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Autore: Katherine Buffy Pierce    04/04/2014    1 recensioni
Cosa è successo alla manipolatrice Katherine Pierce dopo che è morta? Dove è finita dopo essere stata risucchiata da una specie di buco nero? 2 domande che mi sono posto anche io appena vidi l'episodio 5X15 "Gone Girl". Non accettando il fatto che il miglior personaggio di TVD se ne fosse andato, ho scritto questa FF immaginando come se la stesse passando Katherine dopo la morte. Questa FF parte in una dimensione oscura dopo le vicende accadute, appunto, nella 5x15.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Katherine Pierce 2.0'
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Mi svegliai e mi ritrovai ancora in quella specie di stanza cupa. Non mi ero nemmeno accorta di aver perso i sensi. Questa volta, però, ero sola con le altre persone. Erano quasi tutti svenuti, ma le figure scure non c’erano. C’era una strana atmosfera e ad un tratto mi resi conto di un gran chiasso provenire dall’altra parte. Sentivo molte voci pronunciare le parole “Kalenok è il nostro padrone. Noi veneriamo Kalenok” ripetutamente. Mi guardai attorno e notai che Kelly era ancora svenuta. Mi guardai allo specchio e mi spaventai di nuovo. La mia faccia era tutta tagliata e piena di chiodi e viti, il mio corpo era pieno di spilli e la mia testa era nuda. Decisi di estrarre quei corpi estranei dalla mia carne, anche se il dolore era ancora più forte. Dopo un bel po’ di tempo, ero completamente pulita anche se tutta tagliuzzata. Il dolore era talmente atroce che non riuscivo a muovermi. Dopo un lasso di tempo piuttosto lungo, ero meno dolorante e riuscivo a camminare. Decisi di dirigermi nella direzione del passaggio per entrare nell’altra ala. Non c’erano guardie e ciò mi sollevò. Purtroppo c’era un’enorme porta blindata chiusa che bloccava il passaggio. Aspettai parecchio tempo nascosta dietro a una specie di armadio, situato vicino alla porta, che conteneva gli strumenti di tortura. Mi ero quasi stufata di aspettare quando ad un tratto, arrivò una sola figura scura. Riuscii a prendere dall’armadio un pugnale molto affilato e glielo conficcai nella gola. Quando, la figura scura, cadde per terra priva di sensi, gli tolsi quella specie di abito che ricopriva il suo intero corpo e lo indossai per cercare di passare per uno di loro. Il corpo a cui avevo tolto quell’abito era sfigurato, senza pelle e con la carne marcia. Era uno spettacolo raccapricciante. Decisi di decapitarlo per evitare che tornasse in vita troppo presto e lo nascosi nell’armadio. Dato che, con quell’abito scuro, sembravo proprio una di quelle figure scure, bussai alla porta. Dopo un breve istante, un’altra figura scura aprì la porta e mi fece segno di entrare. La stanza in cui entrai era molto diversa da quella in cui mi trovavo prima. Era oro, rossa e nera, con molte torce accese nelle mani di molte figure scure. Mi avvicinai al trono, che notai solo dopo aver notato la grande K disegnata sul soffitto. Sul trono era seduto un orrendo demone verde. Era sporco, viscido, grasso e peloso. Ad un certo punto le figure scure, smisero di ripetere le solite parole riguardanti Kalenok, rimanendo immobili. Così feci anche io fino a quando Kalenok ci ordinò di tornarcene al lavoro. Io fui l’ultima ad uscire perché volevo osservare per bene quella stanza enorme. Appena prima che potessi varcare la soglia della porta, Kalenok urlò: -Fermati!-
Mi ero completamente irrigidita. Ero veramente agitata e impaurita.
-Bene. Vieni qui!- mi ordinò quel demone schifoso.
Oh no. Ero stata beccata. Cosa potevo fare per salvarmi?
Una volta arrivata ai piedi del trono sul quale sedeva Kalenok, mi disse:
-Togliti il cappuccio.-
Io eseguii l’ordine nella speranza di un po’ di pietà da parte di Kalenok.
-Uhm. E così, tu saresti un Krakelon?- chiese guardandomi in faccia. Krakelon? Evidentemente era così che si chiamavano quegli individui che fino a quel momento avevo sempre chiamato “figure scure”.
-No.- dissi io con il capo chino.
-Mmm. Sai, ci vuole coraggio a fare ciò che hai fatto tu.- disse lui alzandosi dal suo trono. Io rimasi zitta e non parlai per paura. Si avvicinava sempre di più e, una volta che fu abbastanza vicino a me, mi toccò la spalla come per darmi una pacca.
-Quello che mi serve è coraggio. Ho bisogno di individui come te. Cosa ne dici di diventare un Krakelon?- chiese lui sorridendomi. Era anche maleodorante oltre che orrendo.
-No. Non voglio marcire per l’eternità. E non voglio torturare delle persone.- dissi io con voce roca.
-Ah. E’ la prima volta che qualcuno rifiuta questa mia proposta. Ciò vuol dire che hai ancora più coraggio di chiunque io abbia mai incontrato qui. Sai, le altre anime a cui facevo questa proposta, accettavano subito per paura che potessero tornare di la ad essere torturate di nuovo, ma tu no.- disse lui guardandomi con lo stesso sorriso di prima. Io rimasi di nuovo zitta per paura fin quando Kalenok mi disse:
-Le anime che si trovano qui, sono simili a te. Egoiste. Farebbero di tutto per salvarsi... Perfino torturare altre anime come loro. Ma tu sei ancora più egoista.-
-Perché?- chiesi io guardando il suo muso orrendo.
-Pur di salvarti saresti anche diventata un Krakelon, se non fosse per il fatto che il tuo bel corpo a cui tieni molto, sarebbe marcito. Quindi preferisci che il tuo prezioso corpo venga torturato, piuttosto che marcisca per salvarti da un eternità di dolore. O sbaglio?- disse lui ridendo. Io non risposi. Era vero in effetti... Infatti, a Katherine Pierce non importava delle altre anime, ma solo di se stessa.
-Dato che apprezzo questo tuo enorme coraggio, voglio offrirti un ruolo veramente importante qui. Tu diventerai il mio vice. Mi aiuterai a trovare altri Krakelon per torturare le milioni di anime che arrivano qui ogni anno. Che ne dici? Accetti?- chiese con ansia.
-Si.- risposi io velocemente.
-Ottimo!- disse lui.
-A patto che io non venga mai più torturata e che ogni mio desiderio sia un ordine. Ovviamente non per te.- dissi io con un sorrisetto.
-Mi piaci. Molto intraprendente. Concesso.- disse lui prima di sorridermi di nuovo.
Incredibile. Katherine Pierce era riuscita a salvarsi di nuovo.

PS: So che, probabilmente, molti di voi vorrebbero vederla viva e con gli altri personaggi della serie, ma se avrete pazienza ancora per qualche capitolo, vedrete che ci sarà una sorpresa! ;) Grazie a tutti! :)
  
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