Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Ricorda la storia  |      
Autore: She loves writing    31/03/2014    3 recensioni
"Non voglio che mi manchi stanotte, voglio baciarti fino all'alba."
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





Until the sunrise.



 
"Non voglio che mi manchi stanotte, voglio baciarti fino all'alba."
-Catalin Josan




 
Non erano molte le cose che Ashton Irwin amava fare la domenica.
E tra queste poche non rientrava di certo lo svegliarsi senza Samantha al suo fianco.
Ci aveva messo anni a trovare quella ragazza e alzarsi la mattina senza di lei lo mandava sempre in panico.
Ma se durante la settimana lei aveva i corsi all’università e lui poteva capirlo, quel giorno era domenica, neppure una qualunque e lui non trovava una soluzione alla sua assenza.
Magari sta solo preparando la colazione.. Pensò sbadigliando ed alzandosi.
Qualcosa ai suoi piedi però lo trattenne dall’andare subito in cucina.
Prese la busta bianca e se la girò tra le mani.
Sopra un semplice “per te” scritto in bella grafia.
Ashton deglutì. Cosa doveva pensare?
Aprì la busta lentamente, con la paura che gi attanagliava lo stomaco.
Tirò fuori il foglio in cui era sicuro di trovare brutte notizie.
La prima cosa che catturò la sua attenzione fu un enorme cuore colorato di rosso in fondo alla pagina. Come quello che fanno i bambini alle elementari.
Sorrise, lievemente più rilassato.
Sopra solo una parola “Sbrigati!” ed un indirizzo.
Rise, sollevato perché sapeva dove la sua ragazza voleva andare a parare.
Afferrò al volo un paio di jeans ed una camicia a quadri che infilò di fretta, prima di prendere le chiavi ed il telefono ed uscire di casa di corsa.
Il posto era vicino, quindi non prese l’auto. Passò davanti al bar, al fioraio e all’agenzia di viaggi, poi dopo qualche minuto arrivò all’indirizzo datogli.
Si piegò leggermente per riprendere fiato, avvicinandosi ad un foglio che sopra aveva un cuore simile all’altro.
Era attaccato ad un paletto e, accanto al cuore, portava la scritta “Trova l’altra metà”.
Ashton girò il foglio, vedendo poi se stesso voltato verso destra, intento a dare un bacio sulla guancia a qualcuno. Si guardò intorno. Dove poteva trovare l’altra metà della foto se non aveva neanche un indizio?
Ispezionò ogni angolo della strada, poi si bloccò e rise di cuore quando trovò l’altro foglio.
Precariamente attaccata alla schiena di un signore, la foto ritraeva una ragazza bionda che faceva una faccia buffa ed un braccio estraneo le pendeva sulla spalla destra.
“Mi scusi!” Esclamò rivolto al signore prendendo il foglio.
“La mia ragazza è pazza, scusi!” Disse ancora, correndo via, senza riuscire a togliere il sorriso dalle sue labbra.
Dietro la foto, un altro indirizzo, stavolta accompagnato da un “Cavolo Ash, sei proprio lento!”
Non ci mise molto ad arrivare.
La strada in questione era tutta affacciata sul mare ed Ashton notò subito un palloncino bianco appeso alla ringhiera.
Questa è di sicuro opera di Sam, pensò.
Il palloncino era attaccato a sua volta ad un paio di chiavi, che riconobbe subito.
“Non posso crederci..” Mormorò alzando la testa al cielo, un po’ stanco di correre.
Ripercorse tutta la strada fatta fin’ora, oltrepassando casa sua ed arrivando fino al parcheggio dell’auto.
Vi entrò e si concesse un secondo di pausa. Poi si voltò verso sinistra, al posto del passeggero e sul sediolino  notò l’ennesimo foglio bianco piegato a metà.
Lo aprì e poggiò la testa sul volante ridendo, quando vide una mappa disegnata a mano che portava diritto a casa loro.
