Le due. Le tre.
Le lancette dell'orologio continuano a muoversi,
senza smettere mai di fermarsi.

Qui, a scarabocchiare su carta i miei pensieri,
mi ritrovo a fissare l'oggetto dorato che 
porto al polso. Questo orologio, brandisce il
mio tempo. Ma son io a poterlo scandire.

Voglio poter vivere nel modo più sereno 
possibile, ora che mi è concesso. 
Ricordare la propria solitudine può far male.
Ma spontaneamente, mi sfugge un sorriso ogni
qual volta che mi accorgo di non provarla più.
Finchè mi sarà possibile, non lascerò sfuggire 
un solo attimo di questo presente.

Mi metterò l'abito bianco, comprato assieme a Princess.
E' vero, non rientra nei miei gusti. 

"Sei davvero sexy, Setsuna-san!"

Ma il solo apprezzamento di quella fanciulla,
mi convince ad indossarlo, anche per una volta soltanto.
So che fra poco, quando le andrò a far visita, mi 
stringerà, e mi porterà a girovagare in qualche sala giochi.

"Ti farò passare un pomeriggio divertente, fidati di me Setsuna-san!"

Probabilmente mi chiederà di offrirle un gelato,
in cambio delle felici risate che mi dona col cuore.

"Setsuna-san! Setsuna-san!"

Mi sentirò chiamare ad ogni angolo.
A volte, mantiene un atteggiamento poco adeguato
per il suo ruolo di Principessa.

Ma la sua nobiltà sta nell'animo.
Saper apprezzare ciò che ci viene donato,
l'amore e le parole delle persone a noi vicine, 
può sembrare col tempo scontato, e ci si può finire
con lo stancarsi; perché diventa un abitudine.
Chi ha vissuto l'opposto però, non può che sentirsi
felice per ciò. O almeno, per me è così.
Non mi stancherò mai del suo abbraccio, 
e mai smetterò di sorridere ad ogni suo gesto:
mi è completamente impossibile non farlo.

Oggi voglio scandire il mio tempo con lei;
chissà, domani forse, staremmo tutte insieme.
Dopotutto, le lancette dell'orologio non smettono
mai di fermarsi per noi.