Mi siedo vicino a una vecchietta di circa novanta anni, le otto ore di viaggio trascorrono abbastanza velocemente,strano ma vero, tutta opera della compagnia di alcuni ragazzi siciliani. Appena scendo quei tre gradini di fronte a me si presentano centinaia di persone che corrono, aspettano annoiati il treno, fanno l‘ elemosina, mangiano un panino o un pacco di patatine… Non riesco a orientarmi con tutta quella folla, giro in continuazione la testa, caspita non la trovo, continuo a pensare.
“Ciao Rihanna, com’è andato il viaggio?”
“Bene bene” dissi con voce sicura, zia è la solita donna protettiva e con mille ansie e preoccupazioni, non voglio farla preoccupare inutilmente, non voglio essere un peso, come tutti quanti mi considerano.
Guardo con i miei occhioni la città, sono affascinata dai monumenti, edifici antichi e negozi di moda che fin ad oggi potevo vedere solo sulle cartoline, sulle foto su Internet o sui libri. Tutto mi appare diverso, anche le nuvole sembrano essere dalla mia parte, sostenermi, darmi la grinta e l’energia di cui ho bisogno per andare avanti. Sto immaginando la mia nuova vita qui, in questa città piena di possibilità e arte, finalmente i miei sogni stanno per avverarsi, proprio ora che stavo per perdere le speranze la mia vita sta prendendo senso : non sarò più la vittima di tutti i pregiudizi, la fallita che i miei “amici” consideravano, non sarò più l’ultima ruota del carro, posso valere, anzi valgo, sono io la protagonista e non la comparsa.
“Vedo che ti piace proprio tanto Milano, anch’io quando mi sono trasferita ne ero colpita, ma dopo dieci anni, la polvere magica finisce e…”
“Si zia, ho capito”
“Ecco, siamo arrivati, sono sette euro” disse il conducente a gran voce.
Dopo che zia a pagato, mi giro e di fronte a me s’innalza un palazzo altissimo, a prima vista sembra antico, ma ben tenuto, molto fine e delicato, come si può notare dai classici ghirigori posti sotto i balconi. Ancora confusa dal lungo viaggio, entro nell’ appartamento, sistemo i miei vestiti, libri, fotografie e trucchi nella mia nuova cameretta. Dopo aver sistemato tutto, vado in bagno per fare una lunga e fresca doccia.
“E' pronta la cena” disse zia, con la sua solita vocina delicata
“Arrivo, sto finendo di vestirmi”
Dopo dieci minuti, vado in cucina e sulla tavola trovo la mia pizza preferita, coca cola e patatine. Conclusa la cena, andiamo in salotto, per sdraiarci sul lungo divano a elle, rosso lava, per vedere “Sex and the city”…