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Autore: The Lady of His Heart 23    31/03/2014    1 recensioni
E forse c’è un motivo per cui tutto questo è accaduto, per cui le nostre vite si sono incontrate. Ho capito che non serve piangere e star male per una persona, perché la vita è qualcosa di meraviglioso e non si sa mai quale svolta improvvisa possa cambiare la tua vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Caro Diario,
è passato circa un anno da quando lui mi ha lasciata. I primi tre mesi stavo malissimo, quasi non ero io.
Non volevo mangiare, ne uscire dalla mia stanza, come se il sole fosse infettivo. La situazione cambiò poi col passare dei mesi, ok non cambiò di molto ma almeno mangiavo.
Restavo richiusa in camera a mangiare cioccolata e a piangere, consumando confezioni industriali di fazzoletti. La mia paghetta se ne andava solo per quelli. Guardavo film d’amore e lanciavo bestemmie e maledizioni a quei ragazzi che giuravano alle ragazze che le avrebbero amate per sempre. Mia madre mi diceva che sarebbe stata una cosa passeggera, che lo avrei dimenticato subito. Ma io sapevo che non era così. In seguito la situazione precipitò a picco. Per la disperazione mi misi ad ascoltare Justin Bieber. E si, stavo proprio male e avevo anche preso un paio di chili. Non uscivo più con le mie amiche e passavo i pomeriggi davanti al monitor del pc o a giocare alla Play. L’unica cosa che mi dava una soddisfazione. Quei violenti giochi di lotta e sangue mi facevano sentire meglio. In poche settimane, tutti i chili che avevo acquistato li smaltirono solo i miei pollici. La mia vita andò avanti così fino a qualche mese fa, quando mia madre ebbe la fantastica idea di iscrivermi in palestra. Io odio la palestra, ma mia madre dice che è essenziale per rassodare il mio corpo raggrinzito. Non capisco il perché, il mio corpo mi piace pigro e comodo sul divano. Comunque, sono andata in palestra quasi sotto costrizione. Il mio allenatore era molto carino, peccato che era sposato. Mi disse di fare una sezione da venti e poi giri liberi sulla siclette.
Mi stavo allenando da sola quando, chi vedo entrare dalla porta? Il mio ex. Fantastico. Con tutte le palestre che esistono al mondo mia madre ha scelto proprio quella. E non era da solo. Era con quella sciacquetta con cui mi ha tradito. Non sai come avrei voluto in quel momento tirargli un peso contro, peccato che non ne riuscivo ad alzare neanche mezzo. Mi allenai musona e triste tutto il tempo cercando di ignorarli, ma non ci riuscii. Finalmente mi ero decisa a sollevare un peso, quando li vedo riflessi nello specchio davanti a me e si stanno baciando. Lascio cadere il peso di getto che finì dritto sul piede di un ragazzo che stava li vicino.
“Accidenti”dice lui.
“Scusa, non volevo, stavo solo …”
“Si, non importa.”dice e si allontana. Che scortese, mi ero anche scusata con lui dopo tutto no? Dopo la palestra mi fermai al chioschetto a prendere un mega frullato alla banana, avevo proprio bisogno di un reintegro di zuccheri.
Camminavo per la mia strada quando li vidi sbaciucchiarsi su una panchina vicino al parco. Con ancora lo sguardo su di loro camminai senza vedere chi avevo davanti e andai a sbattere contro lo stesso ragazzo con cui avevo avuto quel “leggero” incidente in palestra. Il frullato si aprì e gli cadde tutto sulla maglietta.
“Ancora tu?”mi disse.
“Mi dispiace”
“Mi stai pedinando per caso?”domandò.
“Come scusa?”
“Ti incontro d’ovunque”
“Em … si, mi dispiace per i pesi e anche per il frullato, spero che il tuo piede stia bene”
“Sta meglio della mia maglietta questo è sicuro” Sorrisi, era divertente e anche molto carino. Ma imposi a me stessa di non farmi troppe illusioni, perché sapevo che non sarebbe durata.
“Ti devo una maglietta allora”dissi io.
“E io un frullato”disse.
“Hai davvero uno splendido sorriso sai?”mi disse.
“Ti ringrazio”
“Dove vai di bello?” mi domandò.
“A casa devo portare il mio cane a spasso”
“Posso accompagnarti, anche io ho un cane, certo, dopo che mi sono fatto una doccia”
“Em … si, certo, anche io ne ho bisogno di una perché quando faccio palestra sudo come un maiale … cioè, non sudo come un maiale, quello che stavo per dire e che puzzo … ma non puzzo puzzo, puzzo solo quando non mi lavo, perché ho fatto palestra e sono sudata, ok adesso la smetto”dissi confusa. Lui sorrise.
“Comunque mi chiamo Daniel” disse porgendomi la mano
“Jessica”dissi stringendogliela. Non sai che tremenda idiota mi sono sentita. Una volta a casa mi sono fatta una doccia veloce e rivestita.
“Mamma io porto Asia a spasso”dissi e scesi. Mentre camminavo mi suonò il cellulare e risposi.
“Pronto?”
“Hey Jessica sono Daniel, dove sei?”mi chiese.
