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Autore: beat    06/07/2008    6 recensioni
Fui cieco.
Stoltamente cieco.
E incredibilmente presuntuoso.
Io, misero uomo, osavo mettermi contro la volontà della Dea.
Tributo a Shaka (mia prima fiction su Saint Seiya)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Virgo Shaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa fiction non è stata scritta a scopi di lucro.

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Anche oggi ho visto molti cadaveri galleggiare nel fiume Gange,
mentre sulle rive i pellegrini arrivati da tutta l'India facevano il bagno.
Mi è sembrato come se volessero morire invece che vivere.
È come se la gente fosse venuta al mondo per soffrire ed essere triste.




Fin da fanciullo, questi miei occhi hanno visto le peggiori sofferenze.
Dell'animo come del corpo.
Forse perché sono nato in un paese così povero, che la gente davvero sembra non conoscere altro che la povertà, la sofferenza, la disperazione.
Benché bambino, avevo una conoscenza che superava quella delle persone comuni.
Un monaco venerabile, mi disse che ero una persona speciale.
Per questo sono stato affidato al tempio.
Ho passato la mia infanzia seduto nella posa della meditazione.
Quello era il mio compito, mi avevano detto.
Allora ero troppo giovane e inesperto per capire, e mi limitai ad obbedire a quanto mi dicevano di fare.
Pian piano la consapevolezza è entrata nel mio cuore, e cominciavo a comprendere quello che i monaci dicevano di me.
Che ero la persona più vicina a dio.
Cominciai a parlare con la divinità.
Mi si palesò un giorno, quasi per caso.
Da allora parlammo tutti i giorni.
Io avevo mille domande, e finalmente potevo avere le risposte che mi mancavano.
Ma ancora non capivo.
Nonostante tutto non riuscivo a comprendere perché l'Uomo dovesse soffrire a quella maniera.
Tutte le mattine mi recavo sulle sponde del Gange, per pregare e purificarmi.
E tutti i giorni i miei occhi non vedevano altro che la sofferenza.
Forse cominciò da lì.
Il dolore che sentivo nel mio animo, nel mio cuore; il dolore che quella povera gente provava e che mi si riversava addosso come un fiume in piena.
Nonostante la mia santità, non lo potevo sopportare.

Chiusi gli occhi.

Li chiusi e non volli più aprirli.
Non volevo vedere tutta quella sofferenza.



Ma alla fine ci aspetta soltanto una cosa definitiva...la morte.
Questo significa che in ogni caso la vita umana è dominata dalla tristezza, no?
Anche se mentre si è in vita si cerca di ottenere l'amore e la gioia per superare la sofferenza,
alla fine tutto finisce in vano con la morte.
Eppure...perché gli uomini nascono?
Come mai questo accade se alla fine vengono comunque ingoiati dalla morte?
Non potranno mai resistere alla morte che è perfetta ed eterna.



Passarono gli anni e divenni Cavaliere d'Oro della Vergine.
Nuova consapevolezza, nuovi poteri, nuova forza.
Ma ancora non potevo fare nulla per tutta la sofferenza che mi circondava.

Di nuovo chiusi gli occhi.

E benché usassi la scusa che era per aumentare la potenza del mio Cosmo, la realtà era che non volevo vedere.
Era stupido e inutile il mio comportamento.
Anche senza l'uso della vista, bastavano gli altri sensi per sentire la sofferenza dell'umanità.
E la mia consapevolezza semi divina non faceva altro che amplificare tutto quello che percepivo.
L'Uomo era davvero nato solo per soffrire?
Ancora me lo domandavo e ancora non riuscivo a trovarvi una risposta.

Chiusi gli occhi e chiusi il mio cuore.

Se l'uomo in vita soffre, è giusto allora che gli venga sottratta la vita.
Smetterebbe di soffrire in questo modo.
E porterebbe giovamento a tutta l'Umanità.
Questo pensai, e per questo non mi opposi quando il Gran Sacerdote prese il posto della Dea Athena.

Ma i miei occhi forse erano stati chiusi troppo a lungo.

Non colsi la malvagità nel cuore di Saga e mi schierai con lui contro Athena.
Lei, che più di ogni altra cosa anelava portare gioia e amore nel mondo.
Proteggerlo contro tutto ciò che voleva la sua distruzione.

Fui cieco.
Stoltamente cieco.

E incredibilmente presuntuoso.
Io, misero uomo, osavo mettermi contro la volontà della Dea.
Di colei che avevo giurato di proteggere e servire fino alla fine.

Ma per fortuna qualcuno riuscì ad aprirmi gli occhi.

Un ragazzo, poco più che un bambino, incredibilmente arrogante...e presuntuoso forse quanto me.
Ma lui, a differenza di me, aveva capito tutto.
Aveva colto quanto c'era di folle e sbagliato nel mio comportamento.
Di quanto fossi stato stolto nella mia infinita saggezza.

Lui mi fece aprire gli occhi e vidi quello che non avevo voluto vedere fino a quel momento.

Quanto l'Uomo volesse vivere.
Come la sua forza di volontà andasse oltre tutte le immani sofferenze che poteva provare nella sua breve esistenza.
Quel ragazzino, che combatté con tutte le sue forze, arrivando addirittura a superare me.
Allora capii, quello che non avevo mai voluto capire.
Quello che avevano cercato di spiegarmi, ma che io non avevo voluto intendere.



Shaka non devi dimenticare che la morte non è la conclusione della vita.
Tutti quelli che sono nati su questa terra e che sono stati chiamati santi hanno superato la morte.



Quel ragazzino aveva superato la morte.
Era tornato, ancora e ancora, immortale come il suo nome, per continuare a combattere e difendere la vita umana.
Fui felice di morire con lui, per mano sua.

Mi aveva aperto gli occhi.

Aveva aperto il mio cuore.
Ora tutto era chiaro.



Shaka, se puoi comprenderlo, nonostante tu sia nato come uomo, diventerai l'uomo più vicino a dio.



Ora avevo aperto gli occhi e finalmente avevo capito il compito che la vita mi aveva riservato.
Proteggere la vita, proteggere tutto il mondo, proteggere Athena.
Stare al suo fianco e sostenerla fino alla fine.
Morire per lei per proteggere l'Amore e la Vita.


Da allora non chiusi più gli occhi.




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Angolo dell'Autrice:
Salve a tutti.
Questa è la mia prima fiction su Saint Seiya, e l'ho voluta dedicare a uno dei miei personaggi preferiti.
Shaka mi ha sempre affascinata, e ho cercato di dare la mia interpretazione sul suo comportamento nel manga.
Spero solo di essere riuscita ad esprimerlo bene! ^_^"


Per favore, fatemi sapere i vostri commenti, pareri o critiche!

Grazie a chi vorrà lasciare una recensione e a quanti leggeranno e basta.

Beat



   
 
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