Scese di nuovo dall’auto, facendo un ultimo sforzo a correre per tornare a dove era partito, quindi, una volta arrivato, aprì la porta ed entrò.
“Amore?” Chiamò guardando in salotto, poi entrò in cucina e “Sam?” Riprovò.
Due mani gli coprirono gli occhi e lui sorrise prima di voltarsi e fissare le due iridi azzurre della sua ragazza.
“Ciao.” Sussurrò lei, prima di baciarlo.
Ashton la prese in braccio, lasciandosi travolgere dalle emozioni e dalla felicità di averla li tra le sue braccia.
“Buongiorno..” Mormorò poi, sorridendo sulle sue labbra.
“Mm, dimentichi niente?” Gli chiese lei sorridendo.
“Ah già, questo.” Finse lui baciandola di nuovo. Samantha si separò da lui spingendolo con una risata.
“Scemo, dicevo sul serio!” Esclamò poi. Ash si morse il labbro inferiore.
“Hai comprato la colazione uscendo, almeno?” Chiese. Il sorriso sulle labbra della ragazza divenne un po’ più deluso e forzato. Gli indicò un punto alle sue spalle, facendolo voltare. Accanto al lavello c’era un sacchetto dello Starbucks.
“Buon appetito.” Disse lei prima di voltarsi ed uscire dalla cucina.
Ashton ridacchiò notando il suo tono offeso. Sbirciò all’interno della busta, poi si diresse in salotto, aprendo il cassetto accanto alla porta e prendendo la piccola scatola. Tornò in cucina per prendere la busta con la colazione, prima di avviarsi al piano di sopra.
“Ottima scelta amore, questi muffin hanno un aspetto magnifico!” Esclamò, giusto per farla arrabbiare ancora un po’.
“Bene, mangiali tutti allora!” Disse dalla camera da letto.
“E affogatici anche, magari.” La sentì aggiungere a bassa voce, mentre entrava nella stanza.
“E poi come fai senza di me?” Chiese sorridendo divertito. Samantha sobbalzò, perché non lo aveva sentito entrare.
Ashton posò tutto sul letto, la raggiunse prima che potesse rispondere e le cinse i fianchi con le braccia, lasciandole un bacio sulle labbra.
“Ti amo.” Le disse poi.
“Si, certo..” Borbottò lei, allontanandosi di poco e incrociando le braccia al petto.
“Hai fame?” Disse lui fingendosi indifferente. Lei non rispose, perché sì, aveva fame, ma era troppo orgogliosa per lasciar perdere così.
Lui si sedette al centro del letto, con la schiena poggiata al muro, la busta accanto a sè e la scatola ben coperta.
Poi tirò la ragazza per un braccio, facendola cadere addosso a lui, così che la schiena di lei e la pancia di lui combaciassero. Lei si divincolò leggermente, ma lui la tenne stretta con un braccio, mentre prendeva uno dei muffin e glielo portava alla bocca.
“So mangiare anche da sola.” Si lamentò lei.
“E lasciati coccolare!” Esclamò lui facendola sbuffare e cedere. Le imboccò ogni pezzo fin quando il muffin finì, poi le mise davanti la scatola verde. Lei aprì la bocca, pensando lui volesse darle un altro pezzo di dolce e rimase sorpresa quando si accorse che quello era un regalo.
Ash le baciò il collo e “Non hai davvero potuto pensare che mi fossi dimenticato.” sussurrò facendola arrossire.
“Io..”
“Ti amo.” Le ripetè lui e Sam divenne ancora più rossa. Voltò di poco la testa per far combaciare le loro labbra.
“Buon anniversario.” Ridacchiò lui aprendole la scatola.
“Oh mio Dio, Ash!” Esclamò lei sorpresa. Lui si limitò a sorridere, prendendo l’anello e infilandolo all’indice della mano della ragazza.
“Ti piace?” Chiese mentre lei osservava il cuoricino argento che rendeva quell’anello il più semplice e allo stesso tempo il più bello che avesse mai visto.
“Si! Assolutamente si, è.. è stupendo, mio Dio, non dovevi, io..” Lui rise, prima di zittirla dolcemente con un bacio.
