C’è
del filo spinato sul muro di Berlino.
Berlino
Ovest 1961
“Amore,
non preoccuparti, tornerò a casa domani… non devi
aver paura” dice Harry
lasciandogli un bacio in fronte e una carezza sul sedere, ma Louis non
può
rispondere perché è già fuori la
porta.
Non
è un’ottima idea andare a lavorare
nell’Est, diciamo che in generale
allontanarsi dall’Ovest non è un’ottima
idea. Però Harry ne ha bisogno.
Resterà
solo un giorno, Louis non ne è preoccupato tantissimo,
alloggerà dalla mamma e
poi tornerà lì, da lui.
La
capitale della DDR è Berlino, o meglio Berlino Est, ed
è completamente
comunista; Louis trema.
Sono
le 21:00, e decide di andare a dormire; Harry dovrebbe già
essere arrivato, e
pure c’è qualcosa nell’aria di
opprimente… qualcosa di cattivo.
Si
mette il pigiama di flanella, Louis, e si accuccia nel proprio letto.
Ha sempre
avuto il sonno pesante.
Quando
si risveglia, la mattina dopo, sente trivellare qualcosa e sente anche
delle
urla. Mette dunque piede fuori casa, si stiracchia ma quando apre gli
occhi non
c’è più il sole.
C’è
un muro, ed è troppo lungo anche per riuscire a farne una
panoramica solo
guardandolo orizzontalmente.
E
allora che fa, comincia a correre. Due cecchini alle
estremità dell’imponente
ammasso di mattoni, persone che ancora ci lavorano; ma Harry
è ancora a Berlino
Est.
Harry
è ancora a Berlino Est e quando Louis se ne rende conto alza
lo sguardo: c’è del
filo spinato sul muro di Berlino.
+
Doveva
essere una drabble ma date le 231 parole con tutti titoli e sottotitoli
ho
preferito non sgamare, almeno per la prima fan fiction, ed essere
precisa -
cosa non da me.
Sono
nuova di qui e non so scrivere benissimo, ma mi pare il posto giusto
per
imparare! Insomma, qui nessuno ti prende sul serio specialmente se qui
ci si
pubblicano fan fiction het riguardanti storie inglesi come
“Dark” o “After”.
Eh
vabbe’, quindi nulla… spero abbiate almeno capito
di che cosa sto parlando.
Baci
baci, -A.