“Sto scendendo adesso, tu dove sei?”domandai.
“Voltati”disse. Stavo chiudendo il portone quando mi voltai e lo trovai davanti al cancello del mio palazzo. Era carinissimo con i suoi capelli castani e quegli occhi color cioccolato. Il suo cane era un labrador della stessa razza del mio. Gli sorrisi. Indossava dei semplici jeans e una felpa con dentro una camicia, al polso un orologio e delle semplici scarpe da ginnastica.
“Come hai fatto a sapere dove abito? Mi pedinavi per caso?”dissi imitandolo.
“E’ riportato nella tua tessera della palestra”mi disse
“Furbo il ragazzo”dissi e lui sorrise. Era tanto carino quando sorrideva. Mi chinai per accarezzare il suo cucciolone.
“E questo chi è?”domandai.
“Lui è Baston.” Disse.
“E’ meraviglioso”dissi.
“Anche la tua cucciola lo è”
“Grazie, si chiama Asia”dissi rialzandomi. Notai che i nostri cuccioli avevano già preso confidenza. Bella mossa amicona mia.
“Andiamo?”
“Certo”
Camminammo per il parco discutendo di tutto, della scuola, della famiglia e degli amici. Arrivammo anche all’argomento ragazzi e mi sorprese sapere che era singol.
“Non sei mai stato con una ragazza?”domandai “Com’è possibile sei così carino”mi scappo. Mi voltai di scatto diventando tutta rossa in volto. Lui sorrise. Io ricambiai anche se molto in imbarazzo.
“Avevo una ragazza, ma mi ha mollato”disse.
“Anche io avevo un ragazzo, ma … Oh grazie…”dissi afferrando il frullato che mi passò. Ci eravamo infatti fermati a un chiosco di frullati.
“Te ne dovevo uno ricordi”mi disse con un occhiolino.
“Grazie”
“Scusa l’interruzione, dicevi …”
“No, non preoccuparti, in fondo non c’è molto da dire, mi ha mollata”confessai.
“E’ un idiota”disse. Passai davvero una giornata stupenda. Mi riaccompagnò persino a casa, cosa che con il mio ex ragazzo non era mai successo perché si scocciava troppo.
“Ti andrebbe di uscire qualche altra volta?”mi chiese.
“Si, perché no. Ora devo proprio andare, buona notte e buona notte anche a te Baston”dissi accarezzando.
“Buona notte ragazze. Andiamo bello”disse allontanandosi.
Tra me e Daniel si instaurò un bel rapporto, diventammo migliori amici. Passavamo le serate davanti al pc a chiattare, al telefono a chiacchierare, andavamo al cinema, in pizzeria, in palestra, al mare, a correre, al parco,in biblioteca a leggere, io Harry Potter e lui Hunger Games o vice versa, ovunque ma sempre insieme.
Passavamo sere a ingozzarci di schifezze, come la gara a chi metteva più caramelle gommose in bocca senza vomitare.
Le nostre madri erano così felici che ci hanno iscritto insieme a un corso di cucina. Inutile dire che siamo stati espulsi il giorno seguente perché alla prima lezione avevamo fatto una lotta con il cibo che aveva coinvolto mezzo staff.
Un giorno lo aiutai persino a lavare l’auto, ma più che l’auto ci lavammo noi due. Lui sciacquava e io in schiumavo, quando gli lanciai una spugna addosso per sherzo, e lui si vendicò schizzandomi tutta. Andavamo in giro in bici o coi roller, non ero molto brava, per fortuna che c’era lui al mio fianco. Un altro giorno ancora, mi offrii per aiutarlo a ridipingere la sua camera, ma anche quella volta, proprio come al corso di cucina, finimmo per colorarci noi e non la parete.
Sai non credevo che l’avrei detto mai, ma se quell’idiota del mio ragazzo non mi avesse tradito io non avrei mai incontrato Daniel. E forse c’è un motivo per cui tutto questo è accaduto, per cui le nostre vite si sono incontrate. Ho capito che non serve piangere e star male per una persona, perché la vita è qualcosa di meraviglioso e non si sa mai quale svolta improvvisa possa cambiare la tua vita.
Quindi basta piangere. Ho finalmente compreso che la cosa più giusta da fare è sorridere e andare avanti. E adesso mi sento felice come non mai in vita mia e tutto quel dolore non era niente. Ho capito che i migliori incontri si fanno in biblioteca o in palestra e non in discoteca. Ho capito che per essere felice non ho bisogno di essere qualcun altro perché al mondo ci sarà sempre qualcuno disposto ad apprezzarmi per quello che sono, difetti inclusi. Credo di aver imparato la lezione.
Non piangerò più per chi non mi merita e non ascolterò più quell’orrenda musica commerciale da quattro soldi di quel deficiente di cantante, come si chiamava…a si, Justi e qualcosa, bo, non ricordo. Solo a una cosa non rinuncerò però, al cioccolato. Quello mai!
A, saputa la novità? Ora il mio migliore amico è il mio ragazzo e la mia cagna è incinta del suo cane.
Bello come finale no? Un finale per quattro.
   
 
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