In your mind
 
Il Dottore le mise le dita sulle tempie.
Un tocco leggero ma intenso.
In pochi, bravissimi istanti avrebbe cancellato ogni traccia della sua presenza nella vita di Donna.
Sarebbe morta, altrimenti.
“Almeno sarebbe morta con il tuo ricordo”.
Il Dottore accantonò quel pensiero, immergendosi nella mente di lei.
Un turbinio di idee, di forme e colori lo accolsero.
La mente di un Signore del Tempo è complicata.
Davvero molto complicata.
Ma lui riusciva a destreggiarsi bene in quei ricordi, tanto simili ai suoi, e trovare quelli che lo riguardavano.
Erano i suoi sorrisi, i suoi gesti, le sue parole.
Tutto questo aveva contribuito a formare un’immagine migliore della Donna di prima.
Il Dottore scosse la testa, localizzando il primissimo ricordo di sé.
Lo vide avvolgersi e contorcersi su sé stesso, creando una moltitudine di forme mutevoli e colorate.
Allungò la mano, per toccare quelle forme così graziose.
Era fresco e gradevole all’olfatto ma lo bruciò.
Toccandolo, il Dottore firmò la fine di quel grazioso ricordo di sé.
Si sgretolò lentamente sotto le sue dita, senza fermarsi.
Il Dottore sospirò, guardandosi intorno con rammarico.
Bruciando il primo ricordo anche gli alti, tra loro collegati, morirono.
“Ancora una cosa prima di andare…”
Cercando di non guardare tutti i ricordi che a poco a poco appassivano, il Signore del Tempo  raggiunse la banca di memorizzazione dati principale. Era una grande libreria, con diversi scaffali in legno, tutti catalogati.
Il Dottore aprì il cassetto contrassegnato dalla scritta “Riposo”
Ne estrasse un pesante libro rilegato con una copertina blu scuro.
Rimase un po’ di tempo a guardarlo, accarezzandone il profilo con gli occhi.
Poi si decise e lo aprì.
Tutti i ricordi e le idee dietro di sé si bloccarono per un istante.
Il Dottore ebbe così la possibilità di guardarli tutti, prima di lasciare per sempre la mente di Donna.
Tutte quelle forme colorate e mutevoli sembravano osservarlo, tristi.
E allo stesso modo lui le guardava, un’ombra di lacrime a velargli gli occhi color cioccolato.
Poi l’improvvisa immobilità si sciolse e ritornò il caos.
Lui avrebbe voluto rimanere lì a guardare quel caotico via vai di pensieri per tantissimo tempo, ma non poteva.
Comunque, tutto questo durò solo un momento.
Poi il Signore del Tempo a poco a poco svanì e la sua mente lasciò quella di Donna.
Si guardarono negli occhi un’ultima volta prima di lasciarsi.
Il Dottore la sorresse, mentre un sonno involontario la coglieva, trascinandola verso il basso.
“La mia cara Donna Noble”
Lui la abbracciò ancora una volta, prima di impostare una nuova rotta sul TARDIS e riportarla a casa.
 
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Note Autrice:
…in una scala di depressione da 1 a 10 questa Flashfic sfiora l’11. -__-"
Comunque! Che ve ne pare? L’ho scritta dopo aver passato una notte da schifo per colpa di una pizza. Spero solo che mi sia riuscito qualcosa di almeno leggibile. ^_^ Però se siete riusciti ad arrivare fino in fondo senza collassare sulla tastiera è già qualcosa. Un passo avanti, insomma.
Grazie per avermi dedicato la vostra regale(?) attenzione.
 
Un abbraccio e a presto
Gallifrey_96