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Autore: fuckwonderland    30/03/2014    0 recensioni
Noi eravamo estranei con alcuni ricordi.
Bristol, un gruppo di amici inusuale e tanta voglia di libertà.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Silenzio.
Arleen sapeva di essere in ritardo ma questo non la toccava neanche minimamente. Era stesa sul suo letto, pronta per uscire. Ma c'era qualcosa che ancora la tratteneva a restare in silenzio nella sua stanza: il silenzio. Arleen sapeva che appena uscita dal suo tempio la confusione di Bristol l'avrebbe invasa non lasciandola in pace fino a quando non avrebbe rimesso i piedi lì dentro. 
Arleen sapeva di essere in ritardo ma questo non la toccava minimante.

 

-La prossima volta ti lascio a piedi! Ti ho lasciato non so quanti messaggi e tu non ti sei nemmeno degnata di guardare il cellulare! Odio quando fai così cazzo, ti odio davvero!- 
Savanna era una ragazza dolce, anche se all'apparenza non sembrava, era bionda, alta con gli occhi verdi, la ragazza che tutti vorebbero. Ma lei non era quel tipo di ragazza, lei apparteveva ad un solo ragazzo con cui litigavano un giorno si ed uno no. Però si amavano questo lo sapeva lei e lo sapevano tutti. 
-Ssh...- le fece Arleen -Sei troppo stressata Sav, dobbiamo chiedere ad Haley se ti può dare uno spinello un po' più forte solo per te...- abbassò il finestrino della macchina -Lo chiameremo 'lo spinello Savanna'- rise cercando di coinvolgere anche l'amica, ma senza successo. -Aspetta provo ad indovinare...Morley vero?- Savanna si limitò ad annuire con gli occhi lucidi, -Sav, sai com'è fatto e sai anche com'è fatto il vostro rapporto...stasera sarà sotto casa tua con la sua chitarra a strimpellare la tua canzone preferita e vissero ancora felici e contenti!- Savanna non le diede ascolto rimase in silenzio e questo ad Arleen andava più che bene. Chiude gli occhi lasciandosi cullare dall'andamento della macchina.

Appena la vide scendere dalla macchina buttò a terra la sigaretta ormai finita che ancora teneva fra le dita, notò che aveva un faccia piuttosto riposata e non riuscì a trattenere un sorriso. Gli facevano impazzaire i suoi capelli corvini che se ne andavano dove gli parevano e la sua andatura particolare, Arleen gli faceva questo effetto un po' come quando hai provato la tua prima canna. Erano solo amici e questo Aaron lo sapeva. Aaron scriveva poesia, la notte, mentre il mondo dormiva lui scriveva. Gli veniva l'ispirazione sulla terrazza di casa sua e se c'erano anche le battute di Arleen a fargli compagnia ancora meglio. Aaron aveva gli occhi come il mare d'inverno, i capelli mossi o forse ricci come i poeti e portava la barba. 
Le andò incontro mettendosi le mani dentro le tasche della giacca, -Giorno piccola!- lei era la sua piccola e nessuno poteva portargliela via. Arleen sorrise -Buongiorno!- Aaron notò solo adesso che con Arleen c'era anche Savanna -Ehi Sav! Morley? Non l'ho visto ancora...- Sav guardò per terra e notò che un formica stava cercando di uscire da una piccola fossa sulla strada -Non lo so, intanto andiamo noi gli altri ci stanno aspettando da non so quanto tempo!- Savanna prese la sua borsa e inziò a camminare vers il loro rifugio. Aaron guardò Arleen -Giornata no?- lei sorrise annuendo, lui sospirò, le mise un braccio intorno alle spalle e sia avviarono anche loro verso il rifugio.


Salve a tutti! Questo è il primo capitolo della mia prima storia su questo sito!
Se avete capito poco e niente, tranquilli più avanti vi schiarirete le idee. Posso solo dirvi che quelli che vi ho presentato in questo capitolo sono solo tre dei personaggi che incontrerete in questa storia. Eh niente, a breve metterò il secondo capitlo che spero leggerete. Baci A.

 
  
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