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Autore: mikyintheclouds    04/04/2014    6 recensioni
ATTENZIONE! potrebbe contenere spoiler per chi non avesse visto la 5x19.
Kensi riflette su quello che prova e si rende conto dei suoi sentimenti.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Avete presente quando siete a piedi nudi sulla sabbia bollente? Quando vi alzate dall’asciugamano, appoggiate anche solo un dito e subito sentite quel calore insopportabile, ma di cui fondamentalmente non v’importa nulla perché sapete che state per correre verso il mare?
Questo è quello che ho provato quel giorno quando mi sono gettata, in lacrime, tra le sue braccia.
Mi è stato insegnato a essere forte, a non mostrare sentimenti. “Non lasciare che nessuno scopra i tuoi punti deboli, non sai di chi ti puoi fidare.” Così sono stata educata.
Ho sempre indossato una maschera, un’armatura che con il tempo è diventata impenetrabile, inossidabile…mano a mano si faceva più dura fuori e diveniva sempre più fragile dentro.
Sono stata cresciuta come un cristallo, talmente duro da poter tagliare qualsiasi cosa, ma cui basta una piccola crepa per rompersi in mille pezzi.
Quel giorno la crepa si è aperta e mi sono rotta, ho scordato tutti gli insegnamenti e mi sono lasciata andare.
Ho pianto tra le sue braccia.
Le mie lacrime avevano il sapore amaro della delusione, del dolore, dello shock, della paura, della morte che mi sono vista davanti agli occhi, ma era giusto così, lui sapeva, comprendeva e non chiedeva. Non ne aveva bisogno.
In quegli attimi in cui vedevo il mio passato allontanarsi per sempre da me, finalmente, e osservavo il mio presente e il mio futuro che camminavano a passo deciso verso di me, ho capito.
Ho capito che nessuno mai nella vita mi aveva mostrato tanto amore, che nessuno mi aveva mai amata in modo così vero, così assoluto e, altrettanto chiaramente, ho realizzato che nemmeno io sarei mai stata innamorata di un altro uomo come lo sono di lui.
Ho percepito il cuore liberarsi di un macigno, anche se la mente era ancora affollata dalle mille immagini di quello che avevo dovuto subire e così mi sono semplicemente abbandonata, mi sono gettata senza paura tra le sue braccia e lui mi ha stretta a se, coccolandomi come se fossi una bambina.
Quanto mi era mancato.
I nostri corpi hanno trovato il modo di incastrarsi perfettamente in quell’abbraccio profondo e sentito, potevo sentire il suo cuore battere sempre più veloce e le sue mani calde e sicure che mi accarezzavano la schiena, i capelli, che mi proteggevano, che non mi avrebbero mai abbandonata.
E ho pianto. Senza vergogna, senza timore, liberando ciò che tenevo dentro da tanto, troppo tempo.
“È tutto a posto. Sei con me. Andiamo a casa, andiamo a casa.”
E non c’era bisogno di dire altro. Quelle semplici parole pronunciate in quel suo modo dolce e rassicurante, il suo profumo così famigliare, così da Deeks che non saprei nemmeno definire, perché è quella essenza unica che hanno le persone che amiamo, che sapremmo riconoscere tra mille e che ci tranquillizza all’istante, e il calore stesso del suo corpo bastavano per farmi sentire un pochino meglio.
 
E adesso, a distanza di giorni, sono ancora qui, sul suo divano, rannicchiata contro il suo corpo, con addosso una sua maglietta che mi fa da pigiama, la sua spalla che mi fa da cuscino, sotto la coperta che ormai è diventata la mia, la televisione accesa sul nostro programma preferito.
Non me la sento di tornare a casa, non ancora, non dopo quello che ho passato, non dopo essere stata lontana da lui per così tanto tempo.
Non voglio più essere sola.
Ora che sono arrivata al mare e miei piedi sono freschi, non voglio tornare sulla sabbia rovente, ma tutto quello che desidero è iniziare a nuotare, sempre più al largo, sempre più sicura in questo mare di sentimenti che è ogni giorno più vasto.
Sento il suo respiro farsi più pesante e regolare, e lo osservo. Ha la testa appoggiata alla mia, gli occhi chiusi e i capelli disordinati che gli coprono parte del viso.
Abbiamo avuto modo di parlare in questi giorni. Mi ha raccontato quello che hanno fatto lui e gli altri per salvarmi e per cui non sarò mai grata abbastanza, mi ha parlato della tortura che ha inflitto a quell’uomo, della rabbia che ha provato quando ha visto la foto in cui sembravo morta, della paura che gli ha attanagliato lo stomaco al pensiero di perdermi, delle lacrime che a stento riusciva a trattenere, dei sentimenti contrastanti che provava ed io gli ho raccontato di Jack, del nostro amore, della nostra storia, di quanto l’ho amato e di quanto ho sofferto, perché era giusto così. Lui meritava di sapere ed io dovevo parlarne per lasciare andare una volta, e per sempre, il Fantasma del mio passato al suo destino.
Ora, dopo dieci anni, sono libera di voltare pagina, di dedicarmi a una nuova persona, la stessa che in questo momento è semisdraiata su un divano, addormentata accanto a me.
Mi stringo ancora di più a lui, voglio che sappia che ci sono, così come lui per me c’è sempre stato.
“Ti amo.” Sussurro.
Appoggio una mano sul suo petto, posso sentire il suo cuore che istintivamente aumenta i battiti, e chiudo gli occhi.
Ora si che sono a casa.
 
 
Ciao! Non è granché anche perchè non sono capace di scrivere dal punto di vista di Kensi, ma dopo la 5x19 avevo bisogno di scrivere qualcosa per rielaborare il tutto. Non ho ancora superato quella puntata, ho le scene impresse nella mia memoria e credo ci resteranno per un bel po’. È in assoluto l’episodio più bello che abbiano mai fatto.
A parte i miei scleri, fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va =)
  
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