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Autore: Nana_Hale    05/04/2014    4 recensioni
Dopo lo scontro avvenuto con Bucky, Steve è costretto a letto per recuperare le forze. La battaglia ha riaperto vecchie ferite che però sembrano spaventare di più il suo visitatore, Tony Stark, che non lo stesso Captain America. (Steve/Tony)
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Hospital Surprise
 
"Oh..."
Steve aprì gli occhi con molta fatica sentendo le palpebre talmente pesanti da sembrare fatte di cemento; avvertì la mancanza dei tubi per la respirazione dentro le narici e ne fu piacevolmente sollevato. Odiava quegli affari di plastica, fastidiosi e scomodi.
La stanza era cambiata rispetto a quando aveva aperto gli occhi la prima volta dopo le operazioni che aveva subito, quando Sam Wilson era venuto a trovarlo. Dovevano averlo spostato ad un piano più alto dato che il sole entrava più violento dalla finestra accanto al letto.
Fece qualche smorfia sentendo il corpo ancora un po' indolenzito mentre si stiracchiava nel letto finchè una voce squillate lo fece sobbalzare.
"Buongiorno, Bella Addormentata."
Girò il viso alla sua destra e vide Tony Stark, seduto sulla sedia degli ospiti, che richiudeva il suo IPad e lo posava sul comodino, per poi rivolgere la sua attenzione verso di lui.
Un sorriso involontario gli increspò le labbra nel vedere il miliardario.
"Ciao..."
Rispose con un soffio di voce, ancora indebolita dal sonno e dalle botte prese.
"Credevo fossi troppo impegnato per venire."
Continuò, cercando di sollevare il busto per mettersi a sedere; ma Tony gli posò una mano sul petto ammonendolo vigorosamente.
"Wo! Wo! Cosa pensi di fare? Non ti muovere!"
E Steve obbedì, rendendosi comunque conto di non poter andare oltre, date le sue condizioni.
"Accidenti, ti ha conciato proprio male..."
Disse Stark passando leggermente un dito sopra la cicatrice ancora visibile accanto al labbro del soldato.
"Potevi venire ad aiutarmi."
Scherzò Cap.
"Potevi venire da me quando avevi bisogno."
Lo rimbeccò Tony sistemandogli il cuscino dietro la testa; ma lasciò trapelare un leggero velo di disappunto e rabbia dalla sua voce che a Steve non sfuggì.
"Scusa... io... non volevo che rimanessi coinvolto..."
Fecero molta fatica a guardarsi negli occhi dopo quel momento e continuarono a vagare con lo sguardo per la stanza, alla ricerca delle parole giuste da dire. Stark fu il primo a spezzare il silenzio.
"Lo so che non volevi tirarmi dentro questa faccenda ma..."
E fu il primo a riportare i suoi occhi dentro a quelli del soldato.
"... è stato orribile restare a guardare e scoprire tutto solo quando era troppo tardi."
Steve annuì mestamente rendendosi conto solo in quel momento di cosa aveva provato quando Tony lo aveva tenuto all'oscuro dei suoi guai con il Mandarino; di come si era arrabbiato con lui per averlo lasciato fuori e avergli per questo impedito di correre in suo aiuto. Realizzò di aver fatto esattamente lo stesso errore.
"Hai ragione... non avrei dovuto tagliarti fuori ma..."
Di nuovo, il soldato spezzo il loro contatto visivo, concentrandosi sulle sue stesse dita, che aveva iniziato a torcersi per il nervosismo.
"... tutto quello che è successo ha riportato alla luce un passato che credevo non sarebbe più tornato ad occupare il mio cuore e... non volevo che tu ne restassi ferito."
Tony sussultò impercettibilmente sentendo il corpo irrigidirsi per una frazione di secondo; si accorse della preoccupazione e l'angoscia che saettavano negli occhi di Steve e, prendendo un profondo respiro, cercò di mettere da parte il dispiacere e fare la cosa più giusta.
"Sono sicuro che è ancora vivo e che ora anche lui ricorda tutto di te...  di voi..."
