Serie TV > Braccialetti rossi
Segui la storia  |      
Autore: Francesca Liuni    01/04/2014    1 recensioni
Una ragazza che non ha una vita semplice deciderà di mettere fine a tutto, ma non andrà come voleva e si ritroverà in ospedale dove farà nuove amicizie. Qui inoltre imparerà a volersi bene, ad accettarsi, a vedere tutto in modo positivo. Insomma la sua vita migliorerà. Con i suoi nuovi amici farà nuove esperienze, anche delle avventure.
Genere: Drammatico, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Oggi è una giornata come tutte le altre. Già lo so: mi alzerò e dovró litigare con mia madre perchè è tardi, arriverò a scuola e lì troverò quelle quattro galline che inizieranno a torturarmi, prenderò come minimo un bel 2 a matematica perchè non ho studiato. Poi quando tornerò a casa mi toccherà ascoltare il monologo di mia madre su quanto è importate che io sia forte. 
Non c'è la faccio più. E pensare che prima non era così.. Prima che.. mio padre ci lasciasse.. insomma prima che il tumore se lo portasse via. Prima era tutto quasi perfetto.. era diverso. Ora da quando lui non c'è mia madre sta malissimo, ma fa finta che vada tutto bene. Mentre io.. non faccio nulla, subisco tutto.
Da quando ci siamo trasferite qui la mia vita è cambiata, nella scuola dove vado sono tutte troiette, si vestono tutte allo stesso modo, ma devo dire che sono tutte delle belle ragazze. Da quando hanno saputo che mi era morto il papà mi hanno iniziato a prendere in giro, chiamandomi :" orfana, sfigata, scherzo della natura, senza papà. " 
Ok, io lo so che non sono bellissima ecc.. E ogni volta che mi dicono queste cose non reagisco, non rispondo solo perchè so che sono cose vere. Mia mamma non lo sa, non lo sa nessuno..
Ultimamente un ragazzo mi è venuto vicino e mi ha regalato un pacchetto di sigarette e delle pasticche.. So che non dovrei farlo, ma è un modo per sfuggire da tutto questo. Poi quando torno a casa scoppio a piangere e l'unica cosa che mi dà un pò di conforto è un pezzetto di ferro freddo, che quando appoggio sulla mia pelle, si fa male, ma mi fa capire che quel dolore che provo me lo merito. 
Io mi chiamo Giovanna, ma mia madre e i miei vecchi amici mi hanno sempre chiamata Jo. Sono uno schifo, con qualche chilo in più, capelli lunghi e mossi, occhi verdi, sono una drogata, depressa e aggiungerei senza papà. Oggi è un giorno come tutti gli altri.. Un giorno che finirà con me nel bagno con in mano una lametta, e intenzionata a vomitare anche l'anima pur di essere finalmente come tutti vogliono.
Quindi decido di prepararmi in fretta e di uscire di casa senza farmi vedere da mia madre. Prendo la strada per la scuola, per tutto il traggitto ascolto la musica. Arrivata. Vedo le quattro mura di mattoni rossi con il cancello nero. Tutti i miei cotanei intorno che parlano e aspettano che suoni la campanella per entrare.
No, oggi no, credo che mi farò un giro. Non è la prima volta che faccio sega, di solito quando non vado a scuola mi diriggo in un parco mi siedo e guardo le persone felici che mi girano in torno, ma oggi voglio camminare. Poso lo zaino accanto alla panchina dove di solito mi siedo e poi inizio a correre, era da tanto che non lo facevo..
Quando ero piccola andavo a correre con papà nel parchetto sotto casa.. Quando è morto tutti sono venuti da me a farmi le condoglianze e darmi qualche parola di incoraggiamento. Ma so che erano tutte parole false. Tutti in questo mondo sono falsi. Tutto questo ricordare mi fa venire da vomitare, così mi fermo. Improvvisamente tutto quello che ho dentro: la rabbia, il dolore, la stanchezza, lo schifo per gli altri e per me stessa; esce tutto fuori e inizio a piangere. Vorrei tanto mio padre accanto a me, è l'unica persona che vorrei ora. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti un piccolo ponticello che affaccia su un fiume.
Questo parco è bellissimo, non sono mai arrivata su questo ponte. Decido di affacciarmi per vedere meglio quello che c'è sotto. Non ho mai pensato di voler così fortemente essere da mio padre, ma poi non è un'idea così sbagliata. Mi arrampico sulla piccola ridiera che mi separa dal vuoto. Chiudo gli occhi.
Infondo la vita fin'ora non mi sta dando nulla di bello per cui continuare.
1..2..3.. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Braccialetti rossi / Vai alla pagina dell'autore: Francesca Liuni