02/04/2014
1 recensioni*Piccole avvertenze: ragazzi, questo è un capitolo di introduzione, se così si può chiamare. Dovevo mettere in chiaro come entrava in scena il personaggio di Thomas perchè c'è una storia dietro. Ovviamente i dialoghi non mancheranno e dal prossimo capitolo, saranno capitoli normalissimi. Bene, spero di non annoiarvi e vi lascio alla lettura del capitolo. Pronti per l'avventura? Buona lettura.
- Thomas.
Prima che Stiles e Derek avessero Laura, con l'aiuto di Cora, avevano chiesto a tutti i centri addozzioni possibili ed inimaginabili, ma la risposta era sempre la stessa. "I tempi d'attessa sono abbastanza lunghi", per questo, quando Cora vide che il loro amore non bastava più, si offrì come madre surrogata e col seme di Stiles, alla fine, Laura venne al mondo. Quanto al centro addozzioni e ai tempi d'attesa, beh, non avevano torto! I tempi furono abbastanza lunghi, eccome, tanto che in un Martedì sera, come tanti, precisamente un 12 dicembre, mentre Stiles e Derek stavo sgridando la loro figlia perchè aveva portato a casa il suo primo ragazzetto all'insaputa dei genitori alla tenera età di 14 anni, suonò il telefono di casa. Andò a rispondere Derek e dell'altra parte del telefono c'era un gentilissima signora del centro adozioni. Stiles e Derek ricordono quel giorno come fosse ieri. Derek in particolar modo.
"Buona sera, ci scusi per l'ora. Siamo il centro adozioni, c'è un povero bambino che ha bisogno di voi. Ha 12 anni ed è praticamente solo, i suoi genitori sono morti all'età di 3 anni e sta girando di casa in casa da allora. Ha bisogno di qualcuno che lo ami davvero e che questa volta se lo tenga, crediamo che voi siete i migliori per questo. Sappiamo che avete già una figlia. Una bella casa e due lavori che vi permetterebberò benissimo di mantenere un altro figlio. Siete ancora interessati a fare del bene ad una creatura innocente?" - Disse la signora.
Come dire no, Stiles e Derek non aspettavano altro. Laura tanto meno. Saltò di felicità non appena seppe la notizia e obbligò ai genitori di dire si perchè non potevano lasciarlo solo, tanto che Derek, con un sorriso che andava da orecchio a orecchio, stampato in volto, ritornò tra i viventi e rispose con queste esatte parole:
"Credo che quel bambino abbia appena trovato due genitori e una sorella, per sempre, signora."
E non aveva torto Derek, quel bambino, l'indomani mattina era già a casa loro. Si chiama Thomas, ha 12 anni, ed è il bambino più bello del mondo, capelli castani, occhi verdi e labbra carnose, manco farlo apposta, sembra davvero il figlio di Stiles e Derek. Laura si innamorò di lui all'istante e non appena se lo ritrovò davanti alla porta di casa la prima cosa che fece, altro non fu che saltargli addosso, stringerlo forte a se e riempirlo di bacini. Thomas sorrise a questo, ma aveva paura. Un minuto, un minuto soltanto e si era già legato a quella famiglia. Visti i precedenti però, temeva che venisse cacciato nuovamente. L'assistente sociale spiegò brevemente la situazione di Thomas a Stiles e Derek mentre il piccolo era già con la sua sorellina a parlare, ridere e scherzare. Laura era alle stelle. Stiles pianse, quello che gli disse l'assistente sociale era qualcosa di terribile per un bambino di soli 12 anni. Thomas era mal nutrito, non mangiava quasi mai ed era sempre triste. Si sentiva fuori dal mondo, un bambino sbagliato. Le sue idee però cominciarono presto a cambiare quando due giorni dopo, il 14 di dicembre, in casa Hale-Stilinski arrivarono gli assistenti sociali con delle carte. Thomas era convintò che se ne sarebbe dovuto andare via un altra volta, ma Stiles