all'altro sentendo la brezza notturna scompigliarmi i capelli corvini mentre avanzo verso il villaggio della foglia. Konoha. E' passato un anno dalla fine della Quarta Grande Guerra Ninja ma a me sembrano secoli. Ricordo ancora la faccia che aveva fatto quella testa quadra vedendomi arrivare sul campo di battiaglia per soccorerlo. Tobi stava avendo la meglio e Naruto era stremato, non percepivo quasi più chakra nelle sue vene, e, quando stava per ricevere il colpo di grazia, io l'avevo salvato deviando l'attacco con la mia spada. Quel dobe appena incrociò il mio sguardo fece un sorriso enorme e gli si illuminarono gli occhi. Non ho mai capito se lui sapeva che sarei venuto ad aiutarlo e non credo che lo saprò mai. Con un ultimo salto atterrai sull'erba fresca e mi diressi verso i cancelli del villaggio. Era notte fonda ma non era un problema per i miei occhi. Scavalcai le mura, stando attento a non farmi vedere dai ninja di guardia, e mi diressi al quartiere Uchiha. Quella fu la battaglia più difficile che io e Naruto avessimo mai combattuto. Ricordo anche le espressione che comparvero sul volto degli altri membri del team 7 quando mi videro affiancarmi al baka per lo scontro. Il maestro Kakashi aveva uno sguardo fiero, come non glielo avevo mai visto, e quello di Sakura era un misto tra gioia e commozione. Già Sakura. Poco tempo fa questo nome scatenava in me solo tormento, ma ora non più. Vidi in lontananza le porte del quartiere dove ero nato e mi affrettai. Era tutto come lo avevo lasciato anni fa. Le strade portavano ancora il segno di quella orribile notte, così come le case. Itachi. Non riesco a credere di averlo odiato per tutto questo tempo senza conoscere la verità. Mi rendo conto solo ora di quanto possa essere sembrato stupido e ingenuo ai suo occhi tutte le volte che l'ho accusato ingiustamente di essere un traditore. Se non fosse stato per mio fratello probabilmente io ora non sarei qui, non potrò mai ringraziarlo abbastanza per tutto quello che ha fatto per me. Senza di lui starei ancora vagando nelle tenebre, consumato dal dolore e dalla vendetta. Mi dirigo verso quella che un tempo era la mia casa ed entro guardandomi intorno. E' tutto come l'ho lasciato tranne per il fatto che c'è meno polvere di quanto mi aspettassi, come se qualcuno avesse spolverato di recente. Intravedo sulla cassapanca, nel salotto, la foto che non avevo avuto il coraggio di buttare ma che avevo rovesciato non riuscendo più a sopportarne la vista. La presi in mano e un piccolo sorriso affiorò sulle mie labbra. Nella foto c'eravamo io e Itachi da bambini, lui mi teneva a cavaluccio sulla schiena mentre entrambi sorridevamo, un sorriso ingenuo tipico di due bambini che non avevano problemi ne preoccupazioni. Uno dei pochi momenti serene della mia infanzia. Decisi di dirigermi in camera mia trovandola stranamente pulita così come avevo trovato il soggiorno. Ma non me ne curai. Presi la foto rovesciata che si trovava sul mio comodino e la guardai. Era quella che raffigurava il team 7. Non volevo ammetterlo a me stesso ma se in quel periodo non ci fossero stati loro con me non so cosa avrei fatto. Io e quel dobe litigavamo quasi ogni giorno, il più delle volte perchè Sakura catalizzava la sua attenzione soltanto su di me, ingnorandolo completamente. Con il tempo però il fastidio che ognuno provava per l'altro si è trasformato in qualcosa di più forte, in un legame. Naruto ha affermato più volte di sentirlo e che per quello mi considerava come un fratello, perchè sapeva quanto si stesse male a crescere senza nessuno vicino a te. Io non ho mai voluto credere a quelle parole, accecato com'ero dal desiderio di vendicarmi, ma ora so che quelle parole erano vere. Inconsciamente in quel periodo anch'io avevo preso a considerarlo come il fratello che volevo ma che mi era stato negato. Mi diressi in camera di mio fratello, dove non andavo da quando lui aveva ucciso i nostri genitori, trovando anch'essa tirata a lucido. Qualcuno era entrato durante la mia lunga assenza, anche se non capivo chi