04/04/2014
3 recensioniMito dell'origine
di Hoenn
Quando il tempo era nuovo
E il sole brillava radioso
Su un pianeta non ancora invaso
Dalla umana devastazione,
I precari equilibri naturali
Ruppero la loro armonia.
L'oceano neppure esisteva allora,
La terra non era altro
Che una grigia landa desolata.
Né i cumuli nembi tempestosi,
Né i venti travolgenti
Ne sferzavano la superficie immota.
Poi la terra s'aprì, frastagliata,
E l'incandescente fuoco nucleare
Uscì fuori, deturpandola.
I primi turbinii scossero l'aria
E le più remote gocce di vita
Caddero dal cielo incupito.
L'acqua piovana riempì le conche
E il magma arroventato si cumulò
Innalzando le prime, rocciose montagne.
Un nuovo mondo andava formandosi,
un globo pacifico e brulicante
di vita fresca e straordinaria.
I cinque elementi originarono
Le loro dilette creature,
Che assunsero il controllo
Sui loro stessi creatori.
Tante erano, ma a poche va merito
di aver costruito Hoenn.
Groudon dei possenti vulcani
S'affaccendò per creare la terra,
Kyogre degli antri abissali
generò l'eterno flusso dell'acqua,
Rayquaza dei cieli infiniti
Regolò l'ambiente e il suo clima.
Pace e prosperità divennero
Padrone incontrastate del mondo
E per molto tempo nulla turbò
Il nuovo equilibrio stabilitosi.
Ma il caos e l'odio germinarono
Nell'armonia, portandola alla rovina.
La discordanza tra acqua e terra
Causò dissidi e disaccordi,
Seminando rancori nelle creature.
Groudon e Kyogre entrarono in contrasto.
E ormai nulla lasciava sperare
In una vicenda pacificamente risolvibile.
Le contrarietà sfociarono
In un vero e proprio scontro
Che devastò il neonato mondo,
Frustato dalle violente onde marine
E sconquassato dai sismi sussultori
Che turbavano l'innocente creato.
I vulcani esplodevano,
La terra cancellava il mare
E la lava invadeva il blu,
Mentre le acque, per contro,
Mulinavano inquiete
E divoravano e corrodevano le coste.
Ma quando tutto pareva
Sul punto di collassare,
Un bagliore di luce forò
La fosca coltre nera
Che ammantava il cielo
in fragorosa tempesta.
Un guizzo smeraldino,
E il re dei cieli Rayquaza
Apparve rapido come folgore,
Per spazzare via il tormento,
Per acquietare il cataclisma
Che sconvolgeva Hoenn.
Il divino drago verde dell'atmosfera
Irradiò la sua mite e benevola aura
E arrivò dritto ai cuori dei contendenti,
Entrando in sintonia con essi.
Un legame di amicizia stabilì,
E i due furono contagiati dalla sua pace.
Il conflitto terminò
E la terra fu nuovamente quieta,
Ma una questione era rimasta aperta:
Come punire i due Leggendari
E impedire loro nuovi disastri,
Per non mettere più a rischio sé stessi e gli altri.
Due Sfere comparvero subitaneamente,
materializzandosi dal nulla nell'aria calma.
Rossa e blu erano le due,
Richiamanti i colori distintivi
Del manto pietroso dell'imponente Groudon
E della levigata superficie del placido Kyogre.
Rayquaza si servì di esse
Per stabilire una magnanima condizione:
Le due creature sarebbero vissute,
Padroneggiando i loro elementi,
Ma terra e acqua avrebbero dovuto
Coesistere serenamente nello stesso mondo.
Per impedire nuove lotte di supremazia,
Il potente drago dagli enormi artigli
Celò nei globi sferici un arcano potere
Che fece cadere nel sonno perpetuo
Le creature, causa del conflitto,
Mettendo a tacere per sempre le loro repliche.
Le due Sfere sparirono
Ai quattro angoli del mondo,
Senza più ricomparire.
Rayquaza invece ascese al cielo
Per la seconda e ultima volta,
Non discendendone mai più.
La contesa fu così risolta,
I due litiganti così equamente castigati.
E mai più il re dei cieli
ricomparve nel pianeta,
né la creatura dei profondi abissi,
né il dominatore della terra incandescente.
E la pace ritornò nel mondo,
Radicandosi per l'eternità.
di Hoenn
Quando il tempo era nuovo
E il sole brillava radioso
Su un pianeta non ancora invaso
Dalla umana devastazione,
I precari equilibri naturali
Ruppero la loro armonia.
L'oceano neppure esisteva allora,
La terra non era altro
Che una grigia landa desolata.
