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Autore: joellen    04/04/2014    0 recensioni
Adam è un vampiro che, in teoria, rientra nella tipologia classica della specie; Gilda è una cacciatrice di vampiri che invece NON rientra nella categoria delle classiche cacciatrici alla Buffy. I due s'incontrano nella cornice medievale di Bracciano e la loro storia NON sarà una storia qualsiasi ma soprattutto NON sarà una storia normale....
Genere: Dark, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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A d a m

 

Fiaba gotico/romantico/demenziale

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Bracciano,  tarda sera

 

La donna parcheggiò la Smart nel piccolo posteggio rientrante,  vicino alla fontanella, all'imbocco del corto tunnel sotto la vecchia casa, che copriva un breve tratto di Via della Collegiata. Era già sera, ma per lei, hostess di congressi, tornare a casa tardi era un'abitudine, e non aveva paura della notte.

All'infuori della sua auto, nel piccolo spazio riservato alle macchine, non ce n'erano altre e in quel momento, sulla strada non girava anima viva. La via era illuminata solo da un lampioncino che pendeva sopra una finestra della casa sovrastante, e da un altro lampione oltre il tunnel.

Non si udivano rumori all'infuori di un lievissimo fruscio che lei percepì alla sua destra, forse proveniente dalle scale di Largo della Cattedrale, che scendevano fino alla strada parallela, appena più in alto. Ma sentì l'odore. Il tipico odore vagamente dolciastro del sangue.

Non aveva paura, tuttavia si sorprese ad affrettare il passo sulla via che conduceva alla sua dimora provvisoria a Bracciano, dove si recava una volta o due l'anno, in estate e durante il periodo di Carnevale. E quel giorno era il giovedì grasso. Non tornava da una festa, ma ne aveva una in programma per il sabato successivo, al Castello, e non se la sarebbe persa per nulla al mondo.

Quelle feste, quando venivano organizzate, erano troppo belle per mancare.

Non aveva il minimo sentore che la festa di Carnevale del 2014 sarebbe stata indimenticabile.

Tuttavia, pochi istanti dopo, temette di non poterci andare più.

Il fruscio si fece più forte e, alle spalle, udì un respiro forte ed uno stranissimo suono stridente.

Ora si trovava proprio sotto il tunnel.

Si girò. Qualcosa di grande e nero le si parò davanti, interrotto da una maschera grigia opalescente, macchiata di ombre nerastre intorno agli occhi, che doveva essere un volto, e una bocca rossa si aprì a dismisura esibendo una candida, lucida e luminosa chiostra di denti con canini molto più lunghi del normale, ma prima che quei canini le si affondassero nel collo, lei ebbe la prontezza di riflessi di respingere con determinazione, e con una mano sul torace, l'essere che la voleva aggredire e mordere.

"Mi scusi, signore, - ebbe il coraggio di ribattere - come vampiro lei è perfetto e si sta calando magnificamente nella parte, ma la festa in maschera è sabato. - detto questo, da una tasca del piumino estrasse un biglietto d'invito - Ecco. Se lo merita davvero. Venga. Ci sarò anch'io. Sono Gilda".

Il vampiro si bloccò, esterrefatto per la reazione della sua potenziale vittima, e sentì ogni pulsione aggressiva scemare di colpo fino a scomparire nei meandri del suo cervello e nelle viscere del suo corpo. Da sotto il cappuccio del piumino argenteo indossato dalla donna, il cui riflesso metallizzato dardeggiò per un attimo nelle tenebre della galleria, intravide controluce un paio di occhi chiari che brillavano nel buio in modo totalmente anomalo, come se la luce che sprigionavano venisse da molto lontano, da un mondo remoto o da un'altra dimensione. Non si spaventò, ma rimase assai sconcertato.

Chi era quella donna? Cos'era?

La seguì allontanarsi verso l'uscita del breve tunnel, senza ulteriori reazioni.

Non ne ebbe più la forza.

 

 

Giunta a casa, non molto lontano dal luogo della mancata aggressione, la donna estrasse il tablet e mandò un messaggio: INDIVIDUATO ESEMPLARE. INIZIO PROCEDURA. A PRESTO. GILDA.

Gilda era dotata di facoltà speciali: "sentiva" le creature delle tenebre ed era certa che l'uomo incontrato sotto la galleria fosse una di loro.

   
 
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