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Autore: ManuFury    30/03/2014    11 recensioni
E se... le bacche che Seneca ha mangiato alla fine del film non l'avessero ucciso?
E se... qualcuno di molto potente avesse posato gli occhi su di lui?
Dal Testo: Provo a muovermi di un passo, ma un tintinnio metallico fa crollare ogni mia speranza. Abbasso lentamente lo sguardo e vedo una sottile catenella d’oro stringersi alla mia caviglia e fissarsi a terra.
A questo punto vorrei fare tante cose: gridare, strapparmi i capelli, provare a liberarmi dalla catena; ma la sola cosa che mi riesce è singhiozzare.

(PRIMA CLASSIFICATA al Secondo Turno del Contest "Fritto di paranza" indetto da Frantasy94)
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Seneca Crane, Sorpresa
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Non-con
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Partecipa al Secondo Turno del Contest indetto da Frantasy94 “Fritto di paranza”.
 
 
 
Benvenuto all’Inferno
 
 
La testa è leggera come un palloncino e il corpo così lontano e insensibile, abbandonato come una vecchia marionetta a cui sono stati staccati i fili.
Le sensazioni che provo sono molto simili a quelle che sentii anni fa, alla mia prima sbronza; solo una cosa non mi quadra: è il sapore che sento sulle labbra, è dolce, benché abbia un retrogusto amaro.
Mi ricorda qualcosa, ma non riesco a capire cosa.
Decido di aprire gli occhi, lo faccio lentamente perché sento le palpebre pesanti come saracinesche.
Mi aspetto di trovare il bel soffitto azzurro di casa mia, per questo le mie sopracciglia si alzano leggermente quando ne vedo uno completamente bianco, con disegnate piccole roselline rampicanti.
Ho già visto questo soffitto, ma non capisco… o, forse, non voglio capire.
“Tu mi piaci, Seneca.”
Parole per troppo tempo dimenticate rimbombano in mille echi nella mia mente.
Deglutisco impercettibilmente e sento di nuovo quel gusto dolce e amaro.
È un attimo prima che i miei occhi si spalanchino al ricordo: le mie conversazioni private con Snow, le sue malcelate occhiatine indagatrici che mi scuotono la schiena di brividi; i due Tributi del Distretto 12, qualche giorno dopo, il mio ordine di lasciarli vivere. E ancora i Pacificatori che vengono a prendermi, mi portano in una stanza come questa, di fronte a me una ciotola con delle bacche nere come la morte.
Ricordo di averle ingoiate.
Ricordo che dovrei essere morto.
Ma sono ancora qui, nel posto peggiore in cui potrei mai trovarmi: le stanze private del Presidente Snow, o meglio in quelle stanze private.
Il Presidente in persona me le fece vedere solo qualche mese prima, durante una visita di Finnick Odair, uno dei suoi Tributi preferiti.
Un brivido gelido mi percorre tutta la spina dorsale e mi ritrovo ad alzarmi di scatto dal letto sul quale il mio corpo è stato abbandonato. Sento le tempie pulsare e una tagliola chiudersi attorno alla testa mentre mi alzo in piedi.
Gemo leggermente, stringendo gli occhi nella speranza di svegliarmi, di alzare le palpebre e trovarmi magicamente a casa mia.
Ma non succede.
Provo a muovermi di un passo, ma un tintinnio metallico fa crollare ogni mia speranza. Abbasso lentamente lo sguardo e vedo una sottile catenella d’oro stringersi alla mia caviglia e fissarsi a terra.
A questo punto vorrei fare tante cose: gridare, strapparmi i capelli, provare a liberarmi dalla catena; ma la sola cosa che mi riesce è singhiozzare.
“Non fare così, Seneca.”
Sentendo quella voce la schiena s’irrigidisce percorsa da un brivido e il viso si volta molto lentamente.
E lui è lì, proprio di fronte a me in un completo candido come questa stanza che ora mi sembra tanto una prigione. Non l’ho nemmeno sentito arrivare.
“P-Perché?” Balbetto. Mi sento una tremante pecorella di fronte al lupo.
Lui sorride, avanzando di un passo.
“Che domande. – Mi sfiora la guancia con un guanto. – Perché mi piaci, Seneca.”
Tremo e singhiozzo a quel contatto, guardando il volto rugoso dell’uomo e il suo sorriso che sembra dirmi: “Benvenuto all’Inferno.
 
 
 
***
 
HOLA! ^_^
 
Popolo di Hunger Games, eccomi tornata con il mio Capo Stratega preferito e come non potevo unirlo a una delle cose che più adoro, lo Shash! *sangue da naso.”
Va bene… tornando seri per un attimo… u__u
Posso diverti con tutta la sincerità disponibile che io Snow me lo sono sempre visto come un vecchio pervertito della malora e ho finalmente trovato il coraggio di pubblicare questa cosa…
Spero che non sia troppo orribile come sembra… ^^’’
Vorrei ringraziare tutti quelli che commenteranno e anche solo ai prodi valorosi che arriveranno alla fine di questa Flash.
Vorrei ringraziare inoltre la mia fonte d’ispirazione:
> La Challenge “La sfida dei duecento prompt” di msp17 con il Prompt 51) Catene.

Con questa storia ho anche partecipato:

> Al Contest: "Hit me with your fastest shot" indetto da Giuns [Ho partecipato Fuori Classifica]
> Al Contest: "Drabble e flashfic - Who we are" indetto da Stareem [15° Classificata]
> Al Contest: "E se? ... Il contest dell'inaspettatato" indetto da milla4 [3° Classificata]
 
Ehh… niente, fatemi sapere che ne pensate, ok?
Alla prossima! ;)
ByeBye
 
ManuFury! ^_^
 
 
 
 
  
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