It's where my demons hide

Uno di fronte all'altro, vi sfidate in silenzio. Lo guardi, ti guarda. Dall'alto delle statue vi osservate. In quel luogo di battaglia, dai fine a quel legame, lo spezzi.
Tutto, dentro te, cade. Si sgretola e quasi ti sembra di cadere, come se anche la statua si sgretolasse sotto i tuoi piedi. La senti, la paura, che cresce dentro te. Non sei poi così sicuro di volerlo spezzare quel legame. Ma odio e amore non possono stare insieme se non sono provati per la stessa persona. Lo attacchi e vecchio sangue torna a scorrere.

Non lo capisci. Hai paura. Perché ha preso la via dell'odio? Senti una forza nuova crescere e venir fuori. Lasci che la bestia che abita dentro te esca e mostri la sua potenza. Combattete come chi si odia, ma se sapesse la verità, probabilmente non sareste lì. Eppure quella forza ti fa paura e gli attacchi che sferri contro di lui sono così potenti e hai ancora più paura. Sembra che la parte razionale di te si sia ritratta in un antro oscuro. E attacchi senza fine, la bestia è uscita e ti porta nel suo oblio.

È a terra. Piove. I tuoi vestiti cominciano ad inzupparsi e senti le ossa farsi pesanti, come se assorbissero ogni singola goccia. Lasci scappare qualche lacrima che inevitabilmente si confonde con la pioggia. Ti chini sul suo volto e senti il calore del suo respiro sul tuo viso. Osservi le sue labbra e non riesci a fare a meno di pensare che vorresti sfiorarle con le tue. C'è silenzio, in quel luogo. Un silenzio quasi sacro. Ti alzi e ti guardi intorno. Sembra che quel posto faccia emergere i demoni che si nascondo in ogni persona. Se ti guardasse negli occhi, in quel momento, li troverebbe in bella mostra, pronti a beffarsi di lui. Vai via, recidendo quello che credi essere l'ultimo legame.

È buio e ogni cosa dentro te grida, scalpita. La forza dentro te si è ritratta ed è tornata a dormire in quel sonno artificiale, dietro a quel cancello sigillato. Hai lasciato uscire il demone. Ti senti sprofondare, mentre ogni cellula del tuo corpo si rigenera e cerca di farti risalire. Apri gli occhi a fatica e ti trovi sulle spalle del tuo maestro. “Sempre il solito.”avrà pensato. Per egoismo hai seguito Sasuke, per amore hai cercato di portarlo indietro. Ma sei inciampato e hai spezzato l'ultimo filo che ti legava a lui. Hai fatto un casino.

Hai gli occhi bendati. Non vedi niente. Ti affidi all'istinto e all'udito per riuscire a percepire qualcosa. Quanto tempo è passato da quel giorno alla Valle dell'Epilogo? Hai sconfitto tuo fratello ed hai scoperto la realtà dei suoi gesti. Ma l'odio ancora ti divora. L'unico raggio di luminosità, in quel mare di buio è il ricordo dei suoi occhi e dei suoi capelli. Sarà cresciuto? Sarà diventato più potente? Le domande ti affollano la mente, mentre tenti di ricordarti com'era sentirsi legati a qualcuno come Naruto. Non hai mai conosciuto l'amore, eppure credi di averne sentito l'eco distante, proprio mentre lo guardavi sorridere, combattere e allenarsi giorno dopo giorno. Solo per riuscire a superarti. Ti invidiava, lo sapevi. Ma lui non ha mai saputo che eri tu ad invidiare lui e ogni sua prova di tenacia e perseveranza. Tornare sarebbe così semplice. Ma hai promesso di distruggere il Villaggio che tanto ama. Non ti perdonerà mai, quando deciderai di farlo. Ma se ciò significa vendetta, l'amore per Naruto svanisce. Fai tutto questo per te, ti ripeti. Ma è per lui che lo fai.