poteva avere interesse a pulire la casa di un ex-traditore. Già, perchè Tsunade una volta sconfitto Tobi mi aveva assolto da tutte le accuse al mio carico, dicendomi inoltre che potevo tornare a far parte del mio team in qualsiasi momento. Però non ero pronto. Non me la sentivo di tornare, avevo bisogno di tempo e così me ne sono andato quel giorno stesso nel cuore della notte. Suigetsu, Karin e Jugo per quanto ne so sono rimasti al villaggio mentre Orochimaru è sparito il giorno dopo la battaglia. Il baka sarà andato su tutte le furie scoprendo che me ne ero andato senza avvertirlo. Se lo avessi fatto di sicuro avrebbe tentato di fermarmi e io non potevo rimanere, non ancora. Una volta Itachi mi ha detto che io e Naruto gli ricordavamo lui e Shisui, perchè nonstante litigassimo parecchie volte ci volevamo bene e ci consideravamo fratelli, proprio come loro. Andai infine nella camera dei miei genitori. Entrai ma mi immobilizzai all'instante sulla soglia sgranando leggermente gli occhi. Nella stanza c'era Sakura che stava dormendo sul letto dei miei genitori. Incredulo mi avvicinai silenziosamente e la vidi dormire tranquilla. Evidentemente era stata lei a pulire tutta la casa, e per la stanchezza sarà crollata. Ma perchè? Mi avvicinai ulteriormente e mi sedetti sul bordo del letto cominciando a osservarla. Sakura era una sorpresa continua. Mi ricordo che, quando avevo deciso di andarmene per seguire Orochimaru, lei mi aveva confessato senza esitare quello che provava per me. Non lo diedi a vedere ma quello che mi disse mi toccò nel profondo. In quel momento mi ero sentito felice e...amato. Ma il dolore e la sete di potere erano troppo forti per poter restare, così mi limitai solo a ringraziarla per avermi concesso quella meravigliosa sensazione e me ne andai. Gli devo aver spezzato il cuore in quel momento e vedere quelle lacrime che le solcavano il viso mi fece stare ancora peggio. Quelle stesse lacrime che mi tormentarono per quegli anni in cui fui l'allievo di Orochimaru, quelle stesse lacrime che mi svegliavano di soprassalto la notte e che mi facevano venire una morsa al cuore. La vidi rigirarsi nel letto sentendola mugugnare qualcosa e le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. In questi anni era cresciuta e non solo fisicamente. L'ho capito quella volta che era venuta da me decisa a uccidermi per impedirmi di commettere altre azioni di cui mi sarei pentito. Io in quel momento non ci vedevo dalla rabbia, Tobi mi aveva detto della dichiarazione che lei aveva fatto a Naruto, e io mi sentivo ferito. Chiunque avrebbe capito che Sakura l'aveva fatto soltanto per impedire a Naruto di trovarmi prima di lei, ma io provavo troppo dolore per capacitarmene. Mi ero sentito tradito dalla persona che aveva detto di amarmi e che non avrebbe mai rinunciato a me. A essere sincero non capisco come lei possa ancora provare qualcosa per me dopo tutto quello che le ho fatto. Perso nei miei pensieri non mi ero accorto che Sakura stava parlando nel sonno e mi avvicino un pò per capire cosa sta dicendo.
-Sasuke...Sasuke...ti prego, non andare- non ci credo. Mi sogna addirittura la notte.
-Sasuke...io...no...per favore- la vedo stringere forte la coperta mentre comincia a tremare visibilmente. Non so cosa fare, vedo sul suo viso dipingersi una smorfia di dolore mentre il suo respiro accelera sempre di più. Decido di stringerle una mano e lei sembra calmarsi, gradualmente vedo il suo viso distendersi e tornare tranquillo mentre il suo respiro ritorna regolare. Noto però che non smette di tremare e decido di coprirla meglio con il lenzuolo. Non sembra funzionare e anzi prende a tremare ancora più forte. A quel punto, preso da uno strano impulso, scosto le coperte da lei e mi sdraio nel letto stringendola delicatamente tra le mie braccia per riscaldarla. Il suo corpo è freddo e rigido, chissà da quanto è qui? La stringo di più a me annusando il profumo dei suoi capelli confetto. E' davvero buono. Lentamente sento che sta smettendo di tremare e mi sento il cuore più leggero.