invece gli spiegò che gli assistenti sociali erano li, con quelle carte per confermare l'adozione e che se solo lui avrebbe voluto, da quel giorno, il suo nome sarebbe stato Thomas Hale-Stilinski. Sarebbe stato a tutti gli effetti il fratello di Laura e il figlio di Stiles e Derek. Thomas non poteva chiedere di meglio, Laura tantomeno. Dall'esatto momento in cui Stiles e Derek firmarono quelle carte, Thomas, iniziò a chiamarli papà e a scuola, mostrava a tutti, orgoglioso la foto dei suoi genitori. Genitori che a differenza degli altri, non lo abbandoneranno mai. Mai e poi mai. Se c'era una cosa che Thomas, nel corso del tempo in cui era stato in orfanotrofio o in due o tre case, le persone che lo ospitavano per poco tempo, le chiamava semplicemente con il loro nome. Non li hai mai chiamati mamma e papà, ma con Stiles e Derek, si. Loro erano i suoi papà e adesso, lui, non poteva chiedere di meglio. Amava lo sceriffo e lo chiamava nonno. Era il loro figlio ufficialmente da tre giorni ormai e Laura non si staccava mai da lui. Erano le 23:55 e l'indomani i due fratelli avrebbero avuto scuola, essendo un Lunedì. Thomas all'ultimo anno di medie e Laura al primo delle superiori. Nonostante questo però quei due piccoli pestiferi, erano nella stanza di Thomas a parlare come nulla fosse.
- No dico, nanetti, lo sapete che ore sono? - Chiede dolcemente Derek accarezzando e baciando entrambi i figli che dicono all'unisono "boh."
- E' mezzanotte meno cinque, domani avete scuola, filate a letto, su. - Dice Derek.
- Papà, se non te ne fossi accorto io stavo parlando con mio fratello. - Dice Laura.
- E io con mia sorella, papà. - Dice Thomas. Derek scoppia a ridere e gira la testa divertito allontanandosi dalla stanza del figlio e lasciandoli soli tra i loro segreti, ma quando è arrivato alla porta si ferma per comunicargli una cosa.
- Io vado a dormire, cosa che dovreste fare anche voi due, papà è ancora a lavoro, parlate a bassa voce per favore e fate in modo che domani mattina, quando vi veniamo a chiamare per la scuola, vi svegliate al volo, chiaro? - Chiede Derek con la faccia da furbo, Laura e Thomas ridono e poi annuiscono dando la buonanotte al padre. Sono le 02:05 e finalmente Stiles è tornato da lavoro. In ospedale c'era il delirio. Lui è un dottore di medicina generale e quindi non poteva andarsene via prima nonostante avrebbe voluto dare la buonanotte ai figli. Quel che non sa però è che potrà farlo benissimo perchè Laura e Thomas sono ancora svegli e belli arzilli, nella stanza di Thomas intenti a ridere e parlare, nonostante l'orario.
- Ragazzi, ma che.. - Dice Stiles ma i figli bloccano le sue parole.
- Papààà. - Quasi strillano felici andandolo ad abbracciare. Stiles li stringe forte a se, poi inizia a parlare.
- Ditemi, anime mie, siete per caso impazziti? Sono le 02:05 del mattino e tra pochissimo avete scuola, cos'è sta storia che a quest'ora siete ancora svegli? - Chiede dolcemente Stiles accarezzando le guanciotto di entrambi.
- Non abbiamo sonno, papà. - Dice Thomas.
- E', ve lo fate venire il sonno. A letto, su! Non voglio sentire storie.
- Ok, dottore, ci hai convinti. Andiamo a letto. Ti voglio bene papà. Buonanotte. - Dice Laura baciando il suo papà.
- Buonanotte amore mio. - Dice Stiles.
- Notte cucciolino mio grande. Ci vediamo domani. - Dice ancora Laura riempiendo di baci il fratello.
- Ti voglio troppo bene te lo giuro. - Dice ancora Laura.
- Io di più sorellina mia. Buonanotte. - Dice Thomas abbracciado Laura. Stiles si è appena sciolto come neve al sole.
- Buonanotte papà. - Dice ancora Thomas baciando il suo papà per poi infilarsi sotto le coperte.
