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Autore: Annalisa Accardi    01/04/2014    4 recensioni
TRA LA MIA REALTA' E LA MIA FANTASIA
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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                                                                             A CHI NON C’E PIU’ MA E SEMPRE DENTRO ME….
                                                                             ALLA BIG CASTLE FAMILY  CHE MI DA SPERANZA 
                                                                                       E UN GRAZIE SPECIALE A LUDO    
                                                                                              
 
E una mattina come tante altre io sto per andare a lavoro,sono contenta,questa
mattina rick mi ha svegliato con un dolcissimo bacio,prima di uscire per
concordare la pubblicazione del prossimo romanzo,ormai manca poco al nostro matrimonio
é tutto organizzato e io non sto più nella pelle,mi sembra che il tempo non
passi mai.
All’ora di pranzo vado nel nostro appartamento ci sono ancora tante cose da
sistemare ,sono cosi felice nulla può rovinare questi giorni.
Mi metto sul divano e stranamente mi addormento subito.
Mi sveglio di soprassalto  alle 17:55 del 1 aprile  sono tutta sudata e
sento un peso al centro del petto,vado in cucina a bene dell’acqua,mi tremano
le mani così mi cade il bicchiere,mentre pulisco suona il telefono corro a
rispondere,so che sei tu,voglio che torni presto,rispondo sentendo tante voci non
capisco cosa mi dicono,penso ad uno scherzo visto la giornata,metto giu’ e
continuo a pulire.Suonano alla porta é mio padre con un amico,lui parla e io
vedo solo la sua bocca aprirsi,non capisco le sue parole quello che so é che mi
ritrovo in un pronto soccorso.
C'è tanta gente che piange e urla,io li guardo appoggiata alla porta dell’
uscita,poi arriva tua madre si butta sul mio collo,le sue lacrime scorrono sulla mia
spalla.
Sento parlare di cosa devi indossare,c’e chi dice vado io a casa a prendere
qualcosa,così dico ci penso io,prendo l’auto di un amico non mi faccio
accompagnare da nessuno.Vado nel negozio da cerimonia dove abbiamo provato gli
abiti per il matrimonio,la commessa sta chiudendo,le dico di aspettare perché
devo ritirare il tuo vestito,lei mi dice che é impossibile essendoci delle
modifiche da fare,ma io insisto non dico il perche’,la ragazza mi prende per
matta e forse é per questo che mi da il tuo completo blu.
 
Torno all’ospedale, il cellulare non smette di squillare,arrivo e gli consegno il
vestito mi chiedono se voglio vederti ,io non so cosa rispondere,mi ritrovo
in quella stanza,ti vedo straiato dormi tranquillamente.
Non ti tocco,non ti sfioro,esco subito.
Fuori chiedo solo cosa ti é successo?Mi dicono che il celluare non ti prendeva e che
eri sceso in strada per chiamarmi da una cabina,attraversando sulle striscie
qualcuno ti ha investito,dico ok va bene ed esco,fuori é buio il cielo é pieno di
stelle non so quanto lì resto fuori.
 
