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Autore: Ennakuro89    31/03/2014    2 recensioni
Per chi ha già notato Eclesy questa è una riscrittura dove ho cercato di migliorare il contenuto, ho ricominciato a riscriverlo da zero per migliorare la trama e dare ai personaggi un carattere più preciso. La storia narra della guerra nella galassia di Eclesy dove la giovane Ellyenne verrà a conoscienza di essere figlia dell'ex-imperatore della galassia morto a cause di Phanyach. Ellyenne si ritroverà a dover salvare il pianeta e la galassia di Eclesy fino a dover affrontare faccia a faccia la temibile Phanyach.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1-Intro
Il sole stava tramontando sull’orizzonte del mare, il cielo era leggermente colorato di rosso, la sabbia sulla spiaggia si bagnava piano, piano con le onde che venivano e andavano. Ero seduta vicino alla palma sulla spiaggia dell’isola in qui io e mia madre vivevamo, mio padre era morto cinque anni fa a causa di un tumore ai polmoni. Da quel giorno vivevamo dentro una banalità senza fine, ogni giorno era identico al precedente. Il mondo cadeva a pezzi ma a mia madre non importava, stava bene qui… non gli interessava delle persone che morivano giorno dopo giorno nella guerra tra Blameane e Lucremya. Ogni giorno venivo qui per pensare, per cercare di capire cosa volessi fare… di sicuro ero stufa di vivere una vita senza significato, volevo andarmene da qui, andare a vivere i una grande città e cambiare una volta per tutte la mia vita, trovare un lavoro, qualcosa di interessante almeno. 
‘’Ellyenne!!’’ una voce in lontananza mi desto dai miei pensieri. Era mia madre… 
‘’Arrivo subito!!!’’ una cosa era sicura, far aspettare mia madre significava condannarsi a morte sicura, era una donna che si arrabbiava facilmente se non rispettavi lei o le sue decisioni … ma in fondo ero anche io cosi … come si dice tale madre tale figlia.
Mi alzai e diedi un ultimo sguardo al sole che stava per sparire tra le onde del mare che pian piano si stava calmando. Mi girai e cominciai a correre verso il piccolo boschetto che si trovava davanti a casa mia … il sentiero era più o meno dritto senza molte curve o sentieri che si separavano. Il sole era ormai calato è l’oscurità aveva preso soppravvento nel bosco, vedevo a malapena i piccoli abeti che mi stavano intorno, mi fermai un secondo per tirare fuori la piccola torcia che tenevo nella mia borsa … l’accessi e continuai il mio percorso e cinque minuti dopo arrivai davanti a casa mia, un’imponente struttura di due piani ricoperta di panelli di legno. Il giardino era semplice, una distesa d’erba con al centro un vialetto di pietra contornato da dei cespugli che conduceva alla porta della mia  casa. Spensi la torcia ed entrai nella casa, il pavimento era anch’esso fatto con panelli di legno è i muri erano dipinti di un colore simile a quello del cappuccino. Al centro del salotto c’èra un grosso tavolo con otto sedie in totale, poco più lontano c’era un divano che si affacciava alla modesta Televisione al plasma. Vicino al divano c’era un tavolino con sopra un piccolo Bonsai che mia madre potava ogni giorno e coccolava come se fosse il suo secondo figlio, dietro alla TV invece c’èra una grande finestra che si affacciava al campo di grano dall’altro lato della casa. Le tende erano rosa e decorati con delle sottospecie di ciondoli dorati. Al lato del divano c’èra un piccolo caminetto che donava alla casa un’atmosfera calda e amorevole. Mi girai è nella cucina c’èra mia madre che stava cucinando (almeno ci provava …) era una donna alta con dei lunghi capelli biondi, indossava una maglia rossa decorata da delle fase d’oro con dei temi floreali cucite ad’opera d’arte dalla stessa donna che la indossava. Poi c’èrano una sottospecie di Jeans neri con una macchia che probabilmente si era fatta poco fa mentre cercava di cucinare qualcosa. Mentre mi stavo avvicinando a lei per chiederle perché mia avesse chiamato si giro con un’espressione tutt’altro che amichevole.
‘’Dove eri finita, ti aspetto da un’eternità.’’ Disse cercando di rimproverarmi per quei cinque minuti di troppo che ho perso nel bosco a causa del tramonto del sole.
