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Autore: poetzproblem    05/04/2014    2 recensioni
Ora quando pensa al loro passato, si accorge di quanto le loro vite siano sempre state intrecciate. Anche gli anni che hanno trascorso separate non hanno diminuito l'importanza della donna che sta in piedi accanto a lei. I suoi occhi trovano Quinn ogni volta che si trovano nella stessa stanza. È sempre stato così—non ne era mai stata consapevole, finchè il tempo e la maturità non hanno affinato la sua visione. Faberry Week giorno 4: Presa.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NDT: questa è una traduzione. Potete leggere l'originale qui oppure qui. Lasciate un commento se vi va, così potrò tradurlo e inviarlo all'autrice.

NDA: scritto per la Faberry Week, giorno 4-Presa. Eterni ringraziamenti e abbracci telematici a Skywarrior108 perchè è la miglior beta del mondo.

Disclaimer: i personaggi di Glee non sono miei, mi piace solo giocarci...assolutamente senza trarne profitto.

* * *

Looking For That Happy Ending

By poetzproblem

  * * *

Ciò di cui avevo maggiormente bisogno era amare ed essere amato, bramoso di essere preso tra le reti dell'amore.

~Sant'Agostino

* * *

Quinn non è mai stata così bella, e questo è tutto dire, perché Quinn Fabray è sempre stata la ragazza più bella che Rachel abbia mai visto. Anche nei suoi momenti peggiori, e Rachel ne ha visti molti, in Quinn c'è sempre stata una qualità eterea che le toglie il respiro. Era stata così gelosa di quella bellezza senza difetti; non che Quinn manchi di imperfezioni. La piccola curva sulla radice del naso, le lentiggini che ha sulla pelle, e le varie cicatrici sul suo corpo—alcune da piccoli incidenti, altre da catastrofi capaci di cambiare la vita, che Quinn è riuscita a superare. Ogni segno è lì perché tutti lo vedano, se si sforzano di guardare, ma svanisce nel grande quadro della bellezza che Quinn possiede, dentro e fuori, specialmente oggi.

È vestita di bianco il che, ammette Rachel, aiuta ad accentuare il suo aspetto etereo, ma è il suo sorriso che fa innalzare il suo cuore. Per così tanto tempo, Quinn era sembrata esistere in una perpetua nuvola di tristezza che orbitava attorno al suo umore sempre in cambiamento. Anche nella sua risata c'era un tono di malinconia, come se Quinn si impedisse di godersi pienamente ogni momento di gioia—una ragazza tragicamente bella, per citare uno dei musical di Broadway preferiti da Rachel. Ma nessuna nuvola oggi è presente, nemmeno quelle piccolissime che occasionalmente oscurano la luce del sole quando pensa agli errori del suo passato.

Avevano perso i contatti durante il college e anche dopo, un fatto di cui Rachel si pentirà per sempre. Quinn aveva tentato disperatamente di aprirsi una strada che la portasse via da Lima e da tutto ciò che gliela ricordava. Una volta aveva parlato del fatto che doveva lasciar andare le ancore, ma Rachel non aveva capito che voleva lasciare indietro tutti loro e veleggiare da sola verso il suo luminoso futuro. Aveva offerto a Rachel un salvagente—quei due abbonamenti del treno—all'estremità di una fune che era sul punto di spezzarsi, ma Rachel non aveva capito che era lei quella che avrebbe dovuto nuotare quelle acque infide se avesse davvero voluto stare accanto a Quinn.

È così facile lasciare che quei legami si rompano, quando hai diciotto anni e pensi di avere tutto il tempo del mondo. Ed è spiacevole quando ti rendi conto che in realtà non ce l'hai.

E poi, in un giorno qualunque, Rachel si era trovata all'angolo tra sesta e la quarantaduesima a Bryant Park, con in mano una tazza di caffè e il New York Times, e Quinn era lì. Balbettii stupefatti e abbracci imbarazzati avevano lasciato il passo a conversazioni e nuove scoperte. Rachel stava lavorando ad uno show, mentre Quinn aveva cambiato corso di laurea mentre era al secondo anno a Yale, e in quel momento stava lavorando ad un dottorato in psicologia dello sviluppo alla Columbia.

"Voglio aiutare i bambini che ne hanno bisogno, dare loro quell'aiuto che nessuno ha dato a me," aveva ammesso, e Rachel aveva capito quella Quinn era diversa—premurosa e matura, che stava esprimendo il potenziale che le aveva riconosciuto così tanti anni prima.

È strano come accadono le cose. Rachel si era avvicinata così tanto a Kurt e Santana in quei primi anni a New York, ma non potevano sempre vivere appiccicati. C'erano stati nuovi lavori e nuovi amanti, nuovi appartamenti e nuovi amici, nuovi matrimoni e dolorose rotture, e gradualmente avevano cominciato ad allontanarsi mentre lei e Quinn diventavano sempre più vicine. Quinn le era più vicina di chiunque altro—la sua migliore amica. La sua persona, quando aveva pensato che non avrebbe mai più avuto qualcosa del genere.

