Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Marina Bastiani    05/04/2014    0 recensioni
Sotto le nubi che nascondevano le stelle nasceva ora un nuovo celato amore.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-“Sapete dove si trova Ezio in questo momento?"- chiese una vocina alle loro spalle. Era una fragile ragazzina di appena quattordici anni, elegante nel suo tubino rosa confetto orlato di pizzo che le risaltava dolcemente le curve.
-“È andato di là.”- disse un ragazzo indicandole la porta.
Il tacchettio risuonava nel corridoio e una corsa affrettata, nella speranza di non inciampare, riempiva le orecchie delle sordi pareti.
Fuori pioveva a dirotto, sotto un cielo illuminato da lampi che nascondevano le stelle e una figura nera se ne stava da sola a fissare l’immensa oscurità della notte, come in cerca di qualcosa che ormai gli era sfuggita dalle mani. Lo fissò tra le tenebre: lei lo sapeva bene, lo conosceva da tempo e gli si era affezionata tanto, tanto da capire i suoi momenti di bisogno, di disagio, di solitudine.
Si gettò sotto la pioggia, con la sua delicatezza unica, che solo lei poteva osare sfoggiare. Gli si avvicinò lentamente e appoggiò una mano sulla sua spalla.
–“Ehi.”- pronunciò. Lui si girò, e rimasero per un istante infinito a guardarsi uno negli occhi dell’altro.
I vestiti di entrambi erano zuppi ma a nessuno dei due importava in quel’istante, c’era l’altro a cui pensare.
-“Ehi”- rispose il ragazzo, con quel suo buffo accento che inevitabilmente faceva sempre spuntare un sorriso sul volto paffutello della ragazza. Anche lui sorrise, come ogni volta che la vedeva felice. Quella felicità riflessa in un espressione del volto che solo lei riusciva ad esprimergli in un oblio di dolcezza e felicità.
 
-“Che succede? Puoi dirmelo.”- chiese la ragazzina afferrandogli una mano.
-“Nulla, prendevo solo un po’ d’aria”- rispose sovrappensiero.
-“E un po’ d’acqua.”-disse ironizzando lei – “Perché nascondevi le tue lacrime in mezzo alla pioggia?”- gli chiese dolcemente.
Sogghignò:-“ Non mi va di parlarne in questa serata di festa.”-
-“Allora torniamo dentro.”-
-“Non ho nemmeno voglia di festeggiare, vai tu se vuoi.”-
-“Non ti lascio qui da solo”- disse convinta.
-“Sei il solito impiccio”- disse lui in modo affettuoso.

Fissava le bianche lastre di marmo mentre lui fissava ancora il cielo, in un momento di forte imbarazzo e silenzio. Ma poi una scintilla di coraggio scattò in uno dei cuori.
Lo tirò a sé e lo strinse con tutta la forza che aveva e che le sue esili braccia permettevano di esercitare. Gli fece appoggiare la testa sul morbido petto e gli accarezzò i capelli col gesto più dolce che conosceva, quello che aveva riservato per tanto tempo solo ad una persona speciale.
Nelle narici di lui aleggiava un piacevole profumo di rosa e si avvicinava sempre più lentamente alla sua carne, per sentirne meglio l’odore, lo voleva ancora più vicino, la voleva “assaggiare”.
Una puntura di farfalla la fece sussultare, e continuava ad andare sempre più su, sempre più su fino a toccare la sua guancia, il suo naso e, quando stava per pizzicare anche la bocca, si fermò. Le iridi dell’uno erano riflesse nell’altro, le punte dei rispettivi nasi si accarezzavano, adesso non erano che lontani un solo istante.
La afferrò tenacemente per le spalle e dopo averla guardata intensamente un’ultima volta, come se fosse veramente l’ultima volta, la baciò.
Come quel bacio che si riceve una sola volta nella vita, il bacio più importante, la prima volta.
Sotto le nubi che nascondevano le stelle nasceva ora un nuovo celato amore.
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Marina Bastiani