‘’Scusami, ma mi ero persa nel bosco.’’ Dissi cercando di trovare una scusa decente per evitare una discussione inutile.
‘’Ok, comunque volevo chiederti se potevi andare a riprendere il secchio vicino al pozzo.’’ Disse cercando di sistemare le duecento pentole sul bancone della cucina.
‘’Va bene, torno subito!!’’ Dissi scattando verso la porta, prima finivo, prima potevo andare in camera mia e uscire un secondo da questa noia senza fine.
Aprì la porta è uscì dalla casa, fuori era buio pesto, pressi la torcia nella mia borsa e mi diressi verso il pozzo nel campo di grano. Arrivata a destinazione notai che c’èra qualcosa che non andava … dov’èra il secchio, mi affacciai  al pozzo e puntai la torcia verso il fondo di esso, non riuscivo a individuare il secchio cosi mi alzai e mi guardai intorno, non c’è ne era nessuna traccia. Sospirai e mi girai. All’improvisso mi venero i brividi, mi senti come se qualcosa mi avesse sfiorato, mi girai di scatto ma non c’èra niente, cosi mi rigirai ma risenti di nuovo quella strana sensazione. Cominciai a guardarmi intorno, ma non c’èra niente.
‘’C’è qualcuno? …’’ Dissi sperando di sentire la voce di qualcuno, ma non ricevetti nessuna risposta.
Cosi decisi di girarmi di nuovo per tornare a casa, feci un passo ma mi cade la torcia a terra. Mi abbassai per riprenderla, e poi …
‘’AHHHHHHH!!!!’’     Mi senti come se qualcosa mi avesse colpito, inciampai e mi scontrai contro il muretto del pozzo e poi senti di nuovo quella sensazione, cercai di alzarmi ma fini per inciampare. 
‘’AH!!’’ Inciampai sul muretto e cascai dentro il pozzo, ero in caduta libera, all’improvisso cominciai a vedere il pavimento del pozzo.


Aprì gli occhi a fatica, mi faceva male ogni singola parte del mio corpo, specialmente le gambe. Per fortuna non mi ero rotta niente, sono stata fortunata sarei potuta morire. Mi alzai e mi guardai intorno, c’èra un piccola luce che illuminava leggermente il pavimento, mi accorsi solo dopo qualche minuto che era la mia torcia, la presi è mi guardai intorno, mi resi conto che ero finita dentro una stanza, i muri erano costruiti con dei mattoni grigi con qualche sfumatura blu. Guardai in alto, riuscivo a vedere la luna dalla cima del pozzo. Mi guardai di nuovo intorno, sotto di me c’èra una sottospecie di melma simile al fango, girai lo sguardo e vidi il secchio … CRACK!! Mi girai di scatto.
‘’C’è qualcuno!?!?’’ Dissi spaventata, puntando la torcia da per tutto.
Notai che sul fondo di uno dei muri c’èra una grata aperta, mi avvicinai … puntai la torcia all’interno è vidi che c’èra un passaggio. Non so cosa mi salto in mente in quel momento ma ci entrai. Gattonai per tutto il passaggio fino ad finire in corridoio simile alla stanza in qui mi trovavo prima. Puntai la torcia di fronte a me e cominciai a camminare col secchio in mano. Non era di certo una buona idea avventurarsi di notte dentro il pozzo della propria casa … un’attimo? Che ci faceva una struttura del genere vicino a casa mia. Di sicuro avrei fatto un bel po’ di domande a mia madre se sarei riuscita ad uscire fuori da lì. Continuai a camminare cercando un’uscita, ma niente. Il corridoio sembrava non finire. Mi fermai un secondo notai che c’èra qualcosa che bloccava la luce della torcia, sembrava un figura umana.
‘’Ehi, chi sei?’’ Dissi cercando di capire cosa fosse. Però non ottenei nessuna risposta.
‘’Che ci fai nel pozzo di casa mia?’’ Dissi cercando una risposta ma ancora niente.
‘’Ehi! Ma stai bene!?!?’’ Dissi cercando di mantenere la calma ma però ero da un punto dall’avere un infarto.
