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Autore: ame tsuki    31/03/2014    3 recensioni
Non avete mai desiderato vedere i nostri amabili (?) ninja in veste di mago? Non avete mai provato l'irrefrenabile (?) desiderio di vederli studiare Aritmanzia e Incantesimi ad Hogwarts? Se siete folli come me, probabilmente ci avete pensato. Altrimenti, ora è il momento giusto per provare a vedere com'è! XD
Questo non è il classico cross-over, uno di quelli che vedono i personaggi di Naruto incontrare quelli di Harry Potter e viceversa. Qui non vedrete nessun personaggio della tanto amata Saga della Rowling. Ho preso solo in prestito il suo magico mondo e ci ho impiantato i personaggi di Kishimoto, cercando di mantenere una mia logica.
È una raccolta in ordine alla-come-mi-gira, con flash di vita magica quotidiana e veri e propri avanzamenti di trama.
Ovviamente, Sasuke x Naruto a gogo (e non solo!)
N.b. Il rating potrebbe alzarsi!
Capitoli:
1. Amortentia
2. Colloportus
...
INCOMPLETA
Genere: Commedia, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Cross-over, Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cursum Perficio
 
 
 
 
Questa idea mi balena in mente da anni ormai. Ora non riesco più a tenermela dentro XD Come forse avrete intuito dalla presentazione, è un crossover tra il mondo di Naruto e quello di Harry Potter. Ma non si tratta di un “normale” crossover, uno di quelli che vedono i personaggi di Naruto incontrare quelli di Harry Potter e viceversa. Qui non vedrete nessun personaggio della tanto amata Saga della Rowling. Ho preso solo in prestito il suo magico mondo e ci ho impiantato i personaggi di Kishimoto, cercando di mantenere una mia logica. Così, Sasori è diventato l’insegnante di Pozioni perché usa i veleni in battaglia, Hashirama è il Preside di Hogwarts perché è folle e sempre attivo come Silente (anche se è molto più giovane XD) e Zetsu è il professore di Erbologia perché… Beh, è una pianta XD Ho anche smistato i nostri giovani eroi nelle Case che mi sembravano più affini al loro carattere. Siete liberissimi di contestare le mie scelte, anche se a me paiono le più opportune XD
Detto questo, due parole sulla storia: è una raccolta che non va assolutamente in ordine cronologico. L’ordine sarà semplicemente la mia ispirazione XD Chiaramente ci sarà una trama (e un cattivo di turno) ma penso che la svilupperò alla fine: prima voglio sbizzarrirmi e sfruttare l’enorme potenziale di incantesimi e strane pozioni XD È yaoi, ovviamente. Chi mi segue sa che non scrivo altro. Che ci volete fare? Ognuno ha le proprie ossessioni e questa è la mia XD Essendo io propensa a cedere alle tentazioni, il rating potrebbe alzarsi, quindi siete avvisati!
Finito con lo sproloquio, vi lascio alla storia. Prima, però, ecco l’elenco dei personaggi (lo metterò all’inizio di ogni capitolo, così siete più comodi se non vi ricordate qualcosa ^^).
Buon divertimento (?)

 
 
Ministro della Magia: Madara Uchiha
Preside di Hogwarts: Hashirama Senju
 
Insegnanti:
  • Trasfigurazione: Prof.ssa Tsunade Senju (Direttore della Casa di Grifondoro)
  • Incantesimi: Prof. Kakashi Hatake (Direttore della Casa di Corvonero)
  • Pozioni: Prof. Sasori Akasuna (Direttore della Casa di Serpeverde)
  • Volo: Prof. Gai Maito
  • Storia della Magia: Prof. Hiruzen Sarutobi (Direttore della Casa di Tassorosso e Vicepreside)
  • Erbologia: Prof. Zetsu
  • Difesa contro le Arti Oscure: Prof. Itachi Uchiha
  • Astronomia: Prof. Izuna Uchiha
  • Babbanologia: Prof. Jiraiya
  • Rune Antiche: Prof.ssa Konan
  • Cura delle Creature Magiche: Prof. Iruka Umino
  • Divinazione: Prof.ssa Kurenai Yuhi
  • Aritmanzia: Prof. Asuma Sarutobi
 
Personale scolastico:
  • Infermiera: Shizune (+ TomTom XD)
  • Custode della Scuola: Hidan
  • Bibliotecaria: Shiho
 
Fantasmi:
  • Grifondoro: Obito Uchiha
  • Tassorosso: Teuchi
  • Corvonero: Chiyo
  • Serpeverde: Tobirama Senju
  • Poltergeist rompiballe: Tobi
 
