Prima di pubblicare questa storia devo scusarmi con vuoi. Ho lasciato incompiute due storie e me ne scuso tanto. Ho avuto un anno difficile ma cercherò di farmi perdonare con questa nuova storia che ho deciso di condividere con voi. 
Sebbene mi manchi poco per terminarla ho deciso di dividerla in capitoli.
Spero vi piaccia. Un abbraccio e buona lettura 


I CAPITOLO 

-Anastasia-

Rimango sola nel silenzio… nel vuoto immobile e muto del salone. Rabbrividisco involontariamente mentre fisso stordita la porta chiusa. “Se n’è andato”. La sua reazione è stata molto peggiore di quanto immaginassi. Allontano il piatto e incrocio le braccia sul tavolo, poi ci appoggio la testa e piango.
 
<< Ana, cara.>> Mrs Jones è in piedi accanto a me.
Alzo in fretta la testa, asciugandomi le lacrime.
<> dice con gentilezza.<< Vuole una tisana o qualcosa del genere?>>.
La guardo, ho lo stomaco chiuso e mi fa male la pancia. <> “e di sapere dove diavolo è andato mio marito” penso.
<> Gail mi guarda speranzosa.
<< Davvero Gail, non penso di riuscire a mandare giù nulla in questo momento. Vado a letto. Buonanotte.>>
Mentre mi alzo dallo sgabello della cucina, vengo colta da un capogiro che mi fa vacillare.  
<> Mrs Jones, accorgendosi del mio stato, si avvicina a me.
<< Non è nulla, sono solo stanca. Sono sicura che dopo un bel bagno e una buona dormita passerà tutto.>>
Gail mi accompagna in camera e mi fa stendere sul letto. << Si rilassi Ana, le preparo io il bagno.>>
Cerco di seguire il suo consiglio, ma non posso. Come faccio a rilassarmi dopo tutto quello che è successo oggi?. La notizia della gravidanza, la sfuriata di mio marito che è tuttora disperso. Dove sarà andato? Quando tornerà a casa? O meglio, tornerà a casa?
Quando vedo Gail uscire dal bagno cerco di  alzarmi dal letto ma vengo investita da una tremenda fitta alla pancia che mi fa piegare in due e ricadere sul letto.
<< Ana>> sento urlare Gail che si materializza accanto a me.<>.
<> è l’unica cosa che  riesco a dire. Mi manca l’aria, non riesco a respirare. Le fitta alla pancia si fanno sempre più forti.
Vedo Gail, seduta ai piedi del letto, impallidire. Prende il telefono e fa una telefonata. Che succede?.
<> .
Puntino. Mi accarezzo la pancia e mentre aspettiamo l’arrivo dell’ambulanza prego per il mio bambino, “ti prego Dio, fa che Puntino stia bene”.
Succede tutto velocemente.
 Vedo arrivare i paramedici con la barella. La testa mi fa male e cominciano a mancarmi le forze. Sopportare le fitte è sfiancante.
<< Mrs Grey, non si addormenti, resti con noi>> mi dice uno dei paramedici.
<< Non ci riesco io…>>
<> e prima di perdere i sensi riesco a sentire la voce straziata di mio marito che mi chiama.