Mi portano a casa,resto seduta sul divano tutta la notte,tu sei in coma all’
ospedale,io non c’e la faccio a restare con te.Sono svuotata non sento
dolore,non ho versato nemmeno una lacrima,ho solo un peso sul petto che mi impedisce
di respirare,mi sembra come di essere sott'acqua percepisco delle voci ma non capisco cosa
accade.
Stanno passando giorni,settimane,mesi,ma questa sensazione non passa,non
credo che passsera mai!Non lavoro,non esco,rimango ad aspettare non so che
cosa;mio padre é qui con me non mi lascia mai,io mi rifiuto di parlare con tua
madre e con i nostri amici.
Poi un giorno sento mio padre piangere e decido di reaggire,almeno per lui,
levo ogni tuo ricordo dalla mia vita.
Torno a lavoro e dopo mesi per la prima volta sorrido con i miei amici,di
giorno le cose vanno meglio la notte mi addormento tra le lacrime e gli incubi,
ma va bene cosi,ormai per me sei un tormento nel cuore.
Passano gli anni tu sei sempre in coma e io vivo sospesa,é un tormento che non
mi lascia mai,chi mi conosce da poco non sa di te,sei un'ombra,un'ombra
dolorosa dentro di me.Poi un giorno dal balcone di casa mia sento delle 
ragazzine parlare,scherzare giocare tra loro,e sorrido,sorrido di
spensieratezza,mi danno gioia,speranza nel futuro.Ogni sera sono là a parlare,
ogni tanto scambio qualche parola con loro,e questo contatto mi fa
dimenticare di te.Sono 3 notti che nn piango e ora che me ne accorgo mi sento
in colpa nei tuoi confronti,ma devo riaggire non posso passare la vita dentro un
ricordo!
Mi do delle fasi da superare:
1 andare a trovare la tua famiglia
2 pensare a me stessa
3 venirti a trovare
E’ domenica  sono in macchina davanti la porta della tua famiglia,
ho paura della loro reazione!Quando aprono la porta invece mi
ritrovo le braccia di tua madre al collo,anche questa volta piange ma di
gioia,io sono felice di stare in questa casa,è tutto come allora,guardo le
nostre foto.Passiamo un bellissimo pomeriggio e ci promettiamo di incontrarci
presto.
Oggi é un giorno di sole decido di uscire per fare qualche spesa.Vado dal
parrucchiere e non so come mi ritrovo davanti alla tua clinica,mi fermo a
guardare l’edificio,mentre una fila di macchine dietro la mia inizia a suonare,così parcheggio e aspetto non so cosa.
Non vedendomi rientrare mi chiama mio padre preoccupato,gli dico di stare
tranquillo che tornerò a casa prima possibile.
Passano secondi,minuti credo ore sono sempre qui,finché non faccio un
respiro profondo scendo dalla macchina e vengo verso il tuo reparto,non so in
quale stanza ti trovi,ma seguo il mio istinto,attraverso un vetro vedo tua
madre uscire da una stanza.Lei mi vede sorride,le chiedo se sei lì,risponde
di si e mi dice di entrare.
Indosso il camice ed entro,penso di aver smesso di respirare in quei minuti.
Mi avvicino ti guardo,accarezzo il tuo viso, non sei cambiato affatto!Rimango qui con te
senza parlare finché non mi dicono di uscire.E così torno a casa ho perso una decisione,chiamo il distretto
per mettermi in aspettavita,sono stata mesi facendo finta che tu non esistessi che non
fosse successo nulla,ma non é così!Tu sei dentro di me e preferisco sentire il
dolore che negare la tua esistenza per sempre.
Ormai sono settimane che passo le giornate con te raccontandoti cosa accade nel
mondo,sentendo quasi le tue battute,ti leggo i tuoi romanzi cambiando il tone della voce ad ogni personaggio,
mi addormento per qualche istante appoggiata al
tuo petto solo per sentire il tuo cuore battere,finché non accade l’impensabile.
Sento accarezzarmi la spalla,la tua mano va su e giù sulla mia schiena,io non
voglio aprire gli occhi ho paura di svegliarmi dal piu’ bel sogno della mia
vita,ma ti sento sussurare il mio nome,alzo la testa e vedo i tuoi splenditi
occhi aperti non ne ricordavo piu la bellezza e come spesso accadeva mi perdo nel tuo sguardo.Inizio
a gridare così nella stanza entra mezzo ospedale e qualcuno mi accompagna fuori,osservo tutti i
medici lì dentro e piango di gioia,stanno arrivando tua madre e tua figlia
che vedendomi così sconvolta mi corrono incontro,gli dico che sei tornato da noi,sei tornato!
Ci abbracciamo contente.
É passato un mese dal tuo risveglio migliori ogni giorno di più!Anche se ancora non
sei in grado di camminare da solo.Il medico ci dice che tra qualche giorno puoi tornare a casa.Non sto nella pelle,tu sei un po’
preoccupato non vuoi che ci occupiamo di te,hai paura che diventerai un peso per me se non torni presto in
forma,ti dico che non é così ma tu sei il solito testardo e non mi stai ad ascoltare!Fu in quel momento che mi
venne un’idea,io sono un tipo razzionale ma in questa occasione ho
seguito il mio istinto e con l’aiuto di tua madre organizzo il nostro giorno
perfetto.
Ti vengo a prendere non dici una parola,parli solo quando ti accorgi che la
strada che sto percorrendo non é quella che ci porta a casa,
arrivamo nel nostro parco dove abbiamo vissuto i momenti piu’ belli della
nostra vita,ti arrabbi mi dici di andare via da lì,stizzita ti rispondo che se ci riesci
Puoi benissimo andare via da solo!Mi afferri la mano e mi chiedi che intenzioni ho,ti guardo
sorrido e rispondo,ti voglio sposare,tu mi dai un bacio al volo,mi ritraggo e
ti dico che la sposa si bacia dopo il matrimonio non prima!Scendo dall’auto mentre ci
raggiungono i nostri amici e tua madre io vado verso le mie amiche che mi stanno
aspettando per aiutarmi a cambiarmi.
Sono aggitata organizzare il matrimonio in 2 giorni é stato complicato ma con
le amicizie giuste c'é l’abbiamo fatto,mi dirigo verso l’altare che é stato costruito
davanti alle nostre altalene,tu sei lì seduto nella sedia a rotelle con tua
madre e tua figlia accanto,io sto arrivando sotto braccio a mio padre,cerco i
tuoi occhi senza quelli non credo di riuscire a camminare.
Siamo di fronte al funzionario comunale che sta celebrando le nostre nozze,attorno a noi ci
sono le persone più care,e una serie di curiosi che sta guardando,ci
scambiamo le promesse e gli anelli,finché non siamo dichiarati marito e moglie,
sorridiamo felici,il funzionario ti dice che puoi baciarmi e io mi abbasso
verso di te,mi fermi e mi dici non così!Chiedi a tua figlia di tenere la
sedia fai fatica ma ti alzi,vieni verso di me,avrai fatto solo due passi ma per me
valgono tantissimo,mi accarezzi il volto e mi dici ora si che posso baciare la
sposa……
  
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