Studenti:
  • Grifondoro:
    • Naruto Uzumaki (Cercatore della Squadra di Grifondoro e Capitano)
    • Rock Lee (Cacciatore della Squadra di Grifondoro)
    • Hinata Hyuga (Prefetto)
    • Kiba Inuzuka (Battitore della Squadra di Grifondoro)
    • Ino Yamanaka
    • Konohamaru Sarutobi (Portiere della Squadra di Grifondoro)
  • Tassorosso:
    • Ten Ten Mitashi (Battitore della Squadra di Tassorosso e Prefetto)
    • Choji Akimichi (Portiere della Squadra di Tassorosso)
    • Jugo (Prefetto)
    • Moegi
    • Udon
  • Corvonero:
    • Sakura Haruno (Prefetto)
    • Shino Aburame
    • Shikamaru Nara
    • Gaara (Prefetto)
    • Temari (Cacciatrice della Squadra di Corvonero)
  • Serpeverde:
    • Sasuke Uchiha (Cercatore della Squadra di Serpeverde, Capitano e Prefetto)
    • Neji Hyuga (Caposcuola)
    • Sai (Cacciatore della Squadra di Serpeverde)
    • Karin Uzumaki (Prefetto)
    • Suigetsu Hozuki (Battitore della Squadra di Serpeverde)
    • Kankuro
 
 
 
 
Amortentia
 
 
 
