Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: FollowMe    02/04/2014    1 recensioni
Quando pensi che tutto sia finito è proprio quello il momento di ricredersi, è proprio quello il momento in cui provare a pensare diversamente, pensare che dopo aver toccato il fondo si può solo risalire, ma, se proprio non ci riesci, spesso qualcuno ti darà una mano.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ero sdraiato accanto a lei, voltai pian piano il volto incontrando i suoi bellissimi occhi. Quella ragazza era veramente un angelo, il più bell'angelo di tutto il paradiso. Se sei un normale osservatore non noti la bellezza che vedo io. Laurel, eh Laurel...Laurel è la classica ragazza dai capelli castani e gli occhi scuri, dal fisico magro ma senza seno, dalle mani e piedi piccoli ma anche dal piccolo sedere sodo. Laurel è la classica ragazza che passa inosservata ovunque, ma che, appena la guardi un po' meglio, te ne innamori.
A me è successo proprio così, lo ricordo ancora. Era estate, metà luglio per la precisione, me lo ricordo perchè in quel periodo c'era il compleanno del mio migliore amico. Ricordo che ero stanchissimo: stanco di lavorare, stanco di correre ovunque, stanco di non avere mai del relax, stanco delle persone che non mi capivano, stanco di respirare, stanco di vivere, persino stanco di essere stanco. Dalla stanchezza avevo deciso di suicidarmi, è brutto da dire, ma la verità è questa. La mia vita era vermanete una merda, avevo solo un vero amico, la mia famiglia era tutta morta in un incidente aereo ed io ero rimasto solo con un lavoro orrendo che non mi rendeva felice.
Quel giorno quindi uscii di casa senza niente, avevo lasciato tutto all'interno di quelle quattro mura che non rarebbero state più la mia abitazione, avevo solo addosso i vestiti e la collana che mio padre mi aveva regalato quando ero piccolino.
Ricordo che uscendo di casa avevo molto freddo, ma non mi interessava, camminavo dritto senza pensare al vento gelido che mi veniva addosso congelandomi il viso. Camminai tanto, senza mai fermarmi, fino ad arrivare al ponte più alto della mia piccola città, Mullingar. Salì sul ponte pensando a cosa mi potessi perdere con la mia morte, ci ragionai tanto, ma non trovai niente per la quale dovevo lottare e risparmiare la mia inutile e dolorosa vita. Ragionando però sbattei per errore contro qualcuno facendola cadere con il sedere a terra, mi dispiaceva del danno che avevo fatto, ma non mi fermai nemmeno, andai avanti incurante di quella persona caduta, dopo poco però sentì alle mie spalle un urlaccio, una donna che diveva “grazie mille per avermi aiutata ad alzarmi dopo avermi buttato a terra eh, che gentlemen”. Mi voltai vedendo quella ragazza di sfuggita, le feci un segno con la mano e, rivoltadomi verso la mia strada, continuai a camminare senza problemi.
Arrivato nel punto più alto del ponte cominciai ad avvicinarmi al parapetto guardando in giù, calcolai quanto spazio c'era tra il ponte e l'acqua, circa 20 metri, andavano bene.
Mi alzai pian piano sulle punte cercando di andare in avanti con il busto, chiusi gli occhi e saltando pian piano caddi in avanti.
Mi sentivo sospeso in aria, ma qualcosa alla gamba mi faceva male, aprì gli occhi e notai che ero fermo immobile, mi voltai verso l'alto e vidi quella ragazza, quella che prima avevo buttato a terra, reggermi per un piede.
-lasciami cadere- gli dissi piano
-non ti lascerò mai andare, nessuno merita una fine simile- ribatte lei
-nemmeno mi conosci, non sai le mie motivazioni, lasciami andare, starò solo meglio, credimi- le dissi cercando di convincerla
-no, io non ti lascio ora e non ti lascerò nemmeno dopo, torna su con me, ti offro un caffè!- vidi la ragazza sorridere, il sorriso più bello che abbia mai visto.
Continuò a parlarmi cercando di distrarmi, e bhe, che devo dire, quella ragazza ci riuscì.
Quando mi fece risalire sul ponte mi disse il suo nome e mi fece sfogare, mi fece dire tutti i miei problemi e, dopo aver conoscito tutti i dettagli miei e della mia vita, volle starmi sempre vicino. Cominciammo ad abitare insieme, a casa sua ovviamente, la mia non la reputavo più come casa, mi portava dallo psicologo due volte a settimana e stava sempre, sempre, sempre con me, senza farmi mai mancare niente.
Dopo mesi e mesi che andavamo avanti così, come se io fossi il piccolo bambino indifeso e lei la mia mamma, ci innamorammo l'uno dell'altra e, come regalo di compleanno, mi baciò per la prima volta facendomi provare emozioni che non avevo mai provato e che senza di lei non avrei mai sperimentato.
Ora sono sdraiato accanto alla mia Laurel, alla mia bellissima principessa. Volto il viso verso il suo e incontro i suoi bellissimi occhi. Mi sorride contenta e, avvicinandosi, mi bacia piano.
-tutto bene Niall?- mi chiede lei
-si amore, va tutto benissimo-




Questa è la mia prima One Shot, che ne pensate? l'ho scirtta ora di sana pianta e l'ho voluta subito pubblicare.
Scrivetemi i vostri pareri con delle recensioni o dei messaggi almeno saprò meglio come scrivere la prossima.
Baci Claudia
 *smack*
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: FollowMe