Evening of the seventh-
{Tanabata}
«Why we let fly the tanzaku?»
«Satsuki-chan,
è proprio bella la tua Yukata!».
La bambina era seduta per terra, le
gambe incrociate, circondata da innumerevoli foglietti rettangolari e colorati.
Accanto a lei, l’altra, Momo-chan, era intenta a
scarabocchiare qualcosa su uno dei foglietti con in
viso un espressione compiaciuta.
«Arigatoo,
Momo-chan! Questa me l’ha regalata il mio papà»,
dichiarò la mora, orgogliosa. Afferrò un tanzaku e lo
appese delicatamente alle foglie di un ramo di bambù. Restò ad osservare l’operato con aria critica, finchè ne
fu soddisfatta.
Momo-chan Fujieda,
la bambina bionda, si fermò a rimirare quel piccolo bambù ornato di foglietti
colorati pieni di desideri. «Si avvereranno tutti?» domandò, incerta. Satsuki
le mostrò un sorriso fiducioso. «Certo che si!», poi chiuse gli occhi e unì le
mani, quasi a pregare. «Per favore, Hikoboshi-san e Orihime-san, esaudite i nostri desideri!».
Risero entrambe e sprofondarono nel
morbido divano, dedicandosi ai programmi della TV.
«Di un po’, Satsuki-chan,» disse la biondina, dopo un po’. «qual’è il tuo momento preferito della festa di Tanabata?».
Satsuki non esitò un
attimo prima di rispondere. «Quella in cui, alla fine,
si soffiano via tutti i tanzaku!».
L’altra rimase perplessa. «Ma questo non c’è nella celebrazione di Tanabata!».
«Come? Da me l’abbiamo sempre
fatto!»
Il suono squillante del citofono
attirò l’attenzione delle due.
«Dev’essere
kaa-chan,» mormorò Satsuki, dirigendosi verso la porta d’ingresso. «Allora
vado, Momo-chan!»
Sgattaiolò fuori, e cercando di non
inciampare nella Yukata, in soli pochi istanti
raggiunse la madre, in attesa ai piedi della villa.
«Kaa-chan,
io e Momo-chan abbiamo
decorato l’albero di Tanabata!», le annunciò immediatamente,
come fosse una notizia fondamentale. La donna sorrise, un misto di nostalgia e
tenerezza, ed accarezzò la bambina.
«Bravissima, Satsuki-chan.
Che ne dici di decorare anche il nostro, in previsione
di stasera?».
La bimba sgranò gli occhi, che le si illuminarono. «Anche quest’anno vengono gli zii?». La madre annuì, e Satsuki prese a saltellare in giro stappando un sorriso ai
passanti. Poi, improvvisamente, si bloccò.
«Kaa-chan»
domandò, con voce seria. «perchè a Tanabata facciamo
volare i tanzaku dalla finestra?.»
Hachiko sorrise
colpevole, prima di nascondersi dietro il suo ombrellino da sole. «Questo è un segreto, Satsuki-chan.»
{ Hey, Nana… I’m still waiting. And I’ll
be waiting, over and over again… even in ten, twenty,
fifty years. }
NdA
Oddio,
avevo giurato che la mia prima fan fic su Nana
sarebbe stata una Nana-Ren >.< Eppure oggi è tanataba, e non ho potuto resistere dallo scrivere qualcosa
su questo manga, in cui il tema viene affrontato direttamente XD.
Da
dire sulla fan fic… Momo-chan
è la figlia di Naoki, viene
nominata da lui stesso nel capitolo 74. Ho immaginato che essendo rimasto amico
di Hachiko (credo di si XD),
facessero giocare insieme le figlie.
Volevo
inserirci anche il piccolo Ren, ma è
un personaggio ancora molto enigmatico ò_ò.
La
frase finale… è quella dell’ultimo episodio, ma l’ho convertita io in inglese e
non ne garantisco la correttezza XD.
Il
titolo (night of the seventh), è il significato del
termine Tanabata *O* e chi conosce la leggenda avrà
capito chi sono Hikoboshi e Orihime
<3
Personalmente,
ho sempre amato Tanabata *O*.
…
Non
trovo altre cavolate da dire.
Ci
vediamo alla prossima ficciaaH °O°