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Autore: _xlouislaugh    31/03/2014    1 recensioni
Un' apparente normale serata in discoteca per Catherine.
Un incontro con un ragazzo.
Questo ragazzo la salva da un abuso.
Da questo "salvataggio" inizierà a crescere un'amicizia stupenda, che successivamente si rivelerà amore.
Uno di quegli amori incontrollabili, speciali, che vanno oltre ogni limite.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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L'odore di alcool e fumo mi indondava le narici, facendomi arricciare il naso. Ero stata trascinata con forza dentro quel club, con un abito un po' troppo corto per i miei gusti per colpa di quella stronza della mia migliore amica, Skyler. Mi aveva promesso che mi sarei divertita tantissimo, che avrei fatto conquiste.
Invece, ero seduta su un divanetto di pelle bianca alquanto scomodo, con un malibù in mano e le gambe accavallate,mentre guardavo quei corpi poco sobri che non si muovevano a ritmo di quella musica così assordante, veramente assordante. Non penso che le mie orecchie avrebbero retto ancora. Appoggiai il bicchiere sulle mie labbra e lasciai che il liquido dolciastro scivolasse giu leggero per la mia gola. Cercai disperatamente Skyler in mezzo alla folla con lo sguardo, allungando un po' il collo,senza successo.
Tirai fuori il telefono dalla mia pochette nera, e guardai l'ora. '2:47 a.m.'. Mi alzai da quel divano e andai fuori da quella che era diventata una gattabuia, per poter prendere una boccata d'aria. L'atmosfera non era delle migliori, un gruppetto di ragazzi sulla quindicina che si prendevano a cazzotti in faccia, delle ragazze sbronze con abiti piuttosto appariscenti sul marciapiede e la classica 'gangster' che passava. A questo punto pensai che fosse più sicuro stare dentro alla discoteca, così girai i tacchi e tornai dentro. Dei capelli biondi ossigenati che svolazzavano in aria, un vestito viola che andava di qua e di là: bingo!
“Skyler! Dov'eri finita?" la ragazza si voltò verso di me, e mi fece un sorrisone a trentadue denti.
“Scusa,avevo incontrato degli amici. Andiamo, te li faccio conoscere!" inarcai il sopracciglio e risi, sempre la solita. Mentre passavamo dei ragazzi continuavano a lanciarci occhiatine che Skyler ricambió ad alcuni, la mia espressione era solo di disgusto. Arrivammo in un posto meno chiassoso del locale, trovandoci di fronte tre ragazzi, niente male devo ammettere, che salutarono calorosamente la mia amica.
“Zayn?” esclamai io.
“Catherine!” mi stampó un umido bacio sulla guancia e gli sorrisi.
“Sei amica di Skyler?Non ne sapevo nulla!”
“Da ben 19 anni,Zayn” lui rise e tornó a sedersi affianco ad un biondino, che continuava a squadrare la mia amica da capo a piedi.
“Lui è Niall.” mi indicó il ragazzo biondo dagli occhi azzurri in un paio di jeans neri e un giubbetto di pelle altrettanto nero, che nemmeno si accorse della mia presenza da tanto era preso ad osservare Skyler.
“Mentre lui è Louis.” con un dito inquadrò un ragazzo moro dagli occhi color ghiaccio,qualche accenno di barba sul mento. Una maglia bianca che lasciava intravedere i suoi addominali e dei jeans blu scuro,con delle vans nere classiche ai piedi.Vari tatuaggi erano impressi sulle braccia, muscolose. Arrossii leggermente quando notai che mi stavo mordicchiando il labbro e lo stavo praticamente mangiando con gli occhi.
“Cat?Cat ci sei?” mi disse Skyler muovendo su e giu una mano davanti al mio viso. Scossi un po' la testa per riprendermi dal mio stato di 'coma'. Tesi una mano verso il ragazzo moro, che strinse in modo deciso.
“Piacere, Catherine.” dissi timidamente.
“Piacere mio.” si portó la mia mano alla bocca, che bació dolcemente fissandomi negli occhi. Nell'altra mano reggeva un bicchiere, dal contenuto sui toni dell'arancione.
“Noi andiamo a ballare, ci vediamo alle 4:30 all'uscita.” Skyler mi tiró una pacca sulla spalla e si trascinó sorridendo maliziosa Zayn e Niall, che sembravano incantati nel vederla camminare. Mi sedetti affianco a Louis, osservando curiosa il contenuto del bicchiere.
"Che cos'è?" 
"Sex on the beach. Vuoi provarlo?" annuii leggermente, quando mi porse il bicchiere. Lo poggiai sulle labbra e lasciai che l'alcool scivolasse giù per la gola, notando che era veramente buono.
"Ti piace?" si sporse un po' per vedere la mia espressione probabilmente. Mi voltai ed incrociai il suo sguardo, al quale sorrisi timidamente.
"Si."
"Vuoi che te ne vada a prendere un altro?"
"No grazie, sono a posto così."
 
 
Yellow diamonds in the light
And we're standing side by side
As your shadow crosses mine
What it takes to come alive
 
Mi buttai in mezzo alla mischia per ballare, siccome dopo il "vado in bagno, torno subito." non vidi più Louis che probabilmente aveva avvistato qualche bella ragazza da rimorchiare, più interessante della sottoscritta.
 