-Sasuke...- la sento sussurrare di nuovo il mio nome. Non so perchè il mio cuore comincia a battere frenetico quando la sento stringersi a me nel sonno. Sento come un calore riscaldarmi l'anima e il cuore, mi sento strano.
-Sasuke...io...ti amo- appena finisce la frase il mio cuore prende a battere ancora più veloce di prima e non riesco a impedirmi di fare un sorriso. Non posso negarlo, sono felice di sapere che i suoi sentimenti nei miei confronti non sono cambiati. Mi ricordo che una volta io e Itachi chiesimo a nostra madre come aveva capito che papà era quello giusto, che era l'unico che avrebbe saputo renderla felice come nessun altro. Come aveva fatto a capire di essersi innamorata di lui. E lei ci rispose che innamorarsi era come rinascere e vedere le cose con degli occhi diversi. Allora non capì cosa avesse voluto dire, ma ora lo so. Innamorarsi corrisponde a una rinascita, sia del cuore che dell'anima. Senti una nuova energia irradiare tutto il tuo corpo e darti una forza che non avresti mai creduto di poter avere. E' la consapevolezza di essere legato a una persona che ti accetta nonostante tutti gli errori che hai commesso, che commetti e che commetterai in futuro. Ti senti come se cominciassi a vivere solamente ora e come se i tuoi occhi vedessero per la prima volta. Una rinascita da cui io sono sempre scappatto, perchè sentivo di stare cambiando e questo mi terrorizzava. Credevo che non sarei mai riuscito a liberarmi di tutto il dolore che provavo e che, per questo, non ci fosse spazio nel mio cuore per l'amore. Ma ero cieco, perchè senza rendermene conto io, quella rinascita, l'avevo già accolta in me, ma non lo spaevo, o meglio, non volevo accettarlo. In quel momento, alla fine della guerra, gli occhi di Sakura hanno saputo vedere meglio dei miei. Hanno visto cosa si celava nel mio cuore e hanno capito che non batteva sono per l'odio o per la vendetta. Hanno visto l'anima riflessa nei miei occhi, non più tormantata ma finalmente serena. Invece i miei, i famosi occhi del grande clan Uchiha che tutti conoscono e temono, non hanno saputo vedere niente, e sono scappato. Di nuovo. Ma ora sono stanco, stanco di fuggire e di ignorare quello che sento. Lentamente avvicino il mio viso e, cercando di non svegliarla, poso le mie labbra sulle sue. Sono così morbide e calde. Piano le muovo assaporando il suo sapore. E' una sensazione meravigliosa. Lentamente mi allontano da quei petali rosei vedendo che dorme ancora beatamente. Non resisto però all'impulso di bacciarla nuovamente. Le sue labbra umide mi stanno facendo impazzire, sento lo stomaco formicolare piacevolmente e il mio cuore battere ancora più frenetico. Mi stacco nuovamente e la vedo muovere impercettibilmente le palpebre. Sta per svegliarsi, ma non mi importa. Non voglio più scappare, non voglio più farla soffrire. Prendo a baciarle teneramente il collo mentre la sento mugolare prima di prire gli occhi. Appena mi vede fissarla gli sbarra restando immobile. Vedo i suoi occhi farsi lucidi mentre gli si imporporano le guance.
-Sa-suke- la sua voce è incrinata dallo stupore e dall'emozione mentre ricomincia a tremare. Io la stringo a me, facendole appoggiare la testa sul mio petto, mentre le accarezzo dolcemente i capelli. Lei si calma un pò e si scosta per guardarmi negli occhi. Mi erano mancati i suo occhi color smeraldo. La sento balbettare nel tentativo di dire qualcosa.
-Sasuke t-tu...allora s-sei...t-tornato p-per...- la fermo mettendo un dito sulle sue labbra per poi stringerla nuovamente a me.
-Sono tornato per restare- le dico. Sento le sue mani stringere leggermente il mio kimono mentre si rilassa sul mio petto.
