-Lui
-Nessun problema, dammi dodici ore

"L'attacco è partito, la missione, ricorda la missione, qualunque cosa succeda .Non. Lasciare. Che. Quelle. Navi. Partano."Continuo a ripetermelo mentre risalgo il condotto di areazione, un passo dopo l'altro, centinaia di migliaia di persone dipendono da quanto velocemente riuscirò a risalire questo condotto. Uno. Due. Uno. Due. Sono arrivato. Un'ultima spinta e sono sul piano. "Ricorda la mappa". Terzo ascensore sulla sinistra, non farti notare, nasconditi, prima rampa di scale a sinistra. Devo cambiare due microchip nei prossimi dodici minuti. Il primo è fatto. Natasha mi ha avvertito. È riuscita a posizionare il suo chip. Lei è Nick sono al sicuro, ora è tutto in mano mia.
Una colonna gigante, primo tasto a destra, tira la leva, ecco la lastra con la scheda madre ... Cambia il chip, ne basta uno ...
Dio che dolore, non ci vedo più, qualcosa mi ha scaraventato a terra, un liquido caldo scivola sulla mia gamba. Provo a rialzarmi appoggiandomi al ponte e lo vedo. Bucky. Perché? Cosa ti hanno fatto? Come?

È dall'altra parte del ponte, sono riuscito a colpirlo alla gamba, ma ho mancato l'arteria principale. Tiro fuori il coltello e mi butto addosso a lui. Destra, sinistra, non lo mancare. Dannazione è troppo veloce, è riuscito a colpirmi, devo essere più veloce.

Mancano venti secondi. Diciannove. Diciotto. Butto Bucky a terra, mi avvicino alla colonna e tiro fuori la lastra. Dieci . Nove. Ce la posso fare. Cinque. Quattro. Posiziono il chip. Due . Uno. Tutto trema. Qualcosa ci ha colpito. Vuol dire che il sabotaggio è andato a segno. Nessuno rischia la vita. La nave sbanda a sinistra, scivoliamo dal ponte. Quando mi rialzo Bucky è bloccato da un'immensa lastra di ferro. Mi butto verso di lui per aiutarlo.

Non riesco a muovermi. Non mi sono rotto niente ma presto sarò morto schiacciato da tonnellate di peso. Cosa sta facendo? Si avvicina, si butta sulla lastra, prova ad alzarla. Tutto a causa sua, se fosse stato fermo avrei concluso la mia missione e lui sarebbe morto.  Maledizione. Ha alzato la sbarra, sguscio da sotto e mi avvento sulle sue gambe. Gli blocco le braccia. Ora è in mio potere. Lo ucciderò. Perché non prova a difendersi? Mi chiama amico, ma io non lo conosco. Lui. È. La. Mia. Missione. Noi. Non. Siamo. Amici. Lo prendo a pugni, non si difende. Poi dice il mio nome e un fugace ricordo mi passa davanti agli occhi, io e un fragile ragazzino mentre camminiamo, appartiene a un passato lontano, lo so, ma sento qualcosa che non provavo da molto tempo. Blocco il pugno a mezz'aria ... Cosa fare?

La nave trema e il vetro su cui sono sdraiato si spacca. Cado giù dalla nave e inizio a precipitare, finisco in acqua, ma non ho la forza di ritornare in superficie, lo scudo è troppo pesante. Chiudo gli occhi. Non sento più niente." Finiremo questa missione insieme" ho detto a Bucky prima di cadere, perché non mi importa se si è dimenticato di me, lui resterà per sempre l'unica persona che ha continuato a credere in me quando nemmeno io lo facevo.

Mi sono buttato, non so perché l'ho fatto, ma sento che devo salvarlo. Lo trascino fino alla riva, controllo che respiri. Mi alzo per andarmene. Lo fisso, anche se so che non sarà l'ultima volta che lo vedo, ci rincontreremo, lo sento. Non è un addio questo capitano, tu sei la mia missione, e io non ne ho mai mancata una.