Steve alzò li occhi verso il soffitto come a scrutare un punto indefinito, da qualche parte nella sua memoria.
"Si, ora ricorda... lo sento..."
Stark sentì un nodo formarsi sul fondo della sua gola che per un attimo gli impedì quasi di respirare; non seppe spiegare dove trovò la forza di fare la domanda che gli ronzava nella testa come uno sciame di api furiose.
"Tu lo ami ancora, vero?"
Subito il soldato girò il volto verso di lui e la sua espressione divenne confusa, dubbiosa, per quella domanda ricevuta.
"Si, ovviamente."
Rispose con tranquillità, come se fosse la cosa più normale da dire. Era perplesso: Tony avrebbe dovuto intuire cosa lui provava per Bucky, per il suo amico d'infanzia, e allora perchè quella strana domanda?
Ma la sicurezza non fu più molta quando il viso di Stark si incupì, segnato da un'espressione abbattuta ma comunque sempre coperta da quella maschera di menefreghismo dietro alla quale Steve oramai aveva imparato a guardare fin troppo bene.
"D’accordo. Niente da dire. Capisco. Quando lo ritroverete, saprò mettermi da parte."
Disse accennando un lieve sorrisetto accondiscendente alla fine della frase e solo allora Steve rimase completamente incredulo.
Tony aveva inforcato gli occhiali da sole azzurri, si era già alzato e stava per uscire dalla stanza quando finalmente Cap riuscì a reagire a ciò che aveva appena sentito. E la sua unica reazione fu scoppiare a ridere.
Il miliardario aggrottò le sopracciglia e rimase a fissare il soldato che scuoteva la testa a destra e sinistra e si teneva la pancia cercando di attenuare le risate che gli provocavano delle fitte alle ferite ancora in corso di guarigione.
"Ahahahahah no, ouch, ouch..."
"Ma che diavolo hai da ridere?! La morfina ti ha dato alla testa?"
Steve sollevò una mano e, placando finalmente le sue risate, gli fece cenno di avvicinarsi a lui; Tony obbedì e tornò accanto al letto, chinandosi leggermente verso il soldato.
"Non è come pensi tu..."
Con un rapido gesto, Cap afferrò la cravatta del miliardario che pendeva dal suo collo e lo tirò più vicino a sè, sollevando leggeremente la nuca dal cuscino per poter arrivare più vicino al suo volto.
Tony rimase immobile, sorpreso e colto alla sprovvista, e si lasciò tirare verso il basso.
"...Bucky per me è come un fratello."
Concluse Steve con un sospiro mentre un piccolo sorriso si disegnava sulla sua bocca nel vedere lo stupore impossessarsi di Stark, rimasto completamente senza parole.
Con un piccolo sforzo si sollevò di qualche altro centimetro e posò le sue labbra contro quelle di Tony senza smettere di sorridere.
Fu un bacio piccolo e delicato, come quello che due innamorati si scambiano prima di dormire con la promessa di rivedersi al più presto l'uno nei sogni dell'altro.
Quando si separarono il viso del miliardario era ancora pietrificato in uno stato di shock e incredulità ma, pian piano, il malinteso che aveva invaso la sua mente si dissipò lasciando posto alla piacevole realizzazione di essere, a tutti gli effetti, l'unico che Steve amava come solo lui sapeva amare; facendolo sentire, con un solo sguardo, di essere la ragione per cui valeva la pena essere rimasto congelato per 70 anni.

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Ciao a tutti!!!
Ho voluto scrivere questa piccola fic per 3 motivi:
1- DOVEVO inserire Tony in questo momento tanto carino in cui Steve si trovava in ospedale in The Winter Soldier.
2- Il dialogo (che suppongo tutti i fan di Star Wars abbiano riconosciuto) mi sembrava PERFETTO per loro 2 e la ritrovata presenza del dolce (ora un po' meno) Bucky nella vita di Steve.
3- Amo la Stony. Non ho scuse. Li amo proprio.
Spero vi sia piaciuta!!!
Un bacio
-Nana
 
  
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