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Autore: _Diane_    06/07/2008    2 recensioni
Raccolta sulle relazioni tra i quattro fantastici membri della più grande e famosa famiglia di supereroi... Perchè ogni famiglia, per quanto "super", ha dei piccoli problemi quotidiani da superare.
1) Reed » Sue
2) Ben » John
3) John » Sue
Genere: Generale, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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The Fantastic Four » Relationships



1) Reed » Sue
Un fantastico compromesso: Quando tra moglie e marito, a mettere il dito è la scienza

-Reed, vieni a mangiare, qui è pronto!-
Sue non era mai stata attratta dai fornelli. Cucinare proprio non le andava a genio, odiava stare ad aspettare impaziente davanti al forno i minuti che ci metteva il suddetto cibo a cuocere, osservando fino all’ossessione il timer a forma di gallina, che avrebbe volentieri fatto sparire. Anche se ne era in grado, non era mai arrivata a farlo, perché eliminare il prezioso ed odiato timer, equivaleva ad eliminare la cenetta che con tanta fatica aveva cucinato… per lui. Lui che gli aveva più volte proposto di costruire un “aggeggio” per cuocere il cibo in maniera più veloce e sicura. Susan si era fermamente opposta, ribadendo che le invenzioni potevano riguardare tutto ciò che gli pareva, tranne le normali occupazioni che ogni donna normale eseguiva in casa, come ad esempio, cucinare per il proprio marito. Sempre che questo si degni di ascoltare l’indignata moglie.
-Reed, dove accidenti sei? Qui si raffredda tutto…-
La voce di Sue era accompagnata dal rumore dei suoi passi, che attraversavano spediti il Baxter Building. Questa volta Reed non l’avrebbe fatta franca. Lei gli aveva fatto giurare che quel pomeriggio non si sarebbe dedicato alle sue invenzioni ed affini, perché avrebbero cenato in tutta tranquillità, visto che sia Johnny che Ben si erano offerti di trascorrere la serata fuori per lasciargli la “casa” –se così si può definire il covo dei Fantastici quattro- tutta per loro.
Sue fece il suo ingresso a passo spedito nella immensa sala dove suo marito era solito lavorare. Ad una prima occhiata, sembrava deserto…
-Ah-ah. Trovato.-
Disse seria Susan, guardando in un angolo del suo laboratorio. Dietro ai cumuli di invenzioni accantonati malamente l’uno sull’altro, si poteva scorgere solo il camice bianco di Reed, che usava più spesso di quanto lei avrebbe voluto.
-Oh, ehm, ciao Sue!-
Disse lui, apparendo all’altro capo dei cumuli di invenzioni sparsi sulla scrivania. Aveva un’espressione abbastanza sorpresa. Probabilmente si era aspettato che Susan ci mettesse di più per cucinare la loro cosiddetta “cenetta”… E quindi non aveva perso tempo, rimettendosi al lavoro.
-Cosa ti avevo detto di fare? O meglio… Cosa ti avevo detto di non fare?-
-Scusami, io non avrei voluto… ma sai, avevo da finire una cosetta e quindi…-
-E quindi, come sempre, hai pensato che tutto questo sia più importante del nostro matrimonio? Sia più importante di noi?-
Mentre Sue rifletteva, pensando se effettivamente ci fosse mai stato un noi che non comprendesse anche la scienza e tutti i suoi più strambi derivati, Reed accorciò il suo corpo, per poi dirigersi verso la moglie. Quando le fu vicinissimo, con un gesto passò le dita delle mani tra i suoi capelli biondi e finissimi, facendoglieli ondeggiare leggermente.
-Questo non è assolutamente vero… Tu sai che ti amo, Sue. Che non vorrei mai perderti, neanche per tutte le tempeste di tachioni dell'universo.-
I loro visi si sfiorarono, le loro fronti invece si toccarono. Lui stava cercando il suo sguardo, cercando di capire se era furente, oppure l’aveva già perdonato. Sapeva quanto ci tenesse ad avere dei momenti, per così dire, romantici, nei quali la scienza che tanto amava era dichiarata bandita. Però lei, rimase con gli occhi chiusi, e li riaprì solo quando parlò.

