LOST BUTTERFLY
Seduto su una panchina impregnata di scritte prive di significato, attendeva.
[Nulla ha più un senso]
Un peluche vecchio e rovinato accanto a lui, unica fonte di compagnia.
[Il tempo rovina ogni cosa]
La larga camicia bianca, bagnata dalla pioggia cadente, stretta al suo corpo.
[Riesce a scaldarti?]
I capelli albini, umidi di gocce trasparenti, incorniciano il suo viso infantile.
[Senti freddo?]
Un dito ad intrecciare quelle ciocche sottili, lento, tanto lento.
[Che fretta c'è ormai?]
Gli occhi vacui fissi su un puzzle a terra, incompiuto.
[Chi non sa portare a termine un puzzle è solo un perdente]
{Sei tu, dunque, uno sconfitto?}
Sporco di fango, l'acqua non cancella quelle macchie.
[Scroscia distante, lontano da te]
{Troppa paura di avvicinarsi}
E la tua mente è vuota, non vuoi riempirla inutilmente.
E l'unica persona che potrebbe occupare uno spazio di essa, non c'è più.
E non serve pensarci.
I vivi devono solo pregare per i morti, tutto qui.
E allora perchè rimani immobile ad aspettare?
[Cosa aspetti? Cosa sta arrivando?]
{Forse è follia, forse è realtà}
Ed ecco che quelle falci cristalline si dissipano.
E batte solo il tuo cuore, adesso.
[Hai un cuore? Palpita nel tuo petto?]
{Fallo sentire, fallo sentire}
Ed uno squarcio di luce si fa strada tra le tue grigie nubi.
Dritto sulla tua immagine, ti riflette come uno specchio.
[Cosa vedi? Cosa vedi?]
E scendi dal tuo giaciglio, ti accovacci vicino al tuo puzzle, non ti importa di sporcarti.
[La purezza si contamina]
E allunghi una mano, raccogliendo i pezzi mancanti della tua anima.
Uno, due, tre, quattro...Finito.
[Bravo, bravissimo]
Niente disegni, niente immagini particolari, solo una M in un piccolo angolino e uno stralcio di memoria.
Ticchettì distanti riempiono le tue orecchie.
[Ascolta, ascolta attentamente]
E il sangue corre, impetuoso calore.
E le tue iridi di pece vuote fisse su quel puzzle.
Attendi.
[Oppure rimandi?]
E una farfalla nera e arancio si posa lì, proprio lì.
Delicata, copre quella lettera coi suoi colori armoniosi.
E l'attesa si frantuma, come la tua anima.
Prendi il puzzle e lo sollevi, una leggera inclinazione e tutto si rompe.
Frammenti sparsi sul terreno fangoso, giacciono nella loro tomba.
E la farfalla vola via.
[Tutto fugge]
[Nulla ha più un senso]
Un peluche vecchio e rovinato accanto a lui, unica fonte di compagnia.
[Il tempo rovina ogni cosa]
La larga camicia bianca, bagnata dalla pioggia cadente, stretta al suo corpo.
[Riesce a scaldarti?]
I capelli albini, umidi di gocce trasparenti, incorniciano il suo viso infantile.
[Senti freddo?]
Un dito ad intrecciare quelle ciocche sottili, lento, tanto lento.
[Che fretta c'è ormai?]
Gli occhi vacui fissi su un puzzle a terra, incompiuto.
[Chi non sa portare a termine un puzzle è solo un perdente]
{Sei tu, dunque, uno sconfitto?}
Sporco di fango, l'acqua non cancella quelle macchie.
[Scroscia distante, lontano da te]
{Troppa paura di avvicinarsi}
E la tua mente è vuota, non vuoi riempirla inutilmente.
E l'unica persona che potrebbe occupare uno spazio di essa, non c'è più.
E non serve pensarci.
I vivi devono solo pregare per i morti, tutto qui.
E allora perchè rimani immobile ad aspettare?
[Cosa aspetti? Cosa sta arrivando?]
{Forse è follia, forse è realtà}
Ed ecco che quelle falci cristalline si dissipano.
E batte solo il tuo cuore, adesso.
[Hai un cuore? Palpita nel tuo petto?]
{Fallo sentire, fallo sentire}
Ed uno squarcio di luce si fa strada tra le tue grigie nubi.