Lo strano essere comincio a girarsi è tirai un sospiro di sollievo … fin che non vidi il suo viso, non c’èra niente, solo due pallini viola luccicanti al posto degli occhi. Rabbrividì dalla paura …
‘’ AHHHHHHHHHHHHHHHHH!!! ‘’ Mi girai e cominciai a correre, lo strano essere comincio a inseguirmi, era più veloce di me, mi avrebbe preso. A pochi metri da me c’èra la grata da qui ero passata prima, mi buttai con tutto il corpo per terra e grazie alla melma sul pavimento riuscì a scivolare oltre la gratta e fini nella stanza di prima. Mi alzai e cercai di calmarmi, ma la pace duro poco quando vidi che quella strana creatura usci dalla gratta. Sembrava la morte, pensavo fosse arrivato il momento della mia fine. Senti un rumore dalla cima del pozzo.
‘’Ellyenne!!! Dov’è sei!?!?’’ Disse un voce famigliare … ERA MIA MADRE!!!!
‘’Mamma!! Sono qui nel pozzo!!’’ Urlai sperando che mi sentisse
‘’Ellyenne!!! Che ci fai nel pozzo!?!?’’ Urlo confusa, è si affaccio al pozzo.
Riuscì a vedere il suo viso in cima al pozzo, il suo volto cambio espressione subito appena vide quella strana creatura.
‘’Spostati Ellyenne!?!?’’Urlo cominciando a mettere un piede sul muretto del pozzo.
‘’Che vuoi fare!?!?’’ Urlai cercando di capire che cosa volesse fare, poi capì
Mia madre si gettò nel pozzo è in pochi secondi arrivo a terra …
‘’Stai bene!?!?’’ Gridai sperando non si fosse fatta male.
‘’Si, si tutto a posto. Penso di essermi rotta solo qualche costola è una gamba, niente di che!!’’ Disse cerceando di alleggerire un po’ l’atmosfera.
Mi allontanai leggermente per lasciare lo spazio a mia madre per alzarsi. Ci girammo verso la creatura che si avvicinava. 
‘’Ora che facciamo?’’ Dissi cercando di non cadere nel panico
‘’Semplice!!’’ Disse mia madre tirando fuori uno strano fucile dal suo zainetto.
‘’Quello che diavolo è!?!?’’ Dissi visibilmente sconcertata.
‘’Un fucile laser che mi regalo tuo padre per l’ultimo anniversario’’. Disse mirando la creatura con tutta la calma del mondo.
‘’Wow!! Bel regalo da fare alla propria moglie per l’anniversario!!’’ Dissi cercando di non mettermi a ridere.
Mia madre si mise in posizione mentre io mi allontanai cercando un posto dove mettermi al sicuro.
… …
BOOM!!!

Un botto mi fece saltare in’aria dalla paura, doveva essere il fucile laser. Mi affacciai dal lato della piccola cassetta che mi aveva fatto da scudo. Mia madre stava riponendo il fucile nello zainetto e della creatura non era rimasta traccia. Mi alzai e mi diressi da mia madre …
‘’Mi devi delle spiegazioni’’ Dissi visibilmente stupita, cioè … c’èra un labirinto nel pozzo di casa mia. Non ci credevo.
‘’Tipo?’’ Disse mia madre girandosi verso di me con una espressione normalissima come se tutto quello che era appena successo fosse normale.
‘’Come mai c’è un labirinto nel pozzo di casa nostra!?!? Che cavolo era quella cosa!?!? Perché ti ha regalato un fucile laser per il vostro anniversario’’ Dissi visibilmente confusa e incredula.
‘’Ok, del labirinto nel pozzo non so niente, devono averlo costruito quelli che ci vivevano prima come un bunker o come una fogna, la creatura è un semplice spirito che è rimasto bloccato nel nostro mondo ed è diventato un mostro, non sono pericolosi. Al massimo ti uccidono.’’ Disse come se fossero cose da tutti i giorni, normalissime.
‘’Ok, adesso come usciamo da qui!?!?’’ Dissi al limite della mia pazienza, ero diventata veramente isterica.
‘’Semplice, con questo’’ Disse tirando fuori dalla borsa una pistola con un rampino incastrato nel foro d’uscità.
‘’Ma dove l’hai presa tutta sta roba, anche questa te l’ha regalata per l’anniversario!?!?’’ Dissi sconcertata.
‘’Si … quando me li ha regalati era appena iniziata la guerra tra Blameane e Lucremya. Cosi in caso saremmo dovute fuggire o avremmo dovuto combattere saremmo state armate al modo giusto.’’ Disse facendo sembrare tutto cosi normale.
