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Autore: marix96    03/04/2014    1 recensioni
Qualcuno, dopo anni, torna a New York per riallacciare i rapporti. Ma c'è anche qualcun'altro che arriverà a New York per scoprire la verità. Una verità scomoda che potrebbe costare la pelle a qualcuno. Nuove avventure, nuovi amori e nuovi omicidi per Kate Beckett e il suo partner Rick Castle
Dal primo capitolo:
“È come pensavo..” sussurro il ladro aprendo e richiudendo il fascicolo.
“Cosa capo?” chiesero all’unisono i due.
“Dobbiamo andare a New York.”
(IN PAUSA) per mancanza di tempo e di ispirazione non ho la possibilità di concludere la storia, almeno per il momento, prometto che la finirò prima o poi! I'm very sorry D:
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione
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31. L'arresto


Le porte dell'ascensore si aprirono e lasciarono spazio ad una preoccupatissima Alexis di entrare nel 12th di corsa, seguita da Alex.
Kate li corse incontro.
“Che cosa è successo?” chiese preoccupatissima anche lei.
Di risposte Alexis si buttò tra le sue braccia in lacrime. Toccò ad Alex spiegare le cose.
“Stavamo parlando a casa di Castle, quando tre agenti sono arrivati e lo hanno arrestato, e senza dare spiegazioni lo hanno portato via. Ci hanno detto di rivolgerci qui, perchè da qui è partito l'ordine”
“Non è possibile, chi ha dato l'ordine?” chiese Kate esterrefatta dal racconto. In quel momento arrivarono anche Ryan ed Esposito.
“Voi sapete qualcosa?” chiese rivolgendosi ai colleghi, ma i due negarono.
Il trillo dell'ascensore che si apriva li fece voltare e bloccare sul posto.
Castle, scortato da tre agenti e in manette, veniva trascinato all'interno del piano. Aveva lo sguardo basso e in un primo momento non si rese conto neanche di dove fosse. Poi però quando alzò gli occhi e incontrò quelli della figlia, si accorse di essere nella sua seconda casa, il 12th. Gli si strinse il cuore nel vederla così disperata, e distolse lo sguardo, passandolo sugli altri presenti, e fu allora che i suoi occhi blu incontrarono quelli verdi della detective. Anche lei era molto preoccupata, glielo leggeva benissimo nelle perle che aveva al posto degli occhi. Il suo sguardo infine si incrociò con altri occhi blu, quelli di Alex, che lo guardava dispiaciuto e anche confuso. Sicuramente erano lo specchio dei suoi!
Il procuratore uscì dall'ufficio in quel momento, interrompendo questo gioco di sguardi.
“Portatelo nella sala interrogatori!” disse rientrando nell'ufficio.
Kate lo fermò prima che ci riuscisse.
“Signore, posso chiederle una cosa? Di cosa è accusato?” chiese la donna indicando Castle che veniva portato nella sala.
“Furto e omicidio”
“Cosa?”/ “Furto?”/ “Omicidio?” dissero Alexis, Kate e Alex contemporaneamente.
“Abbiamo avuto una soffiata e abbiamo prove che ci fanno credere che il signor Castle sia il ladro dragon e che abbia ucciso il capitano Montgomery”
“Come? Castle dragon?” chiese esterrefatta Kate guardando dentro la sala, in cerca degli occhi di Castle. Lo scrittore era seduto alla sedia, dalla parte dei sospettati però, e stava cercando di sentire anch'egli la conversazione.
“Come fate a dire che Castle sia dragon?” chiese questa volta Ryan, intromettendosi.
“Abbiamo trovato la sua maschera all'interno della sua auto”
“Ma potrebbe avercela messa chiunque!” quasi gridò Kate.
“E poi, cosa è questa storia dell'omicidio di Montgomery? Il capitano è stato ucciso da Lockwood!”
“Qualcuno ha visto dragon all'hangar dove è avvenuto l'agguato quella sera. E andava molto di fretta, stava scappando!”
Kate stava ancora per replicare, ma il procuratore fu più veloce a dileguarsi rientrando nell'ufficio.
“È un'assurdità!” constatò Kate.
“Dobbiamo liberarlo, non è lui dragon!” si unirono i due detective, partendo verso le loro scrivanie.
Alex era allibito, ma sapeva cosa stava succedendo.
'È stato lui!'