Né i cumuli nembi tempestosi,
Né i venti travolgenti
Ne sferzavano la superficie immota.
Poi la terra s'aprì, frastagliata,
E l'incandescente fuoco nucleare
Uscì fuori, deturpandola.
I primi turbinii scossero l'aria
E le più remote gocce di vita
Caddero dal cielo incupito.
L'acqua piovana riempì le conche
E il magma arroventato si cumulò
Innalzando le prime, rocciose montagne.
Un nuovo mondo andava formandosi,
un globo pacifico e brulicante
di vita fresca e straordinaria.
I cinque elementi originarono
Le loro dilette creature,
Che assunsero il controllo
Sui loro stessi creatori.
Tante erano, ma a poche va merito
di aver costruito Hoenn.
Groudon dei possenti vulcani
S'affaccendò per creare la terra,
Kyogre degli antri abissali
generò l'eterno flusso dell'acqua,
Rayquaza dei cieli infiniti
Regolò l'ambiente e il suo clima.
Pace e prosperità divennero
Padrone incontrastate del mondo
E per molto tempo nulla turbò
Il nuovo equilibrio stabilitosi.
Ma il caos e l'odio germinarono
Nell'armonia, portandola alla rovina.
La discordanza tra acqua e terra
Causò dissidi e disaccordi,
Seminando rancori nelle creature.
Groudon e Kyogre entrarono in contrasto.
E ormai nulla lasciava sperare
In una vicenda pacificamente risolvibile.
Le contrarietà sfociarono
In un vero e proprio scontro
Che devastò il neonato mondo,
Frustato dalle violente onde marine
E sconquassato dai sismi sussultori
Che turbavano l'innocente creato.
I vulcani esplodevano,
La terra cancellava il mare
E la lava invadeva il blu,
Mentre le acque, per contro,
Mulinavano inquiete
E divoravano e corrodevano le coste.
Ma quando tutto pareva
Sul punto di collassare,
Un bagliore di luce forò
La fosca coltre nera
Che ammantava il cielo
in fragorosa tempesta.
Un guizzo smeraldino,
E il re dei cieli Rayquaza
Apparve rapido come folgore,
Per spazzare via il tormento,
Per acquietare il cataclisma
Che sconvolgeva Hoenn.
Il divino drago verde dell'atmosfera
Irradiò la sua mite e benevola aura
E arrivò dritto ai cuori dei contendenti,
Entrando in sintonia con essi.
Un legame di amicizia stabilì,
E i due furono contagiati dalla sua pace.
Il conflitto terminò
E la terra fu nuovamente quieta,
Ma una questione era rimasta aperta:
Come punire i due Leggendari
E impedire loro nuovi disastri,
Per non mettere più a rischio sé stessi e gli altri.
Due Sfere comparvero subitaneamente,
materializzandosi dal nulla nell'aria calma.
Rossa e blu erano le due,
Richiamanti i colori distintivi
Del manto pietroso dell'imponente Groudon
E della levigata superficie del placido Kyogre.
Rayquaza si servì di esse
Per stabilire una magnanima condizione:
Le due creature sarebbero vissute,
Padroneggiando i loro elementi,
Ma terra e acqua avrebbero dovuto
Coesistere serenamente nello stesso mondo.
Per impedire nuove lotte di supremazia,
Il potente drago dagli enormi artigli
Celò nei globi sferici un arcano potere
Che fece cadere nel sonno perpetuo
Le creature, causa del conflitto,
Mettendo a tacere per sempre le loro repliche.
Le due Sfere sparirono
Ai quattro angoli del mondo,
Senza più ricomparire.
Rayquaza invece ascese al cielo
Per la seconda e ultima volta,
Non discendendone mai più.
La contesa fu così risolta,
I due litiganti così equamente castigati.
E mai più il re dei cieli
ricomparve nel pianeta,
né la creatura dei profondi abissi,
né il dominatore della terra incandescente.
E la pace ritornò nel mondo,
Radicandosi per l'eternità.
***
Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! :D
Dopo pochissimo sono ritornata nel fandom con questa one shot.
L'ho scritta sotto forma di poesia ed è ricollegata alla long fic che ho appena iniziato, "Fight For Freedom". Mi sono immaginata l'origine della regione di Hoenn per volere degli elementi e dei Pokémon Leggendari che li controllano ed ecco uscito questo schifo in versi che avete appena letto (se siete arrivati fino a qui).
Bon, non ho null'altro da aggiungere.
Buona notte a chi sta ancora sveglio. Io mi ritiro, che ho sonno.
A presto,
Flame