 
Naruto non si era mai reso conto di quanto l’Uchiha fosse attraente. Forse perché non aveva mai avuto davvero il tempo di osservarlo così da vicino senza doverlo insultare o ferire in qualche modo. In effetti, in quel momento avrebbe potuto – e sicuramente voluto – scagliargli contro un qualsiasi incantesimo offensivo per farsi ripagare di tutti i torti subiti in quei sei anni ad Hogwarts. Ciò che lo frenava dal farlo era che – quella volta – Sasuke non avrebbe reagito. Anzi, probabilmente sarebbe stato felice di ricevere le sue imprecazioni, pur di sentire – parole sue – “quella voce così melodiosa”. E, a malincuore, Naruto doveva ammettere che non ci sarebbe stato gusto nell’assenza di battibecchi.
Tutto era iniziato quella mattina quando, come al solito, una pioggia di gufi e di lettere si era riversata nella Sala Grande durante la colazione. Al giovane Uzumaki si erano spalancati gli accecanti occhi azzurri dalla gioia alla vista del suo pacchetto, portato da una grossa civetta bruna. La ringraziò permettendole di beccare i suoi avanzi, mentre strappava frenetico la carta che ancora avvolgeva quel tanto atteso oggetto. Poi, una voce gelida e tremendamente familiare ruppe l’idillio.
«Uzumaki, è per caso un Filtro d’Amore, quello? Uno di quelli vietati?». Sasuke Uchiha, Prefetto dei Serpeverde, ringhiò l’ultima parola come se bastasse a far scomparire quel liquido illecito dalla faccia della Terra.
Naruto si voltò imbronciato verso il mago dai capelli corvini, borbottando un poco convinto: “Non sono affari tuoi”.
«In effetti, in quanto Prefetto, sono affari miei – rimbeccò l’altro alzando un sopracciglio – E ora dammi quella roba!»
«No!» urlò il biondo, trattenendosi a stento dall’alzarsi in piedi e colpire con un bel pugno assestato quel volto che tanto odiava. Quella pozione era destinata al piano per la conquista della ragazza di cui era cotto da anni: la Corvonero Sakura Haruno, nonché sua migliore amica. Non poteva assolutamente permettersi di farla finire nelle mani sbagliate.
Proprio per questo, un moto di panico si impossessò di lui quando vide le dita diafane dell’Uchiha afferrare il tappo di sughero che proteggeva il suo tesoro e tirarlo, liberando il profumo che solo l’Amortentia poteva avere. Per Naruto, sapeva di muschio. Ma prima che il perfido giovane mago potesse rubargli definitivamente la bottiglietta per versare il suo contenuto sul pavimento, rendendolo innocuo, Hinata – una leale e coraggiosa Grifondoro – venne in aiuto al suo biondo eroe. Mormorando “Confundus”, puntò la sua bacchetta contro Sasuke, lanciandogli un incantesimo degno di un “Eccezionale”. L’Uzumaki le rivolse un ampio sorriso di riconoscenza, facendola arrossire e distogliere lo sguardo.
Fu in quell’attimo che avvenne. Confuso a dovere, l’Uchiha sembrò improvvisamente follemente attratto da quel liquido madreperlaceo che sapeva di grano. Non sapeva cosa fosse ma decise che doveva assolutamente assaggiarlo. E prima che qualcuno  potesse fermarlo dal commettere una tale pazzia, la pozione gli scorreva nell’esofago.
Così, tecnicamente era colpa della Hyuga se Naruto aveva dovuto sopportare, per le tutte le due ore di Erbologia e per le successive due di Storia della Magia, le scottanti occhiate di Sasuke – cariche di un desiderio che mai avrebbe potuto esprimere se fosse stato cosciente di sé – e i suoi complimenti adoranti su ogni cosa lo riguardasse. Era stato decisamente un sollievo separarsi da quell’Elfo Domestico – perché in questo si era trasformato il moro – per l’ora di Cura delle Creature Magiche, che il Serpeverde non seguiva.
La persecuzione, però, non era finita. Dopo pranzo, infatti, Naruto era stato costretto a nascondersi all’ombra di un faggio in riva al Lago Nero – nonostante la pioggia – pur di sfuggire agli sguardi ardenti dell’Uchiha, che sembrava volerlo assalire da un momento all’altro.
Quindi, la sorpresa fu enorme quando – dopo una scarsa mezz’ora di pace – si vide sovrastare dalla sagoma dell’Uchiha talmente in fretta che non poté evitare il contatto con le sue labbra che ne seguì subito dopo. Era stato un bacio casto e breve ma sufficientemente elettrico da rintontire i pochi neuroni funzionanti del giovane Grifondoro. Così, si era ritrovato a fissare quel volto troppo vicino al suo, talmente perfetto da mozzargli il fiato. E si era reso conto che Sasuke Uchiha era davvero dannatamente attraente. Gli occhi erano tanto scuri da essere irresistibilmente magnetici, il naso così dritto che a stento riusciva a trattenere la voglia di sfiorarlo e le labbra, sottili ma maledettamente morbide, sembravano essere state fatte solo per essere baciate.
Poi, lentamente, si mossero in un sussurro.
«Non hai idea di quanto ti voglia, Naruto»
Il suo nome non era mai sembrato così eccitante. Probabilmente, l’Uchiha sarebbe riuscito a rendere sensuale qualunque cosa, in quel momento.
Prendendosi un attimo per pensare, il biondo riemerse dalla nebbia in cui sembrava voler affogare per rendersi conto che era l’Amortentia a parlare e non Sasuke Uchiha. Eppure sembrava esserci qualcosa di irresistibilmente vero in quelle iridi color ossidiana, qualcosa che gli pregava di lasciarsi andare, di approfittare di quella fortuna.
Fu ancora una volta la voce del mago che aveva di fronte a distoglierlo da qualsiasi pensiero razionale.
«Sono tuo, Naruto. Puoi farmi quello che vuoi. Devi farmi quello che vuoi». Aveva sussurrato, ancora una volta. L’aveva pregato, ancora una volta. L’aveva stregato, ancora una volta. L’Uzumaki si era reso conto spesse volte di quanto desiderasse avere Sasuke ai suoi ordini. Ma mai avrebbe pensato che questo potesse eccitarlo nel vero senso della parola. Eppure il rigonfiamento nei suoi pantaloni parlava chiaro. Anzi, urlava a gran voce e l’altro non poté fare a meno di notarlo.
«Vuoi che ti soddisfi, Naruto?»
Gli soffiò quella domanda direttamente sulle labbra, attaccandole con le sue subito dopo aver sentito il flebile “Sì”. La mano diafana si fiondò all’interno dei suoi boxer, afferrando con decisione il suo membro bisognoso, proprio nell’esatto momento in cui la lingua chiese insistentemente di entrare nella sua bocca, accolta con entusiasmo. L’Uzumaki si sentì trasportato in un vortice di follia, il suo mondo ormai ridotto ai due muscoli gemelli che danzavano frenetici insieme e quella mano che, lenta e inesorabile, lo avvicinava all’apice del piacere.
D’un tratto, si rese conto di voler ricambiare il favore, di voler sentire l’eccitazione di Sasuke tra le sue dita, di volerla modellare e, in un certo modo, fare sua. Si avvicinò tremante al bottone dei jeans, liberandolo dall’asola solo dopo parecchi tentativi, il cuore che gli batteva forte nel petto come a volerne uscire. Sfiorò la stoffa dei boxer col polpastrello, facendo sospirare l’altro e obbligandolo a interrompere il bacio. L’azzurro si specchiò nel nero quando i loro occhi si incontrarono. Fecero aderire le loro fronti, mentre la mano dell’uno dava piacere all’altro e viceversa, in un intimo e naturale desiderio di soddisfazione. Vennero insieme, mischiando gli ansimi in un nuovo bacio passionale. Creando un primo, fondamentale legame che nessuno – nemmeno il tempo – avrebbe potuto spezzare.
Naruto tornò in sé dopo pochi istanti, quando ormai il ritmo del suo cuore stava rallentando. Sasuke lo guardava ancora con venerazione, ringraziandolo con lo sguardo per quello che gli aveva concesso di provare. Il biondo arrossì e sospirò, lieto che l’altro fosse ancora sotto l’effetto della pozione.
Perché sapeva, in fondo, che l’Uchiha gliel’avrebbe fatta pagare appena fosse rinsavito. E, nel profondo, non vedeva l’ora che accadesse.

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