Dritto sulla tua immagine, ti riflette come uno specchio.
[Cosa vedi? Cosa vedi?]
E scendi dal tuo giaciglio, ti accovacci vicino al tuo puzzle, non ti importa di sporcarti.
[La purezza si contamina]
E allunghi una mano, raccogliendo i pezzi mancanti della tua anima.
Uno, due, tre, quattro...Finito.
[Bravo, bravissimo]
Niente disegni, niente immagini particolari, solo una M in un piccolo angolino e uno stralcio di memoria.
Ticchettì distanti riempiono le tue orecchie.
[Ascolta, ascolta attentamente]
E il sangue corre, impetuoso calore.
E le tue iridi di pece vuote fisse su quel puzzle.
Attendi.
[Oppure rimandi?]
E una farfalla nera e arancio si posa lì, proprio lì.
Delicata, copre quella lettera coi suoi colori armoniosi.
E l'attesa si frantuma, come la tua anima.
Prendi il puzzle e lo sollevi, una leggera inclinazione e tutto si rompe.
Frammenti sparsi sul terreno fangoso, giacciono nella loro tomba.
E la farfalla vola via.
[Tutto fugge]
'Ecco, ora siamo entrambi morti, Mello.
Finalmente siamo sullo stesso piano'
Finalmente siamo sullo stesso piano'
Angolo autrice
Allora, premetto che io sono una sostenitrice convinta delle Mello/Matt, tuttavia non riesco ad odiare Near, anzi come personaggio mi intriga parecchio. Sarà che è il più criiptico dei personaggi, o perchè adoro alla follia la sua massa di capelli ribelli, ma volevo scrivere qualcosa su di lui e sul suo strano rapporto con Mello.
Visto da diversi aspetti, secondo me è una sorta di rivalità-odio mista a qualcosa di più profondo e incomprensibile. Io ho provato a descriverla così, come un puzzle che rappresenta Mello e l'anima di Near, perchè a parer mio lui è l'unico con cui Near ha un rapporto umano (anche se un pò complesso!) e quando questo puzzle va in frantumi allora anche Near stesso 'muore'.
Da qui l'idea delle ultime frasi, adesso non possono più esserci primi o secondi, soltanto due morti.
Ah, l'idea della lettera in un angolo del puzzle l'ho presa dall'anime, nella puntata 26 verso la fine si vede la lettera L proprio sul puzzle che Near sta conponendo (chiaro riferimento al mitico divoratore di dolci!), così io l'ho cambiata con la M riferendomi ovviamente a Mello. Sono poco originale, compatitemi.
Non so perchè, ma ho un'ispirazione dietro l'altra, sarà il caldo. Spero che siano delle ispirazioni gradite!
Bacioni enormi a tutti voi, miei amati lettori e recensitori!
Allora, premetto che io sono una sostenitrice convinta delle Mello/Matt, tuttavia non riesco ad odiare Near, anzi come personaggio mi intriga parecchio. Sarà che è il più criiptico dei personaggi, o perchè adoro alla follia la sua massa di capelli ribelli, ma volevo scrivere qualcosa su di lui e sul suo strano rapporto con Mello.
Visto da diversi aspetti, secondo me è una sorta di rivalità-odio mista a qualcosa di più profondo e incomprensibile. Io ho provato a descriverla così, come un puzzle che rappresenta Mello e l'anima di Near, perchè a parer mio lui è l'unico con cui Near ha un rapporto umano (anche se un pò complesso!) e quando questo puzzle va in frantumi allora anche Near stesso 'muore'.
Da qui l'idea delle ultime frasi, adesso non possono più esserci primi o secondi, soltanto due morti.
Ah, l'idea della lettera in un angolo del puzzle l'ho presa dall'anime, nella puntata 26 verso la fine si vede la lettera L proprio sul puzzle che Near sta conponendo (chiaro riferimento al mitico divoratore di dolci!), così io l'ho cambiata con la M riferendomi ovviamente a Mello. Sono poco originale, compatitemi.
Non so perchè, ma ho un'ispirazione dietro l'altra, sarà il caldo. Spero che siano delle ispirazioni gradite!
Bacioni enormi a tutti voi, miei amati lettori e recensitori!