Oggi ci sono tutti, i vecchi amici e quelli nuovi. Certo che ci sono. Nessuno vorrebbe perdersi questa occasione. Rachel se ne è assicurata. Tutto dev'essere perfetto. Nonostante quello che aveva detto al liceo, Quinn Fabray si sposerà una volta sola. È l'epitome della sposa perfetta —meravigliosa, radiosa, splendente di felicità. Rachel è in piedi accanto a lei con il sorriso più ampio che le sue labbra riescono a formare, mentre ascolta ogni parola della cerimonia. Ha controllato tutto quella mattina, assicurandosi che ogni fiore fosse al proprio posto, che ogni sedia fosse correttamente posizionata, che i musicisti fossero pronti ad eseguire la lista di brani perfetta, che non ci fosse nemmeno un granello di polvere sul tappeto candido che porta all'altare. Quinn aveva riso, avvertendola scherzosamente che la wedding planner avrebbe pensato che stesse tentando di rubarle il lavoro. Non era lontana dalla verità. Rachel vuole rendere le cose speciali per Quinn, e non si fida degli estranei. Una volta, Quinn l'aveva incoronata reginetta del ballo, regalandole la notte perfetta, senza che lei lo sapesse. Le sembra giusto restituire il favore.

Ora quando pensa al loro passato, si accorge di quanto le loro vite siano sempre state intrecciate. Anche gli anni che hanno trascorso separate non hanno diminuito l'importanza della donna che sta in piedi accanto a lei. I suoi occhi trovano Quinn ogni volta che si trovano nella stessa stanza. È sempre stato così—non ne era mai stata consapevole, finchè il tempo e la maturità non hanno affinato la sua visione. Lentamente, gradualmente, come un obbiettivo che si mette a fuoco, avvicinandosi e allontanandosi prima di inquadrare le cose con perfetta chiarezza, Rachel si era completamente, irrevocabilmente innamorata di Quinn Fabray.

Ora capisce la differenza tra innamorarsi a prima vista e farlo poco a poco. Per parafrasare Elizabeth Bennet, è accaduto in modo tanto graduale che non sa nemmeno quando è iniziato. A volte pensa che il seme sia stato piantato al liceo, e che sia rimasto in attesa che la pioggia passasse e che il sole lo risvegliasse. Ora è cresciuto così forte e selvaggio nel suo cuore che non riesce a ricordare com'era la sua vita senza di esso.

Ama tutto di Quinn. La bellezza esteriore non è nulla in confronto a quello che Rachel ha scoperto al suo interno. Naturalmente, Quinn ha ancora i suoi momenti—è ancora capace di alzare dei muri di tanto in tanto, oppure può capitarle di perdere la pazienza—ma Rachel pensa che queste rare tempeste siano più facili da sopportare quando sono temperate da giorni infiniti pieni di fiducia e rispetto.

E ora sta ascoltando Quinn pronunciare i suoi voti nuziali, parlando in tono reverente di amore e amicizia, di coraggio e cambiamento, e di crescere assieme con il passare degli anni, e della felicità che non aveva mai conosciuto in passato e che spera di on perdere mai più. Il cuore di Rachel sfarfalla e si ferma e si innalza con ogni sottile inflessione, ogni pausa e ogni sospiro e ogni tremito della voce di Quinn. Le lacrime di gioia negli occhi di Quinn causano le sue, e non sente il bisogno di impedir loro di cadere.  

I propri voti le riempiono la mente, pieni di promesse—di amare ed onorare, di proteggere, di avere sempre a cuore la felicità di Quinn. Accarezza il freddo metallo dell'anello con reverenza, toccando con la punta del dito i piccoli diamanti incastonati in esso prima di porgerlo a Quinn. Riesce a malapena a vedere tra le lacrime.

Il resto della cerimonia passa come un sogno e Rachel cerca di catturare ogni dettaglio nella memoria perché ha bisogno di ricordare questo giorno. Ha bisogno di ricordare ogni ogni espressione del volto di Quinn e ogni tremito nella sua voce. Ha bisogno di imprimere la parola moglie nella sua anima e assaporarla i quei momenti in cui sarà da sola nel proprio camerino, pressata dagli impegni, con il desiderio di rompere ogni contratto e promessa solo per stare da sola con Quinn. E poi è il momento di baciare la sposa, e Rachel chiude gli occhi mentre le labbra si incontrano per sigillare il legame in questa vita e nella prossima.

"Ti amo," mormora Quinn, e Rachel sospira, mentre le quelle parole riverberano attraverso il suo cuore.

Il sorriso di Quinn è più luminoso di quanto Rachel lo abbia mai visto. Non svanisce mentre percorre la navata, posa per il fotografo che è stato assunto per il matrimonio, e poi per una foto dopo l'altra assieme agli invitati. Indossa quel sorriso come un accessorio permanente mentre gira per il ricevimento, e gli occhi di Rachel raramente l'abbandonano, mentre ascolta i loro amici entusiasmarsi per la cerimonia, i decori e il cibo. Rachel non può negare di essere soddisfatta di come tutto sia riuscito.