- Buonanotte anche a te amore mio. - Dice Stiles e con Laura esce dalla stanza del figlio, entra in quella della figlia, gli rimbocca le coperte come quando ancora era piccola e dopo un ultimo bacio se ne va. Si cambia e si infila sotto le coperte, assieme al marito che dorme beatamente. O finge a quanto pare.
- Erano ancora svegli vero? - Chiede sorridendo Derek conoscendo già la risposta.
- Si. - Sorride Stiles. Poi prosegue a parlare.
- Perchè ho l'impressione che domani faremo fatica a svegliarli? - Chiede Stiles.
- Perchè sarà così, credimi. Buonanotte vita mia. - Dice Derek ridendo per poi catturare le labbra di suo marito.
- Buonanotte anima mia. - Dice Stiles accoccolandosi meglio tra le braccia di Derek.
Come dire no, Stiles e Derek non aspettavano altro. Laura tanto meno. Saltò di felicità non appena seppe la notizia e obbligò ai genitori di dire si perchè non potevano lasciarlo solo, tanto che Derek, con un sorriso che andava da orecchio a orecchio, stampato in volto, ritornò tra i viventi e rispose con queste esatte parole:
"Credo che quel bambino abbia appena trovato due genitori e una sorella, per sempre, signora."
E non aveva torto Derek, quel bambino, l'indomani mattina era già a casa loro. Si chiama Thomas, ha 12 anni, ed è il bambino più bello del mondo, capelli castani, occhi verdi e labbra carnose, manco farlo apposta, sembra davvero il figlio di Stiles e Derek. Laura si innamorò di lui all'istante e non appena se lo ritrovò davanti alla porta di casa la prima cosa che fece, altro non fu che saltargli addosso, stringerlo forte a se e riempirlo di bacini. Thomas sorrise a questo, ma aveva paura. Un minuto, un minuto soltanto e si era già legato a quella famiglia. Visti i precedenti però, temeva che venisse cacciato nuovamente. L'assistente sociale spiegò brevemente la situazione di Thomas a Stiles e Derek mentre il piccolo era già con la sua sorellina a parlare, ridere e scherzare. Laura era alle stelle. Stiles pianse, quello che gli disse l'assistente sociale era qualcosa di terribile per un bambino di soli 12 anni. Thomas era mal nutrito, non mangiava quasi mai ed era sempre triste. Si sentiva fuori dal mondo, un bambino sbagliato. Le sue idee però cominciarono presto a cambiare quando due giorni dopo, il 14 di dicembre, in casa Hale-Stilinski arrivarono gli assistenti sociali con delle carte. Thomas era convintò che se ne sarebbe dovuto andare via un altra volta, ma Stiles invece gli spiegò che gli assistenti sociali erano li, con quelle carte per confermare l'adozione e che se solo lui avrebbe voluto, da quel giorno, il suo nome sarebbe stato Thomas Hale-Stilinski. Sarebbe stato a tutti gli effetti il fratello di Laura e il figlio di Stiles e Derek. Thomas non poteva chiedere di meglio, Laura tantomeno. Dall'esatto momento in cui Stiles e Derek firmarono quelle carte, Thomas, iniziò a chiamarli papà e a scuola, mostrava a tutti, orgoglioso la foto dei suoi genitori. Genitori che a differenza degli altri, non lo abbandoneranno mai. Mai e poi mai. Se c'era una cosa che Thomas, nel corso del tempo in cui era stato in orfanotrofio o in due o tre case, le persone che lo ospitavano per poco tempo, le chiamava semplicemente con il loro nome. Non li hai mai chiamati mamma e papà, ma con Stiles e Derek, si. Loro erano i suoi papà e adesso, lui, non poteva chiedere di meglio. Amava lo sceriffo e lo chiamava nonno. Era il loro figlio ufficialmente da tre giorni ormai e Laura non si staccava mai da lui. Erano le 23:55 e l'indomani i due fratelli avrebbero avuto scuola, essendo un Lunedì. Thomas all'ultimo anno di medie e Laura al primo delle superiori. Nonostante questo però quei due piccoli pestiferi, erano nella stanza di Thomas a parlare come nulla fosse.