Quando qualche giorno prima stava girando in cerca di un regalo per il loro secondo anniversario, arrivato dopo fin troppi alti e bassi, e aveva visto quell’anello aveva subito pensato che sarebbe stato perfetto al dito di Samantha.
Quindi l’aveva comprato senza pensarci due volte, né senza cercare altro.
“Anche io ti ho preso una cosa, ma..” Si fermò per sbuffare rumorosamente.
“Mi metti sempre in cattiva luce con questi regali, il mio non è neanche lontanamente comparabile a questo..” Sospirò alzandosi.
“La prossima volta ti prendo l’orologio più costoso che trovo, giuro.” Disse prendendo una busta nera dall’armadio e porgendola ad Ashton.  Lui rise.
“Non scomodarti, sul serio.” Rispose prendendo la busta ed aspettando che lei si sedesse al suo fianco per stamparle un bacio sulla guancia. Aprì la busta e rimase leggermente colpito nel vedere il cappello beige che aveva visto tempo prima in una vetrina e che gli era subito piaciuto da morire, ma che non aveva potuto comprare perché andava abbastanza di fretta.
“E tu come..” Cominciò voltandosi a guardarla.
“Come sapevo che volevi comprarlo?” Lo precedette lei. Ash annuì.
“Intuito femminile.” E sorrise quando lui alzò un sopracciglio, del tutto scettico.
“E un piccolo aiuto da parte di Luke. Ma piccolo. Mi ha solo imitato la tua reazione davanti alla vetrina.”  Lui si passò una mano sugli occhi scuotendo la testa.
“Ricordami di ucciderlo.” Samantha rise.
“Ti sei davvero messo a saltare?” Chiese poi.
“No, sul serio, ricordamelo.” Confermò in silenzio lui, prolungando la risata della sua ragazza.
“Grazie comunque.” Sorrise.
“Grazie a te.” Si scambiarono un altro bacio, prima di cominciare a sorseggiare il cappuccino che ancora stava nella busta dello Starbucks.
“Ora che ci penso..” Cominciò lui.
“Come hai potuto tagliare a metà la nostra foto?!” Si finse scandalizzato. Lei rise di nuovo.
“Dai non era niente di che..”
“Mi hai tagliato un braccio!”
“Come facevo a non tagliarlo?”
“Potevi sacrificarti tu! O non tagliarla proprio. Ora siamo senza foto ed io ho un braccio in meno!” Continuò a recitare e lei a ridere.
“In realtà..” Disse lei, incrociando le gambe a stile indiano.
“Ne ho una uguale proprio lì.” Continuò indicando il centro dell’anta dell’armadio che era piena di loro foto. Lui sorrise e sospirò.
“Aww, meno male, ho ancora il mio braccio lì..”
“Ash?” Lo chiamò lei, poggiando la testa sul suo petto e accoccolandosi a lui.
“Si?”
“Ti amo.” Lui la strinse un po’ di più a se.
“Ti amo anche io piccola, non immagini quanto.”
Non erano molte le cose che Ashton Irwin amava fare la domenica, ma una cosa che non avrebbe mai voluto smettere di fare era proprio quella di starsene con Samantha a scherzare, perché se c’era una persona che era in grado di fargli dimenticare anche il più grande dei problemi, questa era proprio lei.
Ed Ash con lei stava maledettamente da favola. Certe volte si sentiva schifosamente smielato, ma dentro di se sentiva che non avrebbe voluto nessun’altra al suo fianco.
Perché lei era l’unica e lui avrebbe voluto passare con lei ogni domenica della sua vita.
E baciarla, fino all’alba.





 
Heeeey!
Lo so che è orribile e vi chiedo umilmente perdono,
ma proprio non sono riuscita a fare di meglio c.c
Scusate anche la mia mancanza di fantasia per l'inzio, ma
il video della canzone mi ispirava troppo *-*
Ahahaha mi sento fin troppo romantica, che cosa brutta! ahaha
Grazie se avete avuto l'enorme coraggio di arrivare fin qui.
Baci e ricordatevi che you look so perfect u.u (?)
Ahahaha adios! <3

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: She loves writing