We found love in a hopeless space
We found love in a hopeless space
 
Iniziai a muovere il bacino cercando di restare a tempo con la musica, anche se i movimenti erano per forza limitati a causa della folla notturna del Sabato. Sentii una mano che afferrava il mio braccio, spaventata mi girai, inizialmente pensai fosse uno di quei ragazzi ubriachi che cercavano disperatamente una ragazza da scoparsi entro fine serata. 
"Scusami Catherine ma delle ragazze continuavano a ronzarmi intorno, scusa davvero." mi lasciò un tenero bacio sulla guancia per poi abbracciarmi. -ma tutta questa confidenza?- 
"Oh, non ti preoccupare, davvero." cercai di fare un sorriso abbastanza convincente, per poi tornare a ballare, dandogli le spalle.
"Posso ballare con te?" una voce provocante che si infiltrava nel mio orecchio e dei capelli che si appoggiavano al lato della mia fronte. 
"Hai a disposizione dieci minuti per farmi vedere che ballerino sei." mi girai, trovandomi uno spettacolo paradisiaco. La risata da angelo e un sorriso così bello da riuscire a farti sciogliere in pochi secondi. Una risata dolce, contagiosa. Una di quelle che amavo e non sentivo da tempo. Iniziai a ridere anche io, per dopo farmi un po' più seria. Tornai a muovermi, seguendo le note che le casse amplificavano per tutto il locale. Cercava di ballare, ma sembrava un bradipo.
"Louis, fermati." risi sonoramente bloccandolo.
"Lo so, faccio schifo." fece spallucce e alzò le mani in segno di arresa.
"Dovrei andare.." sussurrai al suo orecchio, con una punta di tristezza.
"Ti accompagno io all'uscita." sorrise e mi prese la mano, facendosi strada sgomitando un po' tra i corpi sudati e poco sobri, per raggiungere l'uscita del locale. Cercavo la chioma bionda di Skyler in mezzo ad alcuni gruppetti, lungo il marciapiede, su delle panchine, ma non riuscivo a trovarla.
"Louis, io la vado a cercare un attimo dall'altra parte. Tu prova ad aspettarla qui, in caso tornasse." mi fece un cenno con la testa, ed iniziai ad andare a cercarla dall'altra parte della strada, mentre mi stringevo nel mio cappotto grigio, sentendo improvvisamente un po' di freddo. Mi sporsi un po' vedendo una piccola via, illuminata leggermente dai lampioni che riflettevano una luce fioca. Sentii dei passi alle mie spalle, pensando fosse Skyler. Mi girai, ma al contrario mi ritrovai a pochi centimetri dal mio viso un ragazzo sui venticinque anni con un sorriso poco convincente stampato sul volto.
"C-cerchi qualcosa?" ero un po' impaurita, aveva la testa incappucciata e un'aria da duro.
"Una bella ragazza e una scopata. Mi sembri più che adatta." feci in tempo a deglutire appena che mi ritrovai a contatto con il muro congelato del vialetto, avevo sbattuto pesantemente la schiena. Cominciai a dimenarmi, provando a scalciare e a tirare dei pugni sul suo torace, ma chiaramente la sua potenza era maggiore della mia.
"Sta buona piccola." le sue mani si facevano troppo curiose sotto al mio vestito, la sua bocca troppo invadente a contatto con la mia. Opponevo resistenza contro le sue labbra, quando riuscii finalmente a staccarmi. Quattro urli abbastanza potenti provenivano dalla mia gola quando le sue dita scostarono la mia biancheria intima e con due dita inizò a penetrarmi con prepotenza. Ne aggiunse un terzo, il dolore stava prendendo il sopravvento su tutto. Dopo una buona quindicina di minuti e varie urla da parte mia, una voce alle sue spalle, dei pugni serrati lungo i fianchi, la mascella digrignata e la voce dura di un ragazzo.
"Mollala, stronzo." questo mi lasciò cadere a terra girandosi verso quello che apparentemente poteva essere la mia salvezza. La mia testa urtò contro il muro di mattoni che si trovava alle mie spalle e il gomitò strisciò pesantemente contro di questo.
"E' venuto il fidanzatino a salvare la principessa?" - lo prese in giro con fare da femminuccia indifesa. - La mia salvezza si avvicinava sempre più pericolosamente al ragazzo, sferrandogli un pugno in pieno viso, facendolo cadere a terra. Si mise sopra di lui, continuando a tirargli pugni in faccia, nello stomaco. Urli strozzati incapaci di uscire dalla gola venivano emessi dal mostro che si trovava steso a terra. Il ragazzo che mi aveva salvata si alzò quando vide che, probabilmente, aveva perso i sensi. Si passò l'avambraccio sulla fronte e si inchinò al mio livello. Dopo di questo non ricordo molto, solo un giramento incredibile di testa e due occhi azzurri.
 
SPAZIO MEEEEE
Ok, mi piace il blu e uso il blu. Sciocchezze a parte, buonasera a tutte quelle che sono arrivate fino qua in fondo!
Allora, premetto che ho impiegato una settimana per scrivere questo capitolo, in modo decente insomma! 
Spero non pensiate "Che palle, è come tutte le altre FanFiction" 
perchè qua Louis non è un puttaniere come al solito e Catherine non è una ragazza che la da a tutti, per intenderci. 
Vi chiedo di provare ad immedesimarvi nella protagonista, perchè vi assicuro che la lettura sarà ancora più scorrevole e interessante :) 
Mi auguro con tutto il cuore che in qualche modo sia riuscita ad incuriosirvi e a continuare a leggere appena aggiornerò.
Grazie ancora a tutte quelle che sono arrivate fino a qui.
Vi voglio benee :*
Baci, Martina xx
  
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