- No dico, nanetti, lo sapete che ore sono? - Chiede dolcemente Derek accarezzando e baciando entrambi i figli che dicono all'unisono "boh."
- E' mezzanotte meno cinque, domani avete scuola, filate a letto, su. - Dice Derek.
- Papà, se non te ne fossi accorto io stavo parlando con mio fratello. - Dice Laura.
- E io con mia sorella, papà. - Dice Thomas. Derek scoppia a ridere e gira la testa divertito allontanandosi dalla stanza del figlio e lasciandoli soli tra i loro segreti, ma quando è arrivato alla porta si ferma per comunicargli una cosa.
- Io vado a dormire, cosa che dovreste fare anche voi due, papà è ancora a lavoro, parlate a bassa voce per favore e fate in modo che domani mattina, quando vi veniamo a chiamare per la scuola, vi svegliate al volo, chiaro? - Chiede Derek con la faccia da furbo, Laura e Thomas ridono e poi annuiscono dando la buonanotte al padre. Sono le 02:05 e finalmente Stiles è tornato da lavoro. In ospedale c'era il delirio. Lui è un dottore di medicina generale e quindi non poteva andarsene via prima nonostante avrebbe voluto dare la buonanotte ai figli. Quel che non sa però è che potrà farlo benissimo perchè Laura e Thomas sono ancora svegli e belli arzilli, nella stanza di Thomas intenti a ridere e parlare, nonostante l'orario.
- Ragazzi, ma che.. - Dice Stiles ma i figli bloccano le sue parole.
- Papààà. - Quasi strillano felici andandolo ad abbracciare. Stiles li stringe forte a se, poi inizia a parlare.
- Ditemi, anime mie, siete per caso impazziti? Sono le 02:05 del mattino e tra pochissimo avete scuola, cos'è sta storia che a quest'ora siete ancora svegli? - Chiede dolcemente Stiles accarezzando le guanciotto di entrambi.
- Non abbiamo sonno, papà. - Dice Thomas.
- E', ve lo fate venire il sonno. A letto, su! Non voglio sentire storie.
- Ok, dottore, ci hai convinti. Andiamo a letto. Ti voglio bene papà. Buonanotte. - Dice Laura baciando il suo papà.
- Buonanotte amore mio. - Dice Stiles.
- Notte cucciolino mio grande. Ci vediamo domani. - Dice ancora Laura riempiendo di baci il fratello.
- Ti voglio troppo bene te lo giuro. - Dice ancora Laura.
- Io di più sorellina mia. Buonanotte. - Dice Thomas abbracciado Laura. Stiles si è appena sciolto come neve al sole.
- Buonanotte papà. - Dice ancora Thomas baciando il suo papà per poi infilarsi sotto le coperte.
- Buonanotte anche a te amore mio. - Dice Stiles e con Laura esce dalla stanza del figlio, entra in quella della figlia, gli rimbocca le coperte come quando ancora era piccola e dopo un ultimo bacio se ne va. Si cambia e si infila sotto le coperte, assieme al marito che dorme beatamente. O finge a quanto pare.
- Erano ancora svegli vero? - Chiede sorridendo Derek conoscendo già la risposta.
- Si. - Sorride Stiles. Poi prosegue a parlare.
- Perchè ho l'impressione che domani faremo fatica a svegliarli? - Chiede Stiles.
- Perchè sarà così, credimi. Buonanotte vita mia. - Dice Derek ridendo per poi catturare le labbra di suo marito.
- Buonanotte anima mia. - Dice Stiles accoccolandosi meglio tra le braccia di Derek.
Piccolo spazio autrice:
Eccoci qui amori, spero di non avervi annoiato troppo. Questo capitolo secondo me è pieno di Fluff :D eheh. Beh, non vi trattengo oltre. A voi i giudizi. Un grazie particolare a:
- Marianna Tulli.
- Drarry80.
Che si sono fermati a leggere e recensire lo scorso capitolo ! Grazie mille. Sempre gentilissimi . <3
Queto capitolo, è dedicato, principalmente, a voi! <3