-Reed Richards, io, ti…. Uccido!!-

Sul suo volto comparve un’espressione davvero furente, mentre con una mano sbatteva il marito contro il muro più vicino, creando un potente quanto devastante campo di forza. Numerose scatole impilate in maniera apparentemente casuale, caddero a terra rovinosamente, mentre Reed finì spiaccicato contro la parete. Susan continuava a tenere la pressione del campo di forza, mentre il marito pensò di essere molto fortunato ad aver –per così dire- ereditato quel potere di liquefarsi a suo piacimento dalla nube cosmica, oppure sarebbe rimasto ucciso più di una volta, quasi sempre per mano della sua inarrestabile moglie.
-Susan cara, ti prego, non fare così…. –
Sussurrò Reed, visto che aveva il volto “leggermente” schiacciato.
-Io faccio come mi pare e piace! Come puoi promettermi una cosa, per poi liquidarmi con un “ti amo Sue” e “scusa non lo faccio più?!” Tu non sei più un ragazzino dell’università e io sono stufa di tutta questa scienza, hai capito?-
-Ti giuro, non avrei volut… Sì, ho capito.-
Susan avvertì una nota di rassegnazione nella voce di Reed. Forse proprio per questo, lasciò cadere il campo di forza che lo imprigionava alla parete, camminando verso di lui con le braccia incrociate mentre Reed ricomponeva il suo corpo dopo la forte pressione che aveva sopportato. Lei sapeva benissimo che non poteva separare suo marito dalla sua più grande passione; d'altronde, era stato più volte considerato una delle più geniali menti del ventunesimo secolo. Tuttavia… Non poteva sopportare oltre. Quello che sarebbe servito, era un compromesso tra “scienza” e “lei”. Un compromesso
-Mr. Fantastic, ti propongo un compromesso.-
Già il fatto che l’aveva chiamato con il suo nome da “supereroe” e non semplicemente Reed, lo fece allarmare notevolmente.
-Che tipo di compromesso… Donna invisibile?-
Disse curioso Reed, rispondendole in modo altrettanto ironico, mentre sul volto di lei appariva un sorriso malizioso.

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-Ti piace il pollo che ho cucinato? Che ne dici?-
-Ottimo, Sue!-
-Ok, ora puoi andare. Torna subito, che ci sono le patate arrosto!-
-Certamente, Sue!-
Reed si allungò leggermente verso l’invenzione che stava perfezionando. E pensare che doveva ultimare quell’armadio tecnologico in tutta segretezza, visto che si trattava del regalo di compleanno di Susan…. Ora si trovava costretto, grazie a quel compromesso, a mangiare la cena –comunque superba- cucinata da Sue mentre lavorava alla sua invenzione. Dove stava il compromesso? Avrebbe dovuto tenere il fondoschiena incollato alla sedia sulla quale stavano cenando -agghindata con delle splendide candele rosse e dei magnifici fiori gialli- mentre il corpo e le braccia, bhè… Potevano andare per qualche minuto nel suo laboratorio, prima di tornare, come stava appunto facendo, al tavolo per continuare con la cena. Quando tutto il corpo di Reed si trovò seduto di fronte a Sue, questa mise una forchetta con delle patate in bocca al marito, cominciando a parlare.
-Bhè, visto che non posso separarti dal suo lavoro… Dividerai il lavoro e tua moglie in parti pressappoco eque. Non ti sembra un magnifico compromesso, Mr. Fantastic?-
Chiese ironicamente Susan, sorridendo e poggiando nuovamente la forchetta sulla tovaglia.
-Fantastico, direi.-
Rispose Reed masticando le patate, sentendosi più un bambino di otto anni imboccato controvoglia dalla madre, che un uomo fatto e finito. Sue però voleva avere sempre l’ultima parola…
-Hai ragione, proprio un fantastico compromesso!-
Ribatté, infilando allegramente un’altra forchettata di patate nella bocca di Reed.





Commenti dell’autrice:

Inauguro con questo primo capitolo dedicato a Susan e Reed, questa fiction o meglio, raccolta di fiction sui rapporti/relazioni che ci sono all’interno del fantastico gruppo di supereroi “I Fantastici Quattro”! Ho rivisto proprio ieri il secondo capitolo della saga cinematografica, quindi la mia creatività si è messa a lavorare, producendo il capitolo che avete appena terminato di leggere.
Adoro questo gruppo, non c’è niente da fare. Leggo anche i loro fumetti quando mi capita, ringraziando sempre di più il mitico Stan Lee di averli inventati. Senza di lui, il mondo –dei fumetti- sarebbe un posto meno movimentato ora! Ribadisco anche qui, che i personaggi sono di proprietà della Marvel e di quel geniaccio di Stan che li ha inventati, io li uso e li userò in queste fiction al solo scopo di tenere a bada la mia testolina bacata XD e per –si spera- fare sorridere anche voi!
Preannuncio che il prossimo capitolo dovrebbe essere dedicato alla coppia dei Fantastici 4 che preferisco, ovvero “Ben/Johnny”: mi fanno morire dalle risate, quei due insieme!!!

Come sempre, lasciate un commenticcio se leggete, pliz! E’ molto gradito, inoltre mi aiuterà a migliorare!
   
 
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