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Autore: Hellomad_    28/03/2014    0 recensioni
Non lo so, non so quale santo mi aiutò. So solo che le labbra del mio piccolo angelo si schiusero, permettendomi di assaporare a pieno quello spazio di carne che tanto bramavo, che tanto desideravo. Sentii le sue dita sottili poggiarsi sulle mie guance, con fare imbarazzato. Non mi aspettavo di certo una rezaione così timida, così perfetta.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Kikwang, Un po' tutti, Yoseob
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: PWP
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OMO, ECCOMI QUI CON UNA FAN FICTION CHE MI E' VENUTA COSI', MENTRE FACEVO CHIMICA. NON LO SO, NON SO COME LA MOLARITA' MI ABBIA FATTO PARTORIRE CIO'. MA RINGRAZIATELA.
#WTF.
HelloMad_!

 

Ringrazio il santo Dio dei bagni.
 


Lo scrosciare delle gocce sulla candida pelle era impercettibile, quasi come la porta che lentamente si apriva, nel più totale ed assoluto silenzio.

Una chioma rossa entrò nella piccola stanza, muovendosi lentamente, nell'intento di non farsi udire. I grandi occhi color nocciola si guardavano intorno, tentando invano di non posare lo sguardo su quella sinuosa figura, troppo assorta nei suoi pensieri per notare l'avanzare di un'altra presenza.

Fu un attimo, i goffi piedi inciamparono su di un ascigamano, e con un tonfo sordo il ragazzo finì a terra.

***
 

Lasciai cadere la spugna a terra, scosso dal rumore appena udito. Strinsi le dita intorno alla tendina della doccia, e con fare timoroso la spostai tanto quanto bastasse per osservare l'ironica scena dinanzi a me.
" Kwangie ? " il ragazzo di fronte a me si stava rialzando, con la mano saldamente incollata al sedere massaggiandolo. Alzò lo sguardo, alla ricerca del mio, col viso leggermente arrossato. " S-seobie..." la voce fu appena udibile, troppo ibarazzata per alzarsi di qualche tono.
Mi lasciai sfuggire una risata, divertito dal suo modo così goffo di fare, per poi uscire dalla doccia. " Come mai sei qui ? " Si prese qualche secondo per rispondere, troppo impegnato a seguire con sguardo languido ogni mio movimento. Li sentivo, sentivo i suoi occhi bruciare sulla mia pelle. Finsi di non farci caso.
Allungai il braccio verso l'aggancio appeso al muro, prendendone da sopra il piccolo accappatoio giallo, che poco dopo infilai.
"Le pantofole... le ho rimaste qui." Mi voltai a guardalo, un pò deluso da quella sua risposta così sincera, e lanciai un sguardo inacidito verso le pantofole celesti di fronte a me. Le calciai dietro passandogliele, non senza aver prima sospirato.
" Che peccato.." Mi lasciai sfuggire. " Avrei voluto che fossi venuto qui per sbirciarmi."
Non avrei voluto farlo, non sono cattivo. Ma quel ragazzo, non mi sfuggì il modo in cui mi guardava, il modo in cui si tratteneva. Mi avvicinai a lui, posando la fronte sulla sua spalla, non mancando di accarezzare con le labbra la pelle del suo collo. Lo sentii rabbrividire, non lasciandomi sfuggire l'inizio di erezione che sfiorò il cavallo dei suoi pantaloni.

***

Erano rimasti così, fermi in quella posizione per un paio di minuti, quando una voce dal corridoio li destò dai loro pensieri.
" La cena è quasi pronta!" e finì così, con i capelli biondi che abbandonarono il collo dell'altro.
Questo, rimase un istante fermo, cercando di fare mente locale, quando la voce del più piccolo risuonò nella sua testa. " E' noioso il modo in cui io ti cerco, e tu mi lasci così." Una dichiarazione ? Improbabile. Fatto sta che qualcosa si mosse nel ragazzo dai capelli rossi. Quel qualcosa che lo spinse a chiudere le dita intorno al polso dell'altro, senza però fargli male.
Quest'ultimo si voltò verso di lui, in un qualcosa diviso fra lo stupore e l'interdizione. Non una parola, non un sospiro. Solo la mano che gli lasciava il polso, e che scendeva verso la gamba, posandosi sotto il sedere. Lentamente e con cautela, questo fu poggiato sul freddo marmo del lavandino.
" Kwangie.. cosa st-.." Le parole morirono sulle labbra dell'altro, che con un piccolo gesto, stavano posando sulle sue un piccolo e casto bacio.

***

Non lo so, non so quale santo mi aiutò. So solo che le labbra del mio piccolo angelo si schiusero, permettendomi di assaporare a pieno quello spazio di carne che tanto bramavo, che tanto desideravo. Sentii le sue dita sottili poggiarsi sulle mie guance, con fare imbarazzato. Non mi aspettavo di certo una rezaione così timida, così perfetta.

La mia lingua andò alla ricerca della sua, e lo sentii farsi più vicino, quando la incontrò. Non un minuto di tregua, non un respiro preso, era troppo tempo che volevo accadesse, e finalmente era successo.

Cinse le gambe attorno ai miei fianchi, costringendomi in un gemito, quando le nostre erezioni si scontrarono, e quasi mi venne un colpo, quando la sua mano scese verso la mia intimità accarezzandola.

Sapevo, sapevo che avrei dovuto aspettare per qualcosa in più. così lo lasciai fare, semplicemente sciogliendomi dinanzi ai suoi tocchi impacciati.
"M-mhn...." lo sentii miagolare sulle mie labbra, e Dio solo sa come abbia fatto a non andare oltre quel semplice bacio. Mi allontanai, facendogli prendere aria, mentre un sorriso da ebete increspava le mie labbra.

***

Il biondo alzò lo sguardo sul volto dell'altro, trovandolo sorridente. Sorrise a sua volta, accettando quel flebile "Grazie" che venne fuori dalle labbra del rosso.

"Grazie al Dio dei bagni, Kwangie."

  
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