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Autore: Smile Boy    02/04/2014    9 recensioni
Una versione un po' distorta della favola di Cappuccetto rosso...
-Non sei obbligato a farlo- disse fra i singhiozzi -anche se sei un lupo non sei costretto a comportarti come tale, tu sei diverso, tu sei diverso...io ti voglio bene-.
Io ti voglio bene...
Quelle parole mi martellarono la testa...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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(Consiglio di leggerla con My immortal come sottofondo...ma è un consiglio...)
Vorrei dedicare questa breve storia ad una persona che ho perso e non che non ritroverò mai più.

Sentii un rumore lontano...
Chi è che stava rompendo il dolce suono del silenzio?
Una voce...lontana...melodiosa...
Non era di un abitante della foresta.
No...
Era qualcos'altro...
Ma cosa?
Mi nascosi fra gli arbusti...smisi di respirare...per un momento smisi di esistere...per un momento feci parte della foresta...
La voce divenne sempre più forte...qualcuno che canticchiava allegramente...
Eccola...
La vidi...
Una bambina stava saltellando spensieratamente sul sentiero...
-Che strano essere...- pensai.
Indossava una mantella rosso sangue, il viso coperto dal cappuccio...
Portava appresso un paniere, chissà cosa conteneva...
Che dolce melodia...
Passò a pochi passi da me...non mi aveva notato...
Bene.
Scivolai da un arbusto all'altro...invisibile e silenzioso come un'ombra di notte...
Ma...
Ma venni tradito da un ramoscello...uno stupido ramoscello...
Crac.
-Chi è?- disse lei girandosi di scatto con un'espressione allarmata stampata sul volto...
Maledizione...
Con un balzo superai gli arbusti e atterrai sul sentiero, alzando un debole velo di terra.
Lei mi guardò...la sua preoccupazione si mutò in terrore.
Con un urlo si girò...
Corse facendo cadere il paniere...
Mi lanciai all'inseguimento...
Le mie zampe squarciarono velocemente il terreno...Non poteva sfuggirmi...
Corse...
Corse...
Ma non bastava...
La stavo raggiungendo.
Ecco, l'errore che aspettavo...era stanca, arrancava, doveva riprendere fiato.
Si appoggiò sul tronco di un albero caduto, era in trappola, non aveva vie di fuga.
Mi avvicinai lentamente...volevo godermi la sua espressione di paura mista al terrore...un'espressione che ho visto e assaporato molte volte prima di uccidere le mie prede...
La mia ombra terrorizzava il suo giovane cuore...
Lei, con quel bel mantello rosso...pareva così piccola ed innocente...
Non mi faceva pena...non potevo avere pietà di lei.
Perchè avrei dovuto averne?
Io ero un lupo...
Mi fermai piantando le zampe al suolo.
Ero pronto...ero pronto a balzarle addosso.
Il colpo di grazia...
Ma...
Ma qualcosa mi bloccò, all'inizio non seppi cosa fosse, iniziai a sudare...il mio corpo si irrigidì.
Cosa mi stava succedendo? Perchè non riuscivo a muovermi?
Quel viso...quell'espressione...quegli occhi.
No...
Non dovevo farmi impietosire...non potevo.
Scossi la testa per togliermi quei folli pensieri dalla mente...e lei fece la sua mossa.
Colse quel mio momento di debolezza, se ne accorse...e agì.
Mi venne addosso, invece di scappare...mi venne addosso...
Avrei voluto reagire....avrei dovuto reagire...ma non lo feci, o meglio, non ci riuscii.
Appoggiò la sua piccola testa sul mio petto, bagnandomi i peli con le sue fredde lacrime e mi cinse il collo con le sue fragili braccia...
-Non sei obbligato a farlo- disse fra i singhiozzi -anche se sei un lupo non sei costretto a comportarti come tale, tu sei diverso, tu sei diverso...io ti voglio bene-.
Io ti voglio bene...
Quelle parole mi martellarono la testa...
Cominciai a respirare a fatica...non riuscivo a sopportare tutto questo...
Io...ero un lupo...io ero il lupo.
Rimasi immobile a guardarla mentre nella mia mente cominciarono a passarmi mille pensieri, mille dubbi, mille sogni, mille incubi...
Troppe cose...
Troppe...
In quei pochi secondi non sentivo più nulla, non un suono, un sussurro.
Nulla...
In quei pochi secondi credevo d'impazzire...
In quei pochi secondi la mia esistenza era stata distrutta...persa come sabbia gettata al vento.
Con quell'unico gesto lei mia aveva dato una cosa che non era mai entrata nel mio freddo cuore: l'affetto.
Ma io...io ero un lupo.
Non riuscivo ad accettarlo...un amore così diverso...
In un momento di cieca follia lo feci...
Un rapido gesto...forse non avrà neanche percepito lo spostamento d'aria...
La sua gola si squarciò sotto le mie fredde zanne..
Le braccia si staccarono dal mio collo...cadde come una marionetta senza fili e con un tonfo sordo toccò terra...
Il sangue si confuse con il colore del suo splendido mantello.
Urlai...
M'inginocchiai di fianco a lei, una lacrima ribelle cadde sul suo corpo ormai senza vita...
Lei...l'unica creatura che mi abbia mai amato...l'ho uccisa.
Lei...l'unica creatura che ha guardato oltre il mio aspetto...l'ho uccisa.
Lei...lei non c'è più.
Sento qualcosa....seguo quel rumore con le orecchie...
Passi.
Devo scappare, qualcuno sta arrivando.
Ma non riesco a muovermi, non riesco ad allontanarmi da lei.
Non posso
Il rumore è così vicino...si fa sempre più pesante poi...smette.
Alzo lo sguardo.
Eccolo.
Il cacciatore...
Mi fissa con i suoi gelidi occhi...poi guarda lei...la mia creatura.
Tiene qualcosa fra le mani, qualcosa di lungo e lucente, qualcosa che brilla alla luce del sole.
Con una smorfia di disgusto mista al dolore mi punta quello strumento di morte...
È finita...
Faccio un respiro...non tento di scappare, accetto la mia punizione.
Il lupo non può ricambiare l'amore di Cappuccetto rosso e, probabilmente, non potrà mai farlo...
Uccidimi...libera la mia anima da questo dolore infinito...

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Mi rendo conto che la storia sia un po' strana...
Ringrazio LittleBloodyGirl, tMonster e Lara Ponte per le recensioni...
Grazie di cuore.
E naturalmete anche a te...si, proprio te, grazie per aver letto questa storia un po' malata...
Se hai qualche suggerimento o (ahimè) una critica, fammi sapere...
Alla prossima! P.S: se v'interessa sapere dove abbia preso l'idea cercate il film Jin Roh, uomini e lupi.
  
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