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Autore: cuddlesforjen    02/04/2014    0 recensioni
After-Mockingjay.
Peeta ha i suoi flashback e Katniss ha i suoi incubi e i suoi problemi. Riproveranno a riaggiustare il loro rapporto, ma sarà facile come pensano?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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salve a tutti.(?)
sono tipo una everlark-joshifer shipper e mi sono praticamente innamorata e fissata con questa coppia. questa è la prima fanfiction che scrivo, lo so che fa quasi schifo ma non ho mai scritto storie e cercherò comunque di rimediare nei prossimi capitoli. vi avviso che non so se cambierò alcune cose dal libro ma comunque troverete qualche riferimento anche se non tratterà gli stessi argomenti del libro (inoltre utilizzerò spesso alcune frasi presenti nel libro, come potete ben notare in questo capitolo.) mi scuso in anticipo se ci sono errori grammaticali e boh spero vi piaccia (: ditemi cosa ne pensate e mi raccomando fatemi sapere se fa cagare o meno. alla prossima <3


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E' il cuore della notte ed ho appena avuto un altro incubo. 
era Prim il giorno in cui è morta. era lei, urlava il mio nome, urlava "Katniss! Katniss! Aiuto!" e io stavo lì, immobile, ferma. Qualcosa mi impediva di passare,
come nell'arena quando sentii quelle stupide ghiandaie chiacchierone. E poi eccola, lì sdraiata a terra, con il suo cuore che aveva cessato di battere. Improvvisamente sobbalzo urlando e mi accorgo
di essere caduta dal letto solo quando sento un fitto dolore alla testa, emetto un leggero gemito e mi precipito in cucina. Noto come ogni cosa sia diversa senza Prim, senza la mia ancora. 
Tutto è cambiato, io sono cambiata e senza di lei non sarò mai più quella di prima. Sono passate già tre settimane e sono tre settimane che
ho smesso di parlare. Nulla ha senso. Prim meritava di vivere, lei era buona, dolce, era praticamente perfetta. La mia dolce e piccola sorellina avrebbe trovato un meraviglioso ragazzo,si sarebbe 
sposata, poi avrebbe creato una famiglia e sarebbe diventata la madre più speciale al mondo. Nulla doveva andare in questo modo. Io dovevo morire. Cercai di proteggerla in tutti i modi 
possibili, da quando mi offrii volontaria. E ora lei non c'è più. Ma non mi pento di averlo fatto. Comincio a piangere e in qualche modo cerco di pensare ad altro. Guardo fuori dalla finestra e noto
che le luci di casa di Peeta sono quasi sempre spente. Oh, vero, Peeta. Non mi rivolge più la parola da quando è tornato al distretto un mese fa. Credo sia per i suoi flashback. Il 
ragazzo che confessò di essere innamorato di me da quando aveva 5 anni, non c'è più. Snow mi ha portato via pure quello. Qualcuno interrompe i miei pensieri bussando, facendomi spaventare. Apro e trovo
Haymitch davanti alla porta con una bottiglia di alcool. Non sono sorpresa. Si siede al tavolo e mi rivolge uno sguardo sospettoso. Lo guardo cercando di capire cosa voglia e rimaniamo li fermi
a fissarci per qualche secondo quando finalmente si decide a parlare. 
"Allora, dolcezza? Ancora con questa storia? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" mi dice. 
Lo guardo facendo una smorfia per fargli capire che non è divertente. Improvvisamente, il suo sguardo che un minuto fa era provocatorio, diventa serio.
"Prima di venire ho visto Peeta. Dice che vuole vederti. Sono rimasto a colazione, visto che tu ti rifiuti di fare da mangiare anche per te stessa. Mi 
sa che devi ricominciare a nutrirti dolcezza."
Mi scappa un "no" dalla bocca e rimane sorpreso. 
"Oh ma guarda un pò. La ghiandaia imitatrice ha ritrovato la voce" rimango in qualche modo quasi offesa dal suo commento, come tutti gli altri. Lui non capisce, lui non capisce niente. Sto per cominciare ad urlargli contro quando mi interrompe. "no. zitta. adesso vai da Sae." mi tocca un braccio e rabbrividisco al tocco. 
"Non dirmi cosa fare." mi allontano e rispondo con un tono sgarbato. Sussurra "Sei una persona straordinariamente antipatica" e prende la bottiglia e ritorna a casa sua. Non lo odio, dopo quello che ha fatto per me. Ma la sua presenza non mi rende felice comunque.
Ricordo di averlo sentito dire che Peeta vuole vedermi,e fingo di ignorare il fatto che mi abbia causato un nodo allo stomaco. Mi chiedo se sia vero o se sia semplicemente ubriaco, perchè vuole vedermi proprio adesso? Peeta non prova più nulla per me. Mi odia, pensa che io abbia ucciso mia sorella, e la sua famiglia, e che abbia bombardato io stessa il distretto 12, ha anche provato a uccidermi. Dunque non c'è molto da dire. Non riesco ancora a capire i miei sentimenti, e non so perchè continuo a pensare a lui così tanto. Mi immergo nei miei stessi ricordi. Ricordo ancora cosa provai quando Prim disse che c'era una possibilità che il vecchio Peeta tornasse da me, ma solo adesso mi rendo conto che il vecchio Peeta, il mio ragazzo del pane, è morto anche lui. Le parole di Haymitch continuano a rimbombarmi in testa e senza accorgermene sono già davanti la porta. Comincio a camminare e mi dirigo verso casa di Peeta. 
Questa volta trovo le luci accese e comincio a sentire qualcosa dentro di me: felicità, paura ed ansia allo stesso tempo. Busso alla porta e dopo qualche secondo trovo lui, proprio lì davanti a me. 
Sembra quasi quello di prima. Occhi azzurri brillanti come l'oceano, riccioli biondi scompigliati e il sorriso di un angelo. Braccia muscolose e forti, le stesse che mi davano conforto sul treno,
quando avevo un incubo e mi svegliavo urlando. Ricordo il suo respiro caldo e dolce sul mio collo, le sue braccia avvolte attorno alle mie spalle sempre lì pronte a proteggermi.
Ricordo anche cosa provai quando mi dissero che Snow lo aveva preso e comincio a trattenere le lacrime pensando che lui è quì davanti a me. Non sono brava in queste cose ma quella è una sensazione che non credo dimenticherò facilmente. Ed eccolo qui davanti a me. La persona che era la mia unica speranza. Sano e salvo. Forse non tanto sano, ma salvo. Non riesco più a trattenermi così mi butto improvvisamente tra le sue braccia singhiozzando, quando noto il suo sguardo e capisco di averlo spaventato. 
 
  
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