CAPITOLO 1:
SOGNI PREMORITORI E UN NUOVO ARRIVO
Il ragazzo era immerso nel buio.
Intorno a lui non c’era nullo.
Solo il buio.
- Vector… ti prego… non farlo… non ricadere nell’oscurita!!!-
Erano le voci di due ragazze.
- Cosa? Chi siete? Chi siete!?-
Il pavimento crollò e lui cadde con lui.
Intorno a lui non c’era nullo.
Solo il buio.
- Vector… ti prego… non farlo… non ricadere nell’oscurita!!!-
Erano le voci di due ragazze.
- Cosa? Chi siete? Chi siete!?-
Il pavimento crollò e lui cadde con lui.
Vector si svegliò di soprassalto. Aveva il respiro affanoso, e tremava.
- Ancora quel sogno? Ancora!? Ma cosa sono!? Come Yuma!?-
Il bariano sbuffò e si alzò dal letto. Si preparò per andare a scuola, ma non smetteva di pensare al sogno che aveva fatto. Le voci gli erano famigliari, ma non conosceva nessuno con quella voce!
- Ehy Vector!-
Vector si girò: era Yuma.
- Ciao.-
- Cha hai?-
- Niente niente.-
Yuma lo guardò un po’ stranito, poi si girò, come per parlare con qualcuno, poi si ricordò: Astral era tornato nel suo mondo. Fece un lungo sospiro e si rivolse a Vector:
- Vector… non ti è mai mancata una o più persone particolari?-
Il bariano si fermò un attimo. Non ci aveva mai pensato. Non aveva mai pensato che qualcuno gli potesse voler bene. Poi un pensiero si accese nella sua testa: quelle due voci, gli mettevano una nostaglia incredibile.
- Vector? Ehy, ci sei?-
- S…scusa, devo andare!-
Disse e si mise a correre verso la scuola. Non ci voleva pensare.
Quando tutti entrarono in classe, la prof si rivolse a tutti con un grande sorriso.
- Ragazzi, oggi ci faranno compagnia due nuove compagne! Entrate ragazze!-
Due ragazze, della stessa età, entrarono dalla porta. La prima aveva i capelli viola lunghi fino a sfiorare terra, la frangia invece era arancione, che a volte ricadeva sull’occhio sinistro. Occhi viola. Carnagione pallida, indossava una felpa nera con sotto una maglia rossa e pantaloni neri. Aveva un ciondolo a forma di cuore nero, con dentro una stella bianca. L’altra invece aveva lunghi capelli arancione carota con la frangia e delle ciocche turche occhi viola intenso e magnetico, è d’era alta e magra.
- Ragazzi, loro sono le sorelle Yulin e Glace Umbral!-
“Umbral?”
Pensò Vector. Erano i suoi mostri! Le due si andarono a sedere, ma Vector non riusciva a distaccare gli occhi da loro. Quando le Umbral viderono il suo sgaurdo, gli sorrisero: un sorriso sincero, che al ragazzo mise troppa nostalgia.
Non sapeva che molto presto, quel sorriso sarebbe stato sempre più raro…
PRIMA DI ANDARE A SCUOLA…
( pov. Glace )
Mi sveglio di mal umore, oggi è il primo giorno di quel incubo chiamato scuola,mi alzo e stiracchio per poi dirigermi verso il bagno. Non solo è il primo giorno di scuola, per me e la mia sorellina Yulin questo è anche il primo giorno in una nuova scuola!Dopo poco più di venti minuti esco dal bagno vestita e lavata. Oggi indosso una maglia nera, una felpa rossa, la gonna rosso fuoco, le calze nere e le all star rosse. I miei capelli arancioni sono legati, con un elastico rosso, in una coda alta e delle ciocche turchesi mi cadono leggere sul viso,coprendo un poco i miei occhi viola magnetico.
Scendo trovando Yulin già sveglia,come al solito, lei indossa una felpa nera con sotto una maglia rossa e pantaloni neri. I capelli viola le ricadono dolci sulle spalle e la frangia arancione copre un poco gli occhi, anche essi viola
- Glace dormito bene?-
Mi chiede
- Sì sì, tanto.-
Una balla come tante, ho dormito da schifo ho fatto un incubo terribile
- Andiamo?!-
La sua voce mi risveglia, annuisco, poi prendo il deck, il duel-disk e il duel-gazer, anche se non avrei bisogno di quest'ultimi li utilizzo perchè non mi piace usare la trasformazione arcobaleno, me li lego alla cintura nera e poi, seguita da Yulin, esco fuori di casa e mi dirigo verso la scuola.
Ora siamo davanti alla porta della classe.
- Entrate pure.-
Sentiamo la voce del sensei, ed entriamo in classe, davanti ai sguardi sorpresi dei nostri nuovi compagni
- Presentatevi pure.-
E’ di nuovo il sensei a parlare,
- Piacere mi chiamo Yulin Umbral.-
Yulin si presenta e fa un piccolo inchino
- Io invece sono Glace Umbral.-
Mi presento anch'io e, come Yulin, faccio un inchino
- Speriamo di fare amicizia con voi.-
Credo di parlare anche a nome di Yulin, vista la sua espressione, questa è la balla più grande dell'universo, andiamo a sederci, apriamo i libri digitali e ascoltiamo, si come no, la lezione.
( pov. Yulin )
Mi ero svegliata con il fiatone, e non volevo svegliare Glace. Non volevo dire nulla del sogno alla mia sorellina. La vidi scendere le scale, con l’aria assonata.- Glace, dormito bene?-
Gli chiesi, cercando di sorridere.
- Sì sì, tanto.-
Rispose, ma sapevo che mentiva. Orami la conosco fin troppo bene.
Mentre ci dirigevamo verso scuola, vidi una famiglia che passegiava tranquillamente, e venni assalita da una nostalgia incredibile. Vidi che anche Glace la pensava come me. Quindi le misi una mano sulla spalla e le dissi:
- Tranquilla. Anche noi siamo una famiglia, ricordi?-
- Sì, lo so, ma…-
- Non pensare al passato. Ora dobbiamo pensare al futuro. Chissa, magari troverai un bel ragazzo, ti ci fidanzerai e vivrai per sempre felice e contenta…-
- Ehy, ora non correre troppo!-
Mi disse, mentre rideva. In quel momento, entrambe abbiamo avuto uno strano presentimento.
“Lui… no, non può essere… Se fosse così, tutto andrebbe a rotoli…”
ANGOLO AUTRICI
Vector: ora devo parlare a quelle due pazze!
Yulin: che c’è?
Glace: ha perso le tue carote?
Vector: voi due siete terribili!!!
Glace: e lo scoprirai perché.
Yulin: scusate per il ritardo, ma spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Bacioni\Sayōnara,
Yulin & Glace & Vector