Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: Vulpix    03/04/2014    4 recensioni
TIME LINE:
I fatti “narrati” vanno a collocarsi nella terza stagione, prima della Season Finale, in un’immaginaria serie di eventi che partono dopo la 3x23 e in cui gli avvenimenti della 3x24 non sono mai accaduti.
*****
PREFAZIONE:
Sono trascorsi 3 anni da quando tutto ebbe inizio…
Tre anni dall’inizio della fine.
Tre anni in cui molte cose sono accadute e forse troppe cose erano cambiate…
(dal testo)
"Il 3 è il numero perfetto per eccellenza...
Sant' Agostino diceva che il 6 era il numero perfetto perchè il Signore ha creato il mondo in 6 giorni...
Per Dante il numero perfetto è il 9... numero primo, divisibile solo per se stesso e multiplo del numero perfetto. Il 9 è il 3 al cubo, l’elevazione a potenza del numero perfetto a se stesso...
Tra le tre, io preferisco la terza versione...
Il 9 è la perfezione in assoluto... per questo tu sarai la mia nona vittima!"
Genere: Angst, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Richard Castle, Roy Montgomery
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione, Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

«Oscura e profonda era e nebulosa tanto che,
per fissar lo viso a fondo,
io non vi discernea alcuna cosa.»
( da Inferno IV, 10-12)


- Ma quanti casi ha seguito Gray mentre aiutava Castle?- Brennan domandò incredulo, scorrendo l'enorme elenco al pc.
- Qui c’è una lista che non finisce più…- disse voltandosi verso Ryan.
- Cerca i casi in cui c’era quell’informatrice…. Deve essere nei casi segretati!- rispose il detective.
 
- Hanno chiamato adesso dalla centrale - irruppe Esposito riagganciando il telefono - vi ricordate quella ragazza scomparsa qualche giorno fa?- domandò avvicinandosi -Purtroppo… l’hanno ritrovata!-
- Dove?- chiese Ryan.
- A Great Kills Park, nei pressi di uno stabilimento abbandonato.-
 
Quando Castle e Beckett arrivarono sulla scena del crimine, insieme, come ai vecchi tempi, trovarono i colleghi già sul posto.
Esposito e Ryan non riuscirono a fare a meno di scambiarsi uno sguardo complice. Quella volta non fu il solito, pieno di malizia e accompagnato dalla risatina nascosta, quella volta i loro occhi brillarono di gioia e il sorriso appena accennato rispecchiava la loro felicità dell'essere tornati tutti di nuovo insieme.
- Che sappiamo della ragazza?- la voce di Beckett li richiamò al presente.
- Si chiama Joia Del Duca, figlia di Giulio Del Duca, un industriale di arredamenti, di origine Italiana. È scomparsa tre giorni fa, dopo una partita di allenamento in trasferta con la squadra del liceo - disse Ryan prendendo il taccuino e leggendo le poche informazioni che aveva raccolto.
- Quanti anni ha?- domandò lo scrittore.
- 17 - rispose mogio il detective.

⌘ * § * ⌘



- Che ci dici?- esordì Beckett entrando nella rimessa.
Quella piccola parola non sfuggì all'anatomopatologa che sorridendo si voltò verso l'amica.
- Che con una giornata come questa, uno se ne dovrebbe stare a casa, sotto le coperte a guardare un bel film…-
 
Castle intanto si era avvicinato alle donne e dopo aver indossato i guanti stava guardando un po’ in giro.
Si chinò per avvicinarsi all’esile corpo della ragazza e sulla caviglia destra notò un tatuaggio a forma di elefantino. Poi distolse lo sguardo e nel farlo ritrovò il portafoglio della ragazza, che giaceva accanto al suo corpo.
Lo prese e lo diede a Beckett che l’aiutò ad infilarlo in una delle buste per reperti.
 
