Mi risveglio accasciato a terra tra la soffice neve, in mano stringo una sfera nero pece con la chiusura di un bianco freddo e splendente quanto quello che mi circonda, su di essa c’è un’impronta di sangue. La attacco con una catena alla cintura, non provo a pulirla, so che sarebbe inutile, quel segno è la firma del “contratto” con quel Pokémon, un segno incancellabile e che mi avrebbe accompagnato per tutta la vita.