-Perdonami- le sussurro all'orecchio e lei si sconta da me guardandomi per poi sorridermi dolcemente. Un sorriso così bello che non riesco a trattenermi e mi avvento nuovamente sulle sue labbra carnose. Lei da prima è sorpresa ma poi la sento rispondere mentre mi allaccia le braccia al collo. Le sue labbra sono così morbide e calde, come dei petali di rose, che al mio tocco di schiudono dolcemente. All'inizio il nostro bacio è dolce e lento e poi diventa sempre più passionale. Più bacio le sue labbra e più le desidero. Le lecco il labbro inferiore per poi morderglielo dolcemente, lei si tuffa sulle mie labbra chiedendo di più e io le passo la lingua sulle labbra che lei dischiude subito. Intrufolo la mia lingua nella sua bocca mentre il nostro bacio diventa sempre più bramoso e passionale. Le nostre lingue giocano a ritmo con le nostre labbra mentre la stringo ancora di più a me. In questo bacio sono racchiusi tutti i sentimenti che provo per lei. Amore, affetto, ammirazione e gratitudine. Mi sento scoppiare il cuore nel petto dalla gioia. Non sono mai stato così felice come in questo momento. La bacio con ancora più impeto assaporandola appieno. Sa di ciliege. Continuiamo a baciarci godendo ognuno delle labbra morbide e umide dell'altro finchè, accorto di aria, siamo costretti, riluttanti, a staccarci. Io le bacio le guance, poi gli occhi, il naso, la fronte e infine di nuovo le labbra, dolcemente. Poi la stringo in un abbraccio, infilando il viso tra i suoi capelli accarezzandoli con una mano, mentre con l'altra gli massaggio la schiena. Lei si abbandona tra le mie braccia, avvolgendomi la vita con le sue esili mentre strofina dolcemente il suo viso sul mio torace.
-Ti amo- le sussurro all'orecchio, come se fosse un segreto di cui solo lei deve essere a conoscenza. La vedo avvicinarsi al mio volto fino a sussurrarmi a fior di labbra:
-Anch'io ti amo- e ci baciamo. Un bacio casto e dolce che porta tutto l'amore che proviamo l'uno nei confronti dell'altra.

Un anno dopo...

-Dobe puoi per favore smetterla di andare avanti e indietro come un pazzo per cinque minuti?- gli chiesi pacato. Lui si fermò davanti a me mettendo su un broncio e dicendomi:
-Teme io non ti capisco! Ma come fai a essere così calmo!-
-Soltanto perchè io non faccio su e giù come un forsennato non vuol dire che non sia aggitato, baka- gli rispondo a tono.
-Ma io-
-Naruto, basta. Sasuke ha ragione. Cerca di stare calmo e mettiti seduto- disse scocciato Shikamaru seduto accanto a me. Naruto sembrò arrendersi e si mise a sedere all'altro posto al mio fianco.
-Scusa Sas'ke- che pazienza che ci vuole a volte con quel dobe. Ma non me la sento di biasimarlo.
-Non fa niente. Sono preoccupato anch'io per Sakura, non pensarci- ormai era da due ore e mezzo che Sakura era entrata in sala parto per dare alla luce nostro figlio. Un maschio. Quando avevo saputo che lei era incinta, a un mese dal nostro matrimonio, per poco non ero svenuto dalla gioia. Quello è stato il giorno più bello di tutta la mia vita.
-Sono sicura che andrà tutto bene, Sakura è in buone mani con Tsunade e Shizune. Stai tranquillo Naruto- disse Hinata per poi sorriderli. Anche lei era incinta, al terzo mese, ed il suo matrimonio con il baka era ormai alle porte.
-Hai ragione Hinata. Ora cerco di calmarmi- tipico. Solo lei riusciva a calmarlo in certe situazioni. Quei due ormai stavano insieme da sei mesi, anche se non avevo ancora capito come lei riuscisse a sopporta una testa quadra come Naruto. Oltre a noi nel corridoio c'erano anche tutti gli altri. Ino, Neji, Ten Ten, Rock Lee, Choji, Kiba, Shino, Sai, Hanabi, Gaara, Kankuro, Temari, Suigetsu, Karin, Jugo, il maestro Iruka, il maestro Yamato e il maestro Kakashi.