La Lighthouse è una location perfetta, e Rachel alla fine si trova fuori sulla terrazza, ammirando il panorama sul fiume Hudson mentre scintilla sotto la luce della luna, e la città intorno a loro. Si sistema il vestito—ha un aspetto stupendo, ma non è esattamente confortevole—poi rigira tra le dita un bicchiere di champagne. Ha solo bisogno di un momento per respirare un po' d'aria fresca. Non è sorpresa quando Quinn la trova qualche minuto più tardi, con lo stesso sorriso sul viso e un bicchiere tra le mani, contro il quale il suo anello nuziale scintilla come un piccolo lampo.

"Mi chiedevo dove fossi sparita," dice, e la sua voce è lieve e melodiosa mentre si ferma accanto alla ringhiera e si stringe al fianco di Rachel.

"Avevo paura che stessi strigliando i resposabili del catering perché è finito il caviale."

"Siamo senza caviale?" ansima Rachel, irrigidendosi accanto a Quinn.

Quinn ridacchia, e dal suono Rachel si accorge che è un po' brilla.

"Non ti preoccupare. Non se n'è accorto nessuno. Sono tutti distratti dalla fontana di cioccolato."

Rachel si calma un po', annuendo.

"Suppongo non ci sia niente da fare per il momento."

Quinn sposta il proprio bicchiere nell'altra mano e passa un braccio attorno a Rachel, stringendola a sé, facendo scivolare il palmo sul suo fianco e appoggiandole la testa sulla spalla. Rachel ricambia l'abbraccio e la tiene stretta, assaporando questo momento di quiete in cui esistono solo loro due.

"Ti ho già ringraziata per aver reso tutto assolutamente perfetto?" chiede Quinn a bassa voce.

Rachel ridacchia, stringendola con affetto.

"Una volta o due."

"Bè, grazie," dice Quinn, alzando la testa e girandosi tra le braccia di Rachel per posarle un tenero bacio sulla guancia prima di darle un abbraccio vero e proprio, anche se un po' esitante, visto che hanno ancora in mano le loro flute piene di champagne. Rachel posa il mento sulla curva della spalla di Quinn e chiude gli occhi, sospirando, per poi inalare il profumo tranquillizzante della ragazza.

"Ti adoro, Rach," mormora Quinn felice.

"Anch'io ti adoro," sussurra Rachel, stringendo Quinn più forte per un attimo, prima di lasciarla andare.

La donna si ritrae con un sorriso.

"Andiamo. Torniamo dentro," la invita, trovando la mano di Rachel e prendendola nella sua. "È quasi il momento di del lancio del bouquet, e sai che non vuoi perdertelo."

Rachel si costringe a sorridere, borbottando, "Certo che no," mentre permette a Quinn di condurla dentro.

Una volta nella sala, Quinn la lascia andare mentre accelera il passo, dirigendosi verso il suo sposo, che sta sorridendo allegramente quanto lei. Rachel rimane a guardare mentre Quinn scivola tra le sue braccia e lo bacia, per poi voltarsi, guardandosi in giro tra le grida di esultanza di tutti i loro amici.

Tom è davvero un uomo meraviglioso—gentile e affascinante, e così buono con Quinn—ma Rachel non riesce a schiacciare quella piccola parte di sé stessa che lo odia per aver vinto il cuore di Quinn prima che lei ne avesse la possibilità. Non che abbia mai davvero avuto una possibilità. Quinn la vede come la sua migliore amica, e se questo è tutto quello che Rachel può avere, sorriderà con gratitudine e ingoierà l'amara pillola, anche se deglutirla brucia.

Raggiunge il gruppo delle donne single, guardando Quinn ridere e flirtare con il suo nuovo marito mentre lui la aiuta a salire su una sedia. Chiede se sono tutte pronte e riceve in risposta degli strilli eccitati. Rachel è in fondo, e sta osservando più che pertecipare. Quinn guarda sopra la propria spalla e incontra il suo sguardo, facendole l'occhiolino prima di lanciarsi il bouquet alle spalle con una mira perfetta. Cade tra le mani di Rachel senza alcuno sforzo.

Tutti attorno a lei applaudono e si congratulano, e Quinn le corre incontro, abbracciandola di nuovo e dicendole, "La prossima sei tu."

Lei sorride e annuisce, sentendo nuove lacrime riempirle gli occhi e il suo cuore spezzarsi nel suo petto mentre Tom prende Quinn per mano e la porta via in modo da poterle togliere la giarrettiera.

Rachel china la testa e lascia che una lacrima cada sui petali delle calle che tiene tra le mani. Avrà anche preso il bouquet, ma qualcun altro si sta allontando con l'unico premio di cui le importi.

  
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