Qualche ora dopo al distretto era arrivata anche Martha, corsa non appena saputa la notizia.
Ora le due rosse, Kate e Alex erano nella sala relax.
Nonna e nipote sedute sul divanetto che si tenevano per mano, Kate di fronte a loro e Alex in fondo alla stanza appoggiato al muro.
“Kate, cosa pensi succederà adesso?” chiese la donna.
“Penso che terranno Castle qui al distretto in stato di fermo fino a quando le accuse non saranno formalizzate, o non cadranno”
“Non è stato Richard!” disse stringendo la presa sulla mano della nipote.
“Lo so!” rispose Kate stringendo le mani delle due Castle.
Alex guardava la scena in disparte, ma contemporaneamente stava pensando a un modo per liberare Castle. E fino a quel momento solo una scelta gli era venuta.
Era così assorto che non si accorse dell'uscita della madre e di Martha, fino a quando Alexis non lo chiamò.
“Amore..” disse allungando la mano.
Il giovane si stacco dal muro, afferrò la sua mano e si sedette sul divanetto anche lui, affianco alla ragazza, che subito appoggio la testa sulla sua spalla.
“Sono preoccupata”
Alex girò leggermente la testa per guardarla.
“Non riesco a sopportare di vedere mio padre in prigione!” disse, le ultime parole pronunciate sull'orlo del pianto.
Prontamente Alex l'abbracciò, cercando di calmarla.
“Non succederà niente a tuo padre, te lo prometto!” disse baciandole la testa per far calmare le lacrime.
Fu in quel momento che il giovane capì cosa fare.
E fu in quello stesso momento che qualcuno, passando vicino la sala relax per caso, aveva assistito alla scena e aveva capito che i suoi sospetti erano fondati.


Sei sicuro di quello che vuoi fare?”
“Non ho scelta!” disse riattaccando, mentre le porte dell'ascensore si aprivano.
Il via vai dei detective all'interno del distretto si bloccò quando questi riconobbero la figura appena uscita dall'ascensore. Ma a lui non importava, era qui per fare una cosa ben precisa.
Ignorando l'agente di guardia, aprì la porta.


“Allora signor Castle, vuole confessare?”
“Le ho già detto che non sono io l'uomo che volete!” quasi gridò lo scrittore.
“Eppure la maschera trovata nella sua auto ci dice il contrario” affermò il procuratore mettendola sul tavolo.
Dal vetro, Kate, Ryan, Esposito e Alexis assistevano.
“Ve lo ripeto, non sono io dragon!” disse ancora Castle.
Dai rumori all'esterno della stanza fece voltare i due.
“Cosa..” iniziò il procuratore, ma fu interrotto dalla porta che veniva aperta con forza.
Castle sgranò gli occhi, così come il procuratore e gli altri nella saletta adiacente.
Dragon era appena entrato nella sala.
“Credo che si sia confuso, signor procuratore. Sono io il vero dragon!”





Angolo di Marix96:
Buon pomeriggio a tutte!
Giovedì= 31° capitolo :D
Che ve ne pare?
Ok, ora sappiamo perchè Castle è stato arrestato... Non linciatemi >.<
Vediamo un Alexis molto preoccupata per il suo papà e una Kate altrettanto in ansia per il suo partner.
E Alex che cerca in tutti i modi di risolvere il problema.
E l'unico modo è... avete capito cosa ha fatto?
In che guaio si sta cacciando? E soprattutto, quando la verità si saprà, come reagiranno gli altri?
Restate con noi per scoprirlo!

Recensioni sempre ben gradite anche piccole xD

Alla prossima settimana!
Baci,
Marix96 :D


Spoiler


'Scelte difficili...'

"E chi mi dice che sia vero?"


'...porteranno a rivelazioni sconvolgenti...'

“E ora vediamo chi c'è dietro questa maschera!”


'... e alla verità!'

“Allora se non vuoi parlare tu, parlerò io!”


Al prossimo capitolo di 'Verità, amori e omicidi'



 


 

  
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