-Sì ma ci stanno mettendo decisamente troppo! Io sono stufo di aspettare!-
-Suigestu vedi di piantarla che mi stai faccendo innervosire!-
-Oh, le mie umili scuse Karin! Scusa se non riesco a essere un pezzo di ghiaccio come te e che ho dei sentimenti! Scusa eh!-
-Mi stai dando della fredda per caso?!-
-O no! Non mi permetterei mai! Al massimo cinica!-
-Ma come ti permetti brutto squaletto!-
-Mi permetto ecco, strega!-
-Come?! Ma io ti-
-Ragazzi calmatevi per favore!- Jugo si mise tra i due per cercare di sedare la lite. Da quando Suigetsu e Karin si erano messi insieme, circa tre mesi fa, le litigate invece di diminuire erano addiritture triplicate! Peggio di due bambini dell'asilo.
-Parole sante! Siamo già abbastanza nervosi senza che ci mettiate il carico sopra- sentenziò Kiba con noi altri che annuimmo esasperati.
-Scusate- disse Karin sistemandosi gli occhiali.
-Perdono- esclamò Suigetsu prima di appoggiarsi a una parete accanto a noi. Passò un'altra ora finchè Shizune e Tsunade non uscirono dalla sala parto e ci dissero:
-E' andato tutto per il meglio! Il bambino e Sakura stanno bene.- tutti a questa notizia si alzarono contenti cominciando a ridere e a festeggiare mentre io tirai un sospiro di sollievo.
-Possiamo entrare?- chiese Ino al culmine dell'emozione.
-Sakura è molto stanca. Perciò sarebbe meglio che entrasse solo uno di voi. La potrete vedere più tardi- disse Tsunade. Tutti si girarono verso di me mentre io stavo già camminando verso la stanza che mi aveva indicato Shizune.
-Congratulazioni Sasuke!- mi sentii dire da Hinata.
-Già auguri teme!- mi disse allegro Naruto dandomi una pacca sulla spalla.
-Ragazzi lasciatelo andare prima che ci tiri addosso qualcosa per l'impazzienza- disse Shikamaru scatenando una risata generale che riuscì a strappare anche alle mie labbra un piccolo sorriso. Mi avviai nuovamente mentre gli altri mi davano delle pacche sulle spalle e arrivai alla stanza dove si trovava Sakura. Con una pressante ansia abbassai la maniglia ed entrai. La vidi sdraiata sul letto con un fagottino tra le braccia. Appena mi vide fece uno dei sorrisi più belli che avessi mai visto.
-Sasuke vieni- titubente mi avvicinai al letto. Sakura aveva le guance arrosate e i capelli leggermente scompigliati, ma per me era sempre bellissima. Mi abbassai su di lei dandole un leggero bacio sulla fronte mentre lei sorridendo mi porse nostro figlio. Io lo presi, un pò impacciato, tra le mie braccia. Rimasi completamente senza fiato. Due occhioni, di un verde scuro così intenso da sembrare quasi neri, mi guardarono curiosi mentre io avevo preso a tremare leggermente. Era bellissimo. Semplicemente stupendo. Ed era mio figlio. Su quella piccola testolina si intravedevano già delle piccole ciocche nere. Sarebbe stato un perfetto Uchiha. Mi sedetti sul letto mentre cominciai a cullarlo, con Sakura che si appoggiò alla mia spalla.
-Come lo chiamiamo?- mi chiese accarezzandoli una guancia per poi guardarmi sorridente. Sapeva già cosa stavo per dire, ne ero sicuro.
-Itachi-




Arem dell'Autrice
Ciauuu ragazzi! Allora che ve ne pare? L'ho scritto di getto quindi non so come sia venuto! Spero che qualcuno lo gradisca e aspettatevi un seguito!!!:)
Inoltre desidero ringraziare FLYONCLOUDS per avermi dato l'ispirazione per scrivere questa one shot! Grazie davvero tesoro!
Che dire spero che recensiate in molti! Siate clementi dato che è la mia prima storia su Naruto per favore!!!:3
Baciiiii!!!!;) <3
  
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