‘’Bene, ora come lo usiamo quel coso?’’ Dissi indicando quella sotto specie di pistola.
‘’Semplice avvicinati’’ Disse indicandomi di avvicinarmi.
Io mi avvicinai, lei mi prese per il fianco punto la pistola verso la cima del pozzo. Capi troppo tardi quello che voleva fare … 
‘’No, NO, NO ASPETTA NON SONO PRONTA!!!’’ Urlai cercando di dimenarmi però la pistola parti è senza preavviso venimmo solevate da terra è catapultate fuori dal pozzo. Mi alzai è cercai di riprendermi, mi guardai intorno, presi la mia torcia e andai da mia madre che stava sistemando la pistola.
‘’Oh! Mio! Dio! Stavo per avere un infarto, ti prego non facciamolo più’’ Dissi affannata e spaventata.
‘’Visto quanto è forte la tua vecchia madre!!’’ Disse modestamente, si modesta come un pavone.
‘’Vecchia se avere 36 anni per te è essere vecchi allora quando avrai 80 anni come ti chiamerai, giovane?’’ Dissi cercando di fare un battuta, pessima d’altronde.
‘’Si’’ Rispose mettendo la pistola nello zainetto.
‘’Ora andiamo a casa’’ Disse avviandosi verso casa.
‘’Aspettami!!!!’’ Urlai seguendola, non volevo che quella strana creatura che mi aveva buttato nel pozzo torni.


Entrai a casa sedendomi sul divano.
‘’AHHH!!! MA CHE FAI, CAMBIATI PRIMA DI BUTTARTI SUL DIVANO RICOPERTA DI FANGO!!!’’ Urlo mia madre scandalizzata.
Saltai in aria, sconcertata.
‘’Scusami, non volevo’’ Dissi ridendo, avevo ricoperto il divano preferito di mia madre di fango.
Lei mi guardo come un capra, si giro e si avvio verso la cucina per prendere la sua attrezzatura per la guerra contro lo sporco (come la chiamo lei quando avevo cinque anni).
Andai in camera mia è presi dei vestiti a caso, andai in bagno e mi cambiai, avevo i capelli sporchi di quella melma cosi decisi che fosse meglio farmi un bagno rilassante. Dopo tutto quello che era successo me lo meritavo. 


Toc, Toc..
‘’Ellyenne, sei viva?’’ Una voce mi desto dal mio sonno profondo … MI ERO ADDORMENTATA NELLA VASCA.
Mi alzai di scatto e cominciai a lavarmi i capelli. Mannaggia ci mancava solo questo.
‘’Si mamma sono viva, ancora qualche minuto. ‘’ Dissi cercando di non ingoiare lo shampoo.
‘’Scusami ma era da due ore che eri in bagno, pensavo ti fossi incastrata nello scarico.’’ Disse ridendo da dietro la porta.
‘’Ha, Ha.. molto divertente, ora posso lavarmi i capelli!!??’’ Dissi sarcastica (almeno ci provavo).
Finito di lavarmi i capelli uscì dalla vasca e mi asciugai, mi misi i vestiti ed andai in salone. Mia madre si era messa a guardare la Televisione. Mi girai e vidi il divano ancora sporco con i prodotti per la pulizia vicino. Stavo sospettando qualcosa.
‘’Mamma ma come mai è ancora sporco il divano?’’ Dissi cercando di non sembrare arrogante, in fondo era colpa mia.
‘’Semplice, lo devi pulire tu!’’ Disse senza spostare lo sguardo dalla Televisione.
Mi girai arresa, era meglio non discutere presi lo straccio e un detersivo e rassegnata cominciai a pulire.

SPAZIO AUTRICE:Un piccolo intro per introdurre Ellyenne e sua madre Samantha. Nella storia originale non ho mai raccontato di questo pezzo anche se c'è l'avevo in mente sin dall'inizio.
Bene sperò che comunque il pezzo vi sia piaciutò e se avete consigli o notate errori ditemelo subito cosi li coreggo è la ricarico corretta, è se avete critiche sono sempre ben accettate.
Con questo vi auguro una belissima giornata a chiunque è passato qui, in più vi auguro una marea d'ispirazione per le vostre storie :)
  
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