Naruto era lì con lo sguardo perso da almeno un
quarto d'ora.
Era chiaro che Jiraya gli facesse la fatidica domanda.
- Ti piace qualcuno?
Con conseguente arrossamento delle guance e un tartagliante
No in risposta.
Cinque minuti d'attenzione e poi il cervello che parte
per altri lidi.
Jiraya, che da più di mezz'ora cercava di avere
un qualche tipo di scambio d'opinioni, decise di affrontare il problema.
- Allora, la conosco?
Uno sbuffo indica il crollo definitivo di ogni barriera.
- Non capiresti.
- Prova a spiegarti, anche se non sembra ho molta esperienza.
- E' complicato, e poi neanch'io sono sicuro di quello
che provo.
- Tu inizia a raccontare e poi io ti dirò cosa
fare.
Un altro sbuffo, le guance che diventano sempre più
rosse, gli occhi che evitano quelli del suo maestro.
- E' una persona speciale?
- Si è unica.
- Parli sempre a sproposito e oggi bisogna tirarti fuori
le parole di bocca.
- Non ne voglio parlare.
- E' di bell'aspetto?
- Di più.
- Ogni tanto ci parli?
- Si e no, soprattutto per litigare.
- Benissimo! L'odio è meglio dell'indifferenza.
- Ehi! Non ho mica detto che mi odia!
- Solo che litigate. E vi insultate magari..
- Appunto!
- Fantastico! Le migliori storie nascono proprio dai
litigi.
- Se lo dici tu...
- Magari siete come il giorno e la notte.
- Qualcosa mi dice che sai di chi sto parlando.
- Ancora meglio. Lo sai che gli opposti si attraggono?
- Si, ma non credo di essere il suo tipo.
- Cosa te lo fa pensare?
- Alcune cose che ha detto.
- Mentre litigavate o dopo un litigio?
- Si
- E non ti ha mai aiutato in qualsiasi cosa?
- Si
- E perché?
- Dopo mi diceva sempre che non sapeva il perché.
- Se state zitti non vi capita mai di iniziare a parlare
insieme per evitare il silenzio?
- Qualche volta.
- Non ci credo. Sembrate proprio la classica coppia troppo
timida per dichiararsi. Sa cosa devi fare? Va' da lei e confessale il tuo
amore.
- Non è così facile, ci sono troppe incognite.
- Parli proprio tu d'incognite? Tu che sei impulsivo
e imprevedibile?
- Si io, qualcosa in contrario?
Jiraya lo guardò dolcemente, non c'è che
dire stava proprio crescendo.
- Se non metti mai in gioco il tuo cuore, non saprai
mai se i tuoi sentimenti possono essere ricambiati.
Naruto lo guardò in modo strano e chiuse lì
il discorso.
A fine giornata gli mormorò un sommesso - Ci penserò.
Il mattino dopo Jiraya aspettò Naruto invano al
solito luogo d'appuntamento.
Preoccupato, decise di andare a casa sua.
Dopo aver suonato un paio di volte, il suo allievo aprì
la porta.
Indossava solo i pantaloni del pigiama, era totalmente
in disordine e sfoggiava una luuunga scia di succhiotti dal collo al petto.
- Scusami, ma oggi non mi sento molto bene.
- Lo vedo.
- Ci vediamo domani o dopo.
- Hai seguito i miei consigli?
- Si
- E com'è andata?
- Benissimo.
Stava per andarsene quando lo vide.
In un riflesso di uno specchio indiscreto.
Era seduto sul letto del suo pupillo.
I suoi occhi pieni d'impazienza.
Bello, bellissimo, veramente un bel ragazzo.
Sasuke Uchia.
Jiraya sorrise.
- Si ho capito. Quando hai voglia di allenarti, sai dove
cercarmi.
- Nessun problema?
- Nessuno. E adesso divertitevi.
- Allora arrivederci.
- Vai, vai che non si fanno aspettare i signori.
Naruto era arrossito violentemente
- Vai che hai buon gusto.
Con queste parole Jiraya se ne andò ridendo.
Naruto chiuse la porta.
Una mano diafana si muove sinuosa lungo il suo petto.
- Cosa ti ha detto?
- Che possiamo darci alla pazza gioia.
- Ti amo.
- Ti amo anch'io.
Detto questo chiude le labbra del suo compagno con un
dolcissimo bacio.
Fine
Note dell'autrice
Sasuke e Naruto al momento non sono disponibili per siparietti
di sorta.
Forse quando saranno soddisfatti commenteranno.
E a voi, questa fic è piaciuta?
Allora commentate, commentate, commentate!
P.S.: I pomodori non tiratemeli Please.
Bye, bye
Roby-chan