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Autore: SkeletonMonster    31/03/2014    1 recensioni
Non sono passate nemmeno tre settimane dallo spegnimento del super computer, che già Aelita e gli altri si accorserò che X.A.N.A non era del tutto sconfitto e che c'era ancora molto da fare.
Tornano in azione i nostri eroi, ma con nuove compagnie e nuovi segreti da svelare!
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Parla Odd]

-Non ci credo…!- rimasi letteralmente a bocca aperta: la ragazza che era entrata in classe assomigliava tantissimo a…quella…”cosa”…o meglio persona, credo…
Il suo aspetto, però, era più umano, naturalmente.
I capelli lunghi e neri che si fermavano più o meno al gomito, corporatura minuta, vestiti normali…oh, ma quegli strani occhi color arancio erano sempre lì. Magari mi stavo sbagliando, magari era tutta una paranoia che si stava facendo il mio cervello, magari quella ragazza non c’entrava nulla con Lyoko, X.A.N.A e noi. Del resto, Jeremy aveva già fatto un errore simile in passato, scambiando Talia per Aelita.
-Odd, se non chiudi quella bocca ti si riempirà di mosche!- mi riprese Ulrich, riportandomi con i piedi per terra.
Quella ragazza si guardava attorno alquanto spaesata, ma lo presi come un gesto normale.
-Non essere timida, su, presentati alla classe!- la incitò la professoressa. -Oh, sì! Umh…mi chiamo Eve Petit, piacere di conoscervi…!- sorrise lievemente e poi girò lo sguardo verso la professoressa, come se stesse chiedendo se avesse fatto un ottimo lavoro nel presentarsi.
-Molto bene, vai pure a sederti vicino a Dubois, lì in terza fila.- la professoressa le assegnò il posto a sedere e poi si mise a scrivere le solite e noiose formule alla lavagna, mentre la nuova arrivata, dopo aver annuito, si diresse verso il suo posto e si sedette.
La lezione passò abbastanza velocemente, almeno per me che sono riuscito a schiacciare un fantastico pisolino!
Anche se ad un certo punto la professoressa mi scoprì e mi rimproverò per farmi tornare in riga.
Non feci molto tutta la mattinata e aspettai con impazienza l’ora di pranzo, quando arrivò quasi svenivo per la fame!
Mi ricongiunsi al gruppo in cortile, come al solito, ma, mentre parlavamo, il mio occhio ricadeva sempre sulla nuova ragazza che era seduta su una panchina poco più in là. Riuscivo chiaramente a vederla stando di fronte a Yumi che intanto parlava del più e del meno con gli altri.
-Si può sapere cosa stai guardando?- mi chiese poi lei, alzando un sopracciglio e poi girando la testa dietro l’albero a cui era appoggiata con la schiena.
-Non dirmi che stavi guardando la nuova arrivata! Non pensi che sia un po’ presto per chiederle di uscire?- mi chiese Ulrich.
-Oh, no! Quello può aspettare, ma nulla mi vieta di andare a parlarle!- -Perché invece non la lasci un po’ in pace? In fondo è solo il suo primo giorno.-
-Appunto per questo! Primo giorno uguale no amici e no amici significa restare tutti soli! Dovremmo almeno conoscerla, dato che siamo suoi compagni di classe!-
-Stavolta, devo ammettere che Odd non ha torto.- disse Jeremy aggiustandosi la montatura degli occhiali. -Perché no?- chiese Aelita raggiungendoci, dato che si era fermata qualche minuto in classe.
-Bene allora!- mi incamminai verso di lei tutto sorridente, seguito dagli altri.
-Ehy, Eve…Petit, giusto? Come cognome direi che ti si addice!- la salutai enfatizzando un po’, giusto per non farla sentire a disagio.
-Oh, Odd della Robbia!- mi sorrise.
-Come fai a sapere come mi chiamo?-
-Oh, beh…oggi la professoressa in classe ti ha richiamato perché stavi dormendo e ha detto chiaramente il tuo nome e il tuo cognome!-
-Ah, già…- ridacchiai leggermente portandomi una mano dietro la testa, poi guardai il resto del gruppo e nuovamente Eve.
-Loro sono i miei amici: Ulrich, Yumi, Jeremy e Aelita.- li presentai mentre loro salutavano la ragazza.
-Siamo tutti in classe insieme?-
-No, io no! Sono di un anno più grande.- le rispose sorridendo Yumi.
-Oh, capisco!-
-Allora, Eve, come mai qui?- le chiesi sedendomi sulla panchina accanto a lei.
-Oh, ecco…-
Jeremy guardò l’ora sul suo cellulare e interruppe Eve –Scusatemi, ragazzi, ma devo proprio scappare!-
-Dove devi andare con tutta questa fretta, Einstein?- gli chiesi io guardandolo.
-Al laboratorio! Sapete, ho scoperto che X.A.N.A non è stato del tutto sconfitto e così…-
-…Hai riacceso il computer, dico bene?- disse Yumi, sospirando. Ulrich aveva lo sguardo seccato -Cosa ti è saltato in mente!? E come hai…-
-E’ stata Aelita a sentirne la presenza.-
-Sì, è vero. E’ davvero strano però…- disse lei annuendo, aveva l’aria piuttosto allarmata.
Io li interruppi –Ehy, ehy, ehy! Con calma…già non ci capisco più niente! Ma tutto questo ha un lato positivo!-
-E cioè?- mi chiese Yumi, dubbiosa di ciò che avevo appena sentenziato. -Non ci annoieremo più! Non vi pare grandiosa come cosa!-
-Oh, beh…- disse Ulrich, spostando lo sguardo altrove.
-X.A.N.A…- sentii una fievole voce dire il nome del nostro acerrimo nemico e mi girai verso essa: in effetti, mi ero dimenticato che Eve era lì! E non ero l’unico ad essersene accorto.
-Ah…è un gioco! Un giorno ti ci farò giocare, ok?- le sorrisi a trentadue denti cercando di far sembrare quella scusa più credibile possibile.
Lei si limitò ad annuire.
-Bene, io vado!- disse Jeremy allontanandosi.
-Jeremy, aspetta! Vengo con te!- Aelita lo raggiunse correndo.
-Allora a noi non resta che andare a pranzo!- Ulrich si avviò verso la mensa.
Yumi annuì e si voltò verso la nuova arrivata -Vieni anche tu, Eve?- -Oh, mi farebbe molto piacere…!- le rispose alzandosi e la seguì, cosa che feci anch’io.
Stavamo facendo pranzo tranquillamente, mentre pensavo che avrei dovuto provare a ricontattare quella strana forma di vita che avevo conosciuto quella mattina più tardi, o quando Jeremy non fosse nella sua stanza. Ad un tratto squillò il telefonino a me, Ulrich e Yum. Il messaggio era chiaro: “S.O.S X.A.N.A”.
-Cavoli, proprio ora!?- sbuffai.
-Non eri proprio tu quello che voleva un po’ di azione in più?- mi disse Ulrich ridendo.
Gli feci una smorfia e Yumi si alzò in piedi -Dobbiamo correre a Lyoko, muoviamoci!- Ulrich annuì e la seguì fuori.
-Lyoko…- ripetè sottovoce Eve.
Io ero ancora lì e la sentii. Usai la stessa scusa di prima per ‘tranquillizzarla’ e la salutai correndo dagli altri. Stavo pensando che dobbiamo stare più attenti a quando parliamo di determinate cose, ma tanto ci sarebbe stato un ritorno al passato e non me ne curavo granchè!
  
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