-Non avvicinarti.- lo grida. E quel grido ti scuote le membra. Lo senti l'odio che sprigiona da quelle parole, il ribrezzo. Ma i suoi occhi. Persino da quella distanza riesci a vederli: i demoni che lo spingono ad andare avanti in quella folle causa. “Se sapesse la verità”, ti ripeti. Ed è così ogni volta: se sapesse la verità non sareste lì, di nuovo sul piede di guerra a combattere un odio a senso unico. -Non avvicinarti.- grida ancora, ma tu hai già fatto un passo, a cui ne è seguito un altro. Carica il Chidori, pronto a respingerti ancora una volta. È ancora convinto di aver reciso quel legame per sempre, ma la verità è che quel filo che legava i vostri destini è sempre rimasto saldamente attaccato ai vostri mignoli.*

Gridi, sputi odio. Ma lui è ancora lì. Hai sempre ammirato in segreto quella sua assurda mania di insistere. -Non respingermi più, Sasuke.- le sue parole ti colpiscono come una lama. Il Chidori sfrigola sul tuo palmo e sei pronto a colpirlo. Vuoi allontanarlo ancora. Perché non capisce che è per lui che lo fai? È per salvaguardare la sua anima, per permettere ai suoi sogni di sopravvivere, che lo fai. -Ti prego, Sasuke.- e vuoi farlo, vuoi colpirlo e fargli male così che una volta per tutte capisca. Vuoi che ti odi. Vuoi che si allontani da te per sempre. Ma non lo fa, Naruto. Si avvicina e con la sua solita idiozia, appoggia il palmo sul Chidori e stringe la tua mano. La vedi, la smorfia di dolore che saetta sul suo volto. Ma sulle sue labbra c'è un sorriso. E nei pozzi d'odio quali sono diventati i tuoi occhi, un barlume di luce torna a farsi spazio e comincia a bruciare i demoni. -Sono qui con te, Sasuke.- e stringe ancora la tua mano, con più forza. Spezzi il Chidori e stringi a tua volta. E vorresti gridargli ancora di andarsene, ma i suoi occhi sono lidi azzurri in cui adagiarsi e i suoi capelli mandano sprazzi di una luce che non vedevi da troppo tempo. -Insegnami a tenerti con me.- e lo sussurri in modo così flebile, mentre le braccia di Naruto si stringono attorno a te.

È caldo. Giuri di non aver mai sentito quel tipo di calore con nessun altro. Ed è vero. Ti sembra tutto così irreale, un sogno ad occhi aperti. Di quelli che hai fatto per anni, dai quali ti svegliavi con il sorriso che inevitabilmente si spegneva in consapevolezza della realtà. Lo stringi ancora, più forte e tenti di imprimerti il suo calore nelle ossa e il suo odore nelle narici. Hai paura di vederlo svanire da un momento all'altro. -Insegnami a tenerti con me.- quelle parole ti riportano alla realtà: perché è tutto vero. Sasuke è lì tra le tue braccia e le sue mani stringono la tua felpa come fossi la sua ancora in un mare in tempesta. I vostri corpi sono un incastro perfetto e i demoni che li abitano si mescolano tra di loro, scomparendo del tutto. Torneranno ed entrambi ne siete consapevoli. Quando sarete lontani l'uno dall'altro e quando ci saranno incertezze, dubbi. Ma in quel momento non esistono, non esiste niente. Siete tu e Sasuke nel luogo in cui tutto è iniziato. -Lo farò, Sasuke. Te lo prometto.- e questa volta è lui a stringerti. Le senti le lacrime, scendono sulle tue guance in rivoli leggeri. E senti le sue, come quel giorno, in quello stesso posto. Ma non sono più lacrime di un dolore sordo, consapevole di perdita. Sono lacrime di una felicità ricercata per un tempo quasi eterno. E l'idea di averli sconfitti insieme, quei demoni, ti rende orgoglioso. L'hai riportato a casa. -Ti amo, Sasuke.- Ed è una promessa sussurrata con dolcezza. Sai che non ti risponderà, perché il suo orgoglio glielo impedisce. Ma ti sta bene così. Non ti aspetti altro, non dopo tutti quegli anni passati a rincorrerlo. Ora che finalmente l'hai raggiunto, ti va bene così. -Anche io, Naruto.- e quando le senti, piangi più forte, senza preoccuparti di altro. Ti va bene così.

Note della baka-Autrice: *La leggenda del filo rosso, per chi non lo sapesse è un'antica credenza Giapponese in cui si crede che un filo rosso, legato appunto ad un mignolo, leghi due anime indistintamente dal tempo e dallo spazio. Queste due "anime gemelle" saranno destinate a trovarsi, sempre.
La canzone è "Demons" degli Imagine Dragons. In tantissimi l'avranno già usata per scrivere una song-fic, ma, andiamo: sembra stata scritta apposta per Naruto e Sasuke.
Spero vi piaccia almeno quanto piace a me! (Cosa assai strana, ora che ci pondero.)
A presto, spero con l'aggiornamento di "The ravenge of love."
Sibylle_