- Non sembra aver avuto paura, sembra quasi che non si sia accorta di quello che le stava succedendo…non vedo segni di violenza…- disse tornando a guardare la giovane.
- No apparentemente, no…- confermò Lanie  - l’ha uccisa con un colpo lì – disse indicandola con la penna che teneva in mano - alla base della testa. Ha un forte trauma nella zona occipitale… però il decesso non è avvenuto stanotte…-
- Il colpo potrebbe essere stato accidentale?- domandò la detective.
- No, non credo!-
Restarono ancora qualche minuto in silenzio, contemplando quella giovane vita spezzata, lasciando che Lanie svolgesse il suo lavoro.
Fu Esposito a riaprire il discorso, arrivando alle loro spalle e dopo aver guardato anch’egli il cadavere disse:  - Ha la stessa marca di jeans che porti tu… - rivolgendosi alla patologa - che costeranno almeno cinque volte questi…- indicando i propri.
Quando lo sguardo interrogativo delle due donne si posò su di lui, sempre guardando Lanie spiegò:
- Io magari in un posto così ci verrei… tu forse no!-
- Dipende con chi…- fu la secca risposta della donna.
 
Castle e Beckett si scambiarono uno sguardo stupito, poi lo scrittore richiamò l’attenzione.
- Senti, questo che cos’è secondo te?-
- Non so, potrebbe essere gesso, vernice…-
- Chi l’ha trovata?- chiese la Detective rivolta ad Esposito.
- Un fotografo che viene qua a fare surf… ho chiamato in centrale e non ha nessun precedente penale… e la notte della scomparsa della ragazza era a Parigi. È tornato stanotte  con un volo Parigi-NY.-
 
- Guarda- intervenne Castle - qua è tutto vecchio, invece questo è nuovo nuovo, l’hanno portato da poco!- indicando due palle scure, legate da un filo  - non c’è nemmeno un filo di polvere.-
- Per farci che?-  chiese Esposito.
- Eh per farci che… sono piombi, per metterglieli addosso e farla affondare… -
Sul viso dello scrittore si disegnò una smorfia di dolore – sai, ci vuole poco… prendi una barca qui fuori, vai a largo… -
- Ma evidentemente ci hanno ripensato.-  lo interruppe la detective.
- Forse perché stanotte c’era mare grosso…- intervenne Esposito.
- E tu che ne sai?- chiese Lanie alzando di nuovo lo sguardo verso di lui.
- Io la notte dormo poco e guardo i bollettini meteorologici…-
- Che allegria!- sentenziò lei.
- La porta di questo magazzino era aperta?- domandò Beckett, riportando l’attenzione alle indagini.
- Si, il fotografo ha detto che l’ha trovata aperta, lui si è accorto del cadavere perché il suo cane ha iniziato a piangere.-
- Qualcuno ha visto niente?-
- In questa zona non c’è mai nessuno...-
Esposito si voltò verso il grande varco del cancello e indicando fuori - c’è soltanto un bar a 2km.-
- Vedete se riuscite a trovare delle tracce qua attorno! – disse rivolgendosi agli uomini della scientifica.
- Con tutta la pioggia che c’è stata è inutile cercarle…- fu la risposta di Castle.
 
 
Una ventina di minuti dopo, Lanie raggiunse il trio all’esterno del capannone.
- Io qui ho finito!-
- Massima priorità mi raccomando!-  le  disse Esposito mentre l’accompagnava verso la sua automobile.
- Si più in fretta possibile!- rispose Lanie aprendo lo sportello della macchina e posando sul sedile posteriore la sua valigetta.
- Certo tra te e Castle, non so chi è più monotono…- disse entrando nella vettura.
Esposito chiuse lo sportello, mentre lei faceva scendere il finestrino.
- Ah un'altra cosa… mi ha dato fastidio quello che hai detto a proposito dei jeans costosi… sembrava ce l’avessi con me!-
- Ti sbagli!- si affrettò a rispondere l’uomo.
- No, non mi sbaglio per niente su queste cose…- replicò Lanie prima di mettere in moto e partire.
- Ciao…- la salutò Espo, ma lei era già lontana.


⌘ * § * ⌘


Rimasti soli, Castle si diresse a passo lento e mogio verso il bagnasciuga.
Quando Kate sopraggiunse, avvicinandosi a lui, iniziò a parlare:
- Chissà com’ero quando avevo 17 anni… cosa pensavo di fare da grande…-
- Forse quello che fai…- rispose lei, voltando lo sguardo verso l’uomo.
- Nooo, no, no… a quell’età non pensi di fare un mestiere come questo!-
Fu lui a voltarsi verso di lei - a quell’età pensi di fare il pilota, l’ingegnere…- abbassò il viso per non incrociare i suoi occhi  - chissà che pensava di fare questa ragazza…-
- Ultimamente ti vedo triste…pare che ti faccia fatica il lavoro…- gli disse dopo qualche secondo di silenzio.
- Non mi sono abituato al male… Hai visto quanto era bella quella ragazza - tornò a incrociare i suoi occhi - così piena di grazia anche se era morta… non lo so…-
Sbuffò.
- Ne ho viste così tante che oramai dovrei esserci abituato…però… no… che sarà? ah?-
- Sarà che ti sei fatto grande…- rispose lei accennando un sorriso.
Rise anche lui, girando il viso verso l’oceano.
- Torniamo in città.- le disse, voltandosi per risalire lungo la spiaggia.
- No… voglio passare prima da quel posto dove l’hanno vista viva per l’ultima volta.-


⌘ * § * ⌘


Impiegarono circa un paio di ore per arrivare alla palestra dove la ragazza aveva giocato qualche ora prima che fosse stata fatta la denuncia di scomparsa.
- Erano le 17 circa - iniziò a raccontare Esposito, percorrendo il lungo campo di pallavolo, mentre sfogliava il riassunto delle deposizioni.
- La partita è finita da poco e le ragazze vanno nello spogliatoio per fare la doccia - si fermò indicando una stanza sulla loro sinistra - Joia entra e dice alle sue amiche che non tornerà con loro. Allora le altre ragazze finiscono di prepararsi e vanno via.-
Attraversò il corridoio, sempre seguito a ruota da Castle e Beckett, mentre continuava a leggere: - Lei si attarda, è l’ultima. Quando finalmente esce.-
Svoltarono per il corridoio, sbucando in una specie d’ingresso.
- Un testimone, il suo allenatore Nicolas Turner, la incrocia ma lei dice che deve fare una telefonata.- 
Si voltò appena, verso la parete - Qua! - esclamò indicando verso il muro.
- Sulla cornetta del telefono sono state ritrovate le sue impronte però dai tabulati non risulta che quest’apparecchio abbia fatto o ricevuto alcuna telefonata.-
Rivolse lo sguardo verso il portoncino aperto: - dopo di che, il pullman parte e la richiesta di riscatto arriva verso le undici di sera.-
- Facciamoci inviare dal distretto che ha ricevuto la denuncia di scomparsa, tutto quello che hanno!- Intervenne Beckett a conclusione del riepilogo.
- Se ne sta già occupando Ryan.-
- Chi è che ha chiuso la palestra?- domandò Castle, socchiudendo la porta alle loro spalle.
- Il custode, ha controllato le porte, le finestre e poi ha spento le luci. Oggi non c’è perché la palestra apre solo due giorni a settimana.-
- C’è altro?- domandò la detective guardandosi, ancora una volta, intorno.
- No, non per ora…-
- Bene allora torniamo in centrale.-


⌘ * § * ⌘


- Ho il verbale del 122th Distretto… sono loro che hanno fatto le prime ricerche!- esclamò Ryan, una mezz’ora dopo, entrando nella grande sala in cui avevano istallato le loro postazioni con le scrivanie e i pc.
- Che dicono?- chiese Beckett, allungando la mano verso il collega, per prendere la cartellina.
- Loro hanno seguito la pista del rapimento… In serata, dopo che la ragazza non s’era fatta viva, qualcuno ha chiamato la famiglia e ha chiesto il riscatto… Nella notte sono arrivate altre due telefonate, poi, la terza poi è stata registrata! Da allora, nessuno s’è fatto più vivo.- rispose il detective, riassumendo quanto riportato.
- D’accordo - disse Beckett, studiando le carte.
- Noi andiamo a fare quattro chiacchiere con i professori - rivolse lo sguardo ad Esposito - Tu prova a vedere se Lanie ha qualche novità.-
- E io che faccio?- chiese Ryan.
- Tu e Brennan fatevi dare le registrazioni telefoniche e cercate di scoprire qualcosa in più!-
- D’accordo!- risposero i tre detective, mentre Kate e Rick prendevano le loro giacche e si dirigevano verso la porta.  




Ehm...
eccoci qua!
Scusate se con un giorno di ritardo ma sono stata impegnata!
Dedico questo capitolo alla Neo Dottoressa Edi!
Congratulazioni... TVB
Un mega Kiss alle Crazy#OMD
A mercoledì